Computer di bordo

Salve a tutti, vi scrivo perché sto seguendo un corso nel quale devo presentare un progetto a scelta personale, l'importante è utilizzare l'ATMEGA8535 (è un microcontrollore). Come progetto ho scelto di realizzare un computer di bordo (chiaramente non di un bmw con navigatore satellitare, per intenderci) che implementi alcune funzioni abbastanza elementari e mostra i risultati delle elaborazioni su un display. Premetto che non voglio assolutamente link di schemi già pronti, il progetto voglio (l'ho scelto io apposta) e devo farlo da me, e oltretutto devo anche montarlo e provarlo davvero. Siccome il post e la spiegazione che vi scrivo è piuttosto dettagliata (lunga), se volete, saltate alla fine del post dove troverete direttamente la mia richiesta d'aiuto.

SPIEGAZIONI PROGETTO

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La prima funzione è una sorta di misura del consumo dell'auto, misurato in km/l (quanti km potrebbe percorrere l'auto con 1 litro di carburante).

In realtà il calcolo tiene conto anche dello sforzo del motore, perché potrei consumare di meno se una salita la faccio in terza e l'auto mi assorbe 2 ml di benzina, anziché mettere la 4a e sentire che l'auto singhiozza e beve benzina a dismisura.

Deve quindi non solo mostrare il dato km/l sul display, ma anche una barra che varia tra un valore minimo (0) e un valore massimo di efficienza che il computer calcola da solo in base allo stile di guida. Il valore viene calcolato in maniera "safe", ovvero sceglie il valore massimo in base alle ultime 10 misure (ragionevolmente alte) effettuate entro una fascia di valori. Ogni volta che trova un valore di efficienza alto (non necessariamente più grande delle altre 10 misure memorizzate) elimina la misura più vecchia ed inserisce la nuova.

Questo per ovvie ragioni: se memorizzassi di volta in volta solo il valore di consumo minimo abbinato alla velocità massima (quindi un punto di ottimo più alto rispetto a quello memorizzato in precedenza), sarebbe una catastrofe, poiché se lanciassi la macchina a 150 km/h consumando X, schiacciando poi la frizione, il motore in poco tempo si porterebbe a basso regime, consumando poco, e il computer calcolerebbe un consumo bassissimo abbinato ad una velocità di 120-130 km/h, settando un valore di fondoscala che sarebbe impossibile raggiungere nella normale guida a motore agganciato, e quindi viaggiando normalmente, il computer mostrerebbe la barra di efficienza quasi sempre vicino allo 0.

Invece, per evitare questi picchi le misure vengono rinnovate. Inoltre bisogna tener presente che lo spazio percorso o la velocità devono stare nell'espressione matematica al numeratore, perché se sono fermo ad un semaforo lo spazio percorso o la velocità è 0 e il consumo o diverso da zero, quindi l'efficienza (chiamiamola così) è zero (sono fermo e consumo). Se fossero spazio o velocità al denominatore, uscirebbe un valore infinito (errore del computer, da evitare possibilmente).

Altra funzione: mostrare l'autonomia residua dell'auto, dunque visualizzare quanti km può percorrere l'auto con quella quantità di carburante nel serbatoio in quel dato punto di lavoro.

Poi come terza funzione volevo implementare quella che c'è sulle auto di formula 1, ovvero, la barra di scorrimento che sale in base al numero di giri e indica quando cambiare marcia, e sarebbe anche semplice, un encoder angolare per i giri del motore e via, ma poi cambia da auto ad auto e dovrei inserire qualcosa che permetta all'utente di tarare, quindi pulsanti etc... troppo tempo. Mi sembra in ogni caso più una stupidaggire, anzi, vi chiedo un suggerimento su qualcosa di più serio, questa la scarterei come terza funzione. Un amico mi ha suggerito il Cruise Control ma ho bocciato l'idea perché dovrei intervenire con attuatori o comunque sulla centralina, e lo scopo del progetto è quello di dare la possibilità al guidatore di avere informazioni, non di attuare qualcosa in automatico.

RICHIESTA D'AIUTO

------------------------------- Il professore mi ha riferito che vi sono 2 flussi di carburante, uno dal serbatoio al motore e l'altro dal motore al serbatoio, perché l'auto assorbe più benzina di quanta ne serva e poi la rimanda indietro. Bisogna dunque prendere 2 segnali da sensori di flusso e farne la differenza, ma ha aggiunto il prof