Ho finito di assemblare e tarare il frequenzimetro LX.1572 di Nuova Elettronica, dopodichè mi sono cimentato nella taratura dello stadio PLL di un RTX per 10 e 11 metri.
Come sonda sto utilizzando uno spezzone di coassiale RG58 intestato con un BNC da una parte, e due pinze a coccodrillo dall'altra, saldate al conduttore centrale ed alla treccia di massa, quest'ultima ritorta per renderla più robusta ed ordinata.
Il frequenzimetro funziona alla grande, ma ho notato uno strano comportamento in una situazione particolare. Dovendo collegare i coccodrilli ad un punto di taratura per leggerne la frequenza, avevo due scelte: o tenderli al massimo per raggiungere il punto di misura ed il punto di massa più vicino, o collegare uno dei due al relativo punto elettrico ed utilizzare una prolunga per l'altro morsetto.
All'inizio ho optato per la prima soluzione, con la quale ho misurato un valore di frequenza differente da quello che avrei dovuto leggere. Dovendo, in seguito, ritornare sullo stesso punto di taratura (senza, nel frattempo, aver compiuto modifiche circuitali che lo influenzassero), ho optato per la soluzione della prolunga (la seconda che ho detto, per evitare che la tensione meccanica facesse scollegare i morsetti o che li obbligasse a pericolose acrobazie nelle vicinanze di punti circuitali molto critici) e l'ho collegata al conduttore centrale dell'RG58 (la massa l'ho collegata senza prolunga alla carcassa metallica dell'apparato, nello stesso punto di prima). Questa volta la lettura è stata esattamente quella che mi aspettavo, con una precisione sconvolgente (tolleranza di +- 3 Hertz). Ho ripetuto la misura senza prolunga, ritornando alla prima soluzione, ed ho ottenuto la stessa misura di frequenza errata già riscontrata al primo tentativo.
Nella rivista viene spiegato che per leggere il valore di frequenza di uno stadio oscillatore (esattamente ciò che tocca fare a me) si può utilizzare come sonda uno spezzone di coassiale interponendo tra il centrale ed il punto da misurare un condensatore da 2,2 pF, cosa che io non ho fatto poichè ho accoppiato direttamente il centrale della sonda al TP incriminato senza disaccoppiamento capacitivo.
E' questo il motivo del funzionamento ambiguo del frequenzimetro? Come mai, allora, utilizzando la soluzione della prolunga (anch'essa senza condensatore di disaccoppiamento) la lettura è diventata eccezionalmente precisa? In generale ed in conclusione, esiste un tipo di sonda specifico o quantomento adatto ad essere utilizzato con un frequenzimetro?
Ciao e grazie anticipate a chi vorrà rispondere.
Chogokin Z