Consumo alimentatore

Quanto consuma un alimentatore per radioline collegato alla 220 ma non collegato alla radiolina? Un link per capirne di più sui trasformatori?

Olivier.

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Olivier
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Olivier ha scritto:

collegato

I dati dell' alimentatore non ce li vuoi dare ? Un link per capirne di piu sui trasformatori ch eisngifica ?

Inty

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Inty K.

I dati dell'alimentatore non ci sono, era una domanda generica. Per capirci diciamo 9v DC, mezzo A.

Poi chiedevo se qualcuno conosceva qualche pagina dove venisse spiegata un po di teoria che sta dietro ai trasformatori, tanto per capirne di più, e magari rispondere da solo alla mia domanda.

Olivier.

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Olivier

Sembra che Olivier abbia detto :

ti interessano i trasformatori o gli alimentatori?

un trasformatore ha 2 tipi di perdite:

- perdite a vuoto (o perdite di ferro) che si manifestano sempre e in modo costante quando il tr è sottotensione (anche a vuoto). Sono dovute alla non perfetta permeabilità magnetica dei lamierini di ferro.

- perdite sotto carico (o perdite del rame), sono proporzionali alla corrente che passa negli avvolgimenti e dipendono dalla resistenza che ha il rame.

il rendimemto di un tr varia in base al carico o per meglio dire in base al fattore di carico (fc= potenza nominale/potenza erogata). ogni Tr ha un suo punto di ottimo ma di solito questo punto è vicono a fc =

0,6 cioè quando il tradformatore è caricato al 60% delle sue possibilità.

Per trasformatori grossi (AT e MT) il rendimento (max) è anche del 99%. Per tr più piccoli come quello di cui parli tu è sicuramente molto meno ma non saprei dirti quanto.

se cerchi con google vedrai che trovi parecchio materiale sui tr.

per quanto riguarda gli alimentatori, bisogna tener conto del rendimento del trasformatore (se presente) e poi del circuito di stabilizzazione. Gli stabilizzatori swiching sono quelli con rendimento più alto (80%), mentre i lineari buttano via molta più energia. Anche qui una ricerca con google ti permette di avere tutti i dettagli che ti servono.

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Sail fast and live slow
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inaltomare

Il giorno Tue, 27 Dec 2005 08:50:43 GMT, "Olivier" ha scritto:

Dipende principalmente dall'entità delle perdite a vuoto del trasformatore; se l'alimentatore è stabilizzato allora devi mettere in conto anche il consumo a vuoto dello stabilizzatore di tensione.

Credo che le perdite a vuoto di un piccolo trasformatore di basso costo possano arrivare anche al 10% della potenza nominale.

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Luigi C.

Grazie per la risposta, anche ad Altomare. Mi interessano le perdite a vuoto, non il rendimento. Il fatto che l'alimentatore sia regolato ha molta influenza? Dopo tutto i regolatori di tensione a vuoto non assorbono più di 3-5 mA.

possano

STICAZZI! Quindi siamo attorno al mezzo watt come ordine di grandezza?

Olivier.

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Olivier

Il giorno Tue, 27 Dec 2005 15:13:02 GMT, "Olivier" ha scritto:

Se hai un multimetro, puoi misurare la corrente assorbita dall'alimentatore lato 230 V a vuoto, cioè senza carico collegato, e farti un'idea approssimativa del consumo.

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Luigi C.

Avrei dei dubbi: la corrente e` molto induttiva e quella che puo` vedere e` la potenza apparente che potrebbe essere molto maggiore delle perdite.

Ciao

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Franco

Herz, mein Herz, sei nicht beklommen und ertrage dein Geschick.
(H. Heine)
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Franco

approssimativa

E quella potenza dove va a finire? Una parte in perdite (calore) poi?

Olivier.

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Olivier

Olivier ha spiegato il 28/12/2005 :

questo è quello che succede a grandi linee:

visto che il trasformatore è un carico induttivo avrai uno sfasamento tra tensione e corrente. Tu misurando la I e poi facendo P=V x I ti calcoli la potenza apparente. In realtà la potenza reale (che è quella che puoi sfruttare) è minore ed è uguale a V x I x cos(fi) dove fi è l'angolo di sfasamento tre V e I. Quindi una parte della potenza apparente chiamata potenza reattiva (V x I x sen(fi) ) non potrà essere usata dal trasformatore e verrà "palleggiata" tra l'utilizzatore e la sorgente di alimentazione. Verrà quindi dissipara in calore sulle linee elettriche dell'enel. maggiore è l'angolo di sfasamento e maggiore è la potenza reattiva che si spreca.

Le perdite a vuoto del trasformatore sono date dalla potenza reale (l'unica realmente sfruttabile dal'utilizzatore) e fanno si che il tr si scaldi. La potenza reattiva invece viene dissipata sulle linee dell'enel. Tu come utente domesico paghi solo la potenza reale, mentre quella reattiva ce l'ha sul groppone l'enel (o chi per esso). Se tu fossi un utente industriale sei obbligato a "rifasare". Se lo sfasamento (cos(fi)) è < di 0,9 l'enel (o chi per esso) ti fa pagare delle penali (salate).

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Sail fast and live slow
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inaltomare

Mooolto interessante, grazie della spiegazione. Quindi se misuro la corrente a vuoto ho la potenza totale persa, che non è il consumo elettrico che spendo io (che è solo la parte attiva, giusto?), ma c'è una parte reattiva che "paga" l'enel. Il consumo del mio alimentatore (quello che ritrovo sulla bolletta) è solo V x I x cosfi, dico bene? In questo caso quale può essere un valore ragionevole di cosfi per un trasformatore a vuoto?

Olivier.

