Contatori

Ciao a tutti,

nell'edificio dove abito c'è un parruchiere. Ho notato che al contrario di noi "comuni mortali" ha due contatori:

- uno etichettato come "Blindstromzähler" (= contatore di corrente cieca) Marca: Landis&Gyr Modello: MK4 1hd ( sta per la lettera greca fi) Unità: kvarh

- uno etichettato come "Wirkstromzähler" (= contatore di corrente attiva (o effettiva)) Marca: Landis&Gyr Modello: MK4d Unità: kWh

Perché questo? Qual'è la differenza tra le due misure? Cos'è un kvarh?

Qui sotto riporto i simboli che appaiono sui contatori.

[FIDOCAD ] TY 15 10 5 3 0 0 0 * "Cieco": LI 15 45 45 45 TY 25 50 5 3 0 0 0 * 161 LI 58 33 88 33 LI 73 58 58 33 LI 73 58 88 33 LI 73 58 73 33 LI 58 33 80 46 LI 88 33 66 47 SA 58 33 SA 88 33 SA 73 58 TY 15 83 5 3 0 0 0 * "Attivo": LI 13 107 43 107 TY 23 112 5 3 0 0 0 * 159 LI 60 90 75 100 LI 75 100 75 116 LI 75 100 90 90 SA 60 90 SA 90 90 SA 75 115 BE 15 45 20 30 40 30 46 43 BE 45 45 40 60 20 60 15 46 BE 43 107 38 122 18 122 13 109 BE 13 107 18 92 38 92 43 104

Ciao Boiler

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Boiler
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Probabilmente il parrucchiere ha una utenza di tipo industriale.

Misurano entrambe potenze elettriche. Il VAR (Volt-Ampere-Reattivi) è usato per misurare la potenza "reattiva". Il consumo elettrico è dato solo dai W. I VAR in rapporto ai W misurano quanto tensione e corrente sono sfasate. Phi è convenzionalmente il rapporto VAR/W. Nei contratti industriali cos(phi) deve essere superiore ad una soglia predeterminata, per esempio 0.97, altrimenti devi pagare di più.

--
Stefano from Roma, Italia

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Thank you
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Stefano

Grazie delle spiegazioni!

Boiler

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Boiler

In realtà misurano delle energie, comunque il senso è quello.

Ciao.

Stefano

P.S. L'altro stefano è un mio omonimo evidentemente.

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Stefano

Perchè scusa? W e VAR misurano potenze.

Infatti non mi sembrava di essermi risposto da solo :-)

--
Stefano from Roma, Italia

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Thank you
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Stefano

Vero, ma sui contatori c'è

kWh, multiplo del Wh, risultato di una moltiplicazione tra tempo e potenza = energia

kVArh, multiplo del VArh, risultato di una moltiplicazione tra tempo e potenza = energia

Ciao Boiler

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Boiler

Il rapporto che dici e` la tangente di phi, non l'angolo phi. Il cos(phi), o displacement factor (non lo so in italiano), e` dato da W/SQR(VAR^2+W^2).

Ciao

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Al liceo l'abbiamo chiamato fattore di potenza, ma il professore non sembrava molto in chiaro...

Boiler

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Boiler

Si, mi sono sbagliato.

--
Stefano from Roma, Italia

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Thank you
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Stefano

Si`, quello era il vecchio nome. Adesso si tende a chiamare fattore di potenza il prodotto fra il displacement factor (cioe` il cos(phi)) e il distorsion factor (che tiene conto delle armoniche di corrente generate dal carico). I carichi di una volta erano per lo piu` lineari ed eventualmente con parte reattiva. Attualmente sono non lineari e generano armoniche in rete.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Questa nuova definizione dove l'hai vista? In tutti i testi di elettrotecnica, macchine elettriche ed impianti elettrici che ho letto il cos phi è chiamato fattore di potenza.

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Stefano

"Stefano" wrote in news:IRgRb.280671$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Ad esempio qui:

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o qui:

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pt

o qui:

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(pagina 6)

AleX

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AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:JchRb.200002$ snipped-for-privacy@news4.tin.it...

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Si, ma se abbiamo correnti e tensioni sinusoidali isofrequenziali il fattore di potenza *coincide con il cos phi*.

Mentre se non hai correnti e tensioni sinusoidali isofrquenziali come fai a definire l'angolo di sfasamento tra tensioni e correnti che hanno frequenze diverse?

In altre parole se è possibile definire un "cos phi" cioè un coseno dell'angolo di sfasamento tra una corrente ed una tensione (parliamo di carichi monofase) il problema non si pone e il fattore di potenza è il cos phi.

Nel caso in cui siamo in presenza di tensioni e correnti composte da più armoniche, bisogna considerare i singoli contributi alle potenze, per cui non è possibile nemmeno definire uno "sfasamento" unico.

Lo stesso problema si ripropone quando si trattano sistemi trifase squilibrati, in cui evidentemente non si può definire un cos phi valido per la terna di coppie correnti-tensioni.

Ciao.

Stefano

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Stefano

Non avevo nemmeno letto la formula che hai scritto, scusa se non ti ho corretto.

Stefano

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Stefano

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:lFhRb.280808$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it... [CUT]

Tento di esprimere più succintamente quanto ho affermato in una frase:

Se in un determinato sistema un "con phi" univoco non esiste, che senso ha dire che il fattore di potenza non è uguale al "cos phi"? E' ovvio che non è quello, perchè quell'oggetto non esiste proprio.

Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:lFhRb.280808$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it:

Ti è infatti sfuggito che in presenza di armoniche definiscono cos(phi) "the cosine of the angle between the *fundamental* components of the voltage and current waveforms." In quel caso il solo cos(phi) non corrisponderebbe al fattore di potenza che invece è definito come il rapporto (potenza attiva)/(rms V * rms I)

Prova a leggere l'ultimo link che ti ho postato.

AleX

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AleX

"Stefano" wrote in news:IKhRb.288667$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it:

Intanto perchè potresti non accorgerti di avere armoniche e quindi, considerando il fattore di potenza cos(phi) invece che, più correttamente il rapporto potenza attiva/apparente, commettere un errore sistematico.

Inoltre riconduce il calcolo del fattore di potenza alla misura di altre due grandezze, il fattore di distorsione (quindi la THD) e il cos(phi) delle fondamentali, che può comunque misurare. In questo modo la formulazione del fattore di potenza sia nel caso puramente sinusoidale che nel caso con armoniche rimane _formalmente_ uguale.

Mantenendo la definizione per cosi dire "tradizionale" (cioè fattore di potenza = cos(phi) ) come giustamente osservi in presenza di armoniche non potresti invece parlare di fattore di potenza.

AleX

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AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:gUhRb.150285$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

Ho letto e ti è sfuggito un pezzo di frase. Qulla completa è: "The second term of Eq. (21) is called the displacement factor, and is the cosine of the angle between the fundamental components of the voltage and current waveforms." In tutto il testo non vi è un solo punto in cui non sia ben in evidenza, in presenza di armoniche l'impossibilità di definire un "cos phi" e non vi è nemmeno un punto dove sia precisato che sia per definizione la parola "cos phi" associata al "displacement factor".

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

"AleX" ha scritto nel messaggio news:A2iRb.150321$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

Nella pratica il fattore di potenza si misura usando un wattmetro ed un amperometro e un voltmetro a valori efficaci, per cui non ci possono essere ambiguità. L'associazione poi ad un cos phi è una operazione che fa fatta conoscendo il tipo di sistema con cui si ha a che fare.

[CUT]

Come no? Semplicemente la definizione di fattore di potenza è il rapporto tra la potenza attiva ed il prodotto dei valori efficaci di tensione e corrente. Nel caso particolare di assenza di armoniche allora questa definizione va a

*coincidere* con un unico parametro dato dal coseno dell'angolo di sfasamento tra corrente e tensione.
Reply to
Stefano

"Stefano" wrote in news:GXiRb.288735$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it:

Boh, forse non capisco quello che vuoi dire: secondo te quella frase non sta definendo il "displacement factor"?

AleX

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AleX

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