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Olivier

Non viene affatto dissipata in calore. Procura solo maggiori perdite sulla linea, sia dell'enel che dell'utente, in quanto in presenza di potenza reattiva la corrente di linea =E8 superiore a quella necessaria a sviluppare la sola potenza attiva. E la perdita sulla linea =E8 proporzionale al quadrato della corrente di linea. Ma questa maggiore perdita =E8 molto inferiore alla potenza reattiva, anzi se la linea fosse ideale la maggiore perdita nemmeno ci sarebbe.

Non si spreca. Deve essere compensata da qualche parte nella rete da una potenza reattiva di segno opposto, il che crea non pochi problemi di regolazione della rete stessa. =20

Ciao.

lucky

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lucky

Nel suo scritto precedente, lucky ha sostenuto :

e se non rifasi da nessuna parte che succede? che la potenza reattiva la dissipi tutta in perdite sulle linee elettiche.

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inaltomare

Nel suo scritto precedente, Olivier ha sostenuto :

si

non so risponderti soprattutto se stiamo parlando di trasformatori di piccole dimensioni. Cmq dovrebbe essere un dato fornito dal costruttore.

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Sail fast and live slow
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inaltomare

La potenza reattiva non si dissipa da nessuna parte. Sarebbe bello che una potenza reattiva potesse trasformarsi in potenza attiva, come tu sembri credere possibile, ma sfortunatamente non =E8 cos=EC. Se in rete non ci sono mezzi di rifasamento, la potenza reattiva richiesta dal carico deve essere prodotta dal generatore. Tale produzione non richiede potenza all'asse del generatore e mette a dura prova il sistema di regolazione frequenza/tensione. Al contrario la potenza attiva dissipata sulla linea =E8 veramente prodotta dal generatore, richiede potenza all'asse e dipende dal quadrato dalla corrente di linea, indipendentemente dal fatto che tale corrente sia attiva o reattiva.

D'altronde ti sembra davvero sostenibile che collegando un induttore da

3kVAr al contatore di casa, si dissipino in rete 3kW? In base a quale calcolo lo sosterresti?

Ciao.

lucky

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lucky

la potenza reattiva passa in ogni caso sulla linea di trasporto dell'energia elettrica. Dato che la linea elettrica non è ideale ma reale e quindi ha una sua R avrai delle prdite. Infatti le linee elettriche si dimensionano in base alla S (potenza apparente) e anche le perdite sono proporzionali alla S. Quindi anche la potenza reattiva contribuisce alle perdite.

mmm, sei sicuro di quasta cosa? non mi risulta.

allora come mai un gruppo elettrogeno (o anche un TR o un ups) riporta sulla targhetta come P max quella apparente in VA? Se fosse vero che sull'albero motore la potenza reattiva non genera una coppia resistente, allora si indicherebbe come P max quella attiva (in Watt). Un generatore da 100kVA dovrebbe quindi essere in grado di fornirmi

100kW anche in presenza di carichi induttivi! invece no. Quindi secondo me il generatore deve produrre anche i kVAR del carico reattivo.

se fosse possibile collegare un simile carico (solo reattivo) dovresti comunque portare quella potenza al carico. Nei cavi elettrici di collegamento ci passerebbe una corrente (seppur sfasata di 90°) e per effetto joule (visto che la R dei cavi è diversa da zero) dissiperesti energia.

Secondo te è possibile portare in giro 3kVAR senza dissipare energia elettrica in calore?

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Sail fast and live slow
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inaltomare

Secondo me non ti sforzi abbastanza per capire. Rileggi i post precedenti e rifletti. Ti riassumo i concetti:

- la potenza reattiva non si dissipa

- le perdite in linea dipendono dal quadrato della corrente di linea, indipendentemente dal fatto che la corrente di linea sia attiva o reattiva

- in presenza di potenza reattiva si ha, a parit=E0 di potenza attiva, una maggiore corrente di linea, e quindi si hanno maggiori perdite in linea

- un concetto (giusto) =E8 dire che trasportare potenza reattiva comporta perdite in linea e un altro concetto (sbagliato) =E8 dire che la potenza reattiva trasportata si dissipa nella linea

Ciao.

lucky

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lucky

lucky scriveva il 28/12/2005 :

riprendi l'esempio di prima: carico completamente induttivo 3kVAR. quindi tutta p reattiva e niente potenza attiva. Sei d'accordo che per alimentare questo carico ci deve passare della corrente nei cavi? le perdite di cui parli tu è energia che viene dissipata per effetto joule e che giustamente vanno col quadrato della corrente. Se per alimentare il carico completamente induttivo passa corrente nei cavi come fai a dire che la potenza reattiva non si dissipa? non c'è P attiva, solo p reattiva, passa corrente nei cavi e quindi hai delle perdite, dimmi te che potenza si dissipa.

vedi lo dici anche tu. se fosse come dici te che solo la p attiva viene dissipata allora perchè ci sarebbero + perdite (e quindi più energia dissipata) in presenza di una potenza reattiva a parità di potenza attiva?

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Sail fast and live slow
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inaltomare

Fischia, mi avete stra confuso le idee! =) Sembrate aver ragione tutti e due, non so più che pesci pigliare. Ma non è spiegata da qualche parte che non siano libri di testo questa roba?

Olivier.

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Olivier

Scriveva Olivier mercoledì, 28/12/2005:

mi spiace che abbiamo usato il tuo 3d per questa discussione. in ogni caso tu come utente domestico enel paghi solo la potenza attiva V x I x Cosfi. Questo è certo. Poi che fine faccia la potenza reattiva non credo importi ai fini della tua domanda iniziale visto che non devi pagarla.

ciao

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Sail fast and live slow
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inaltomare

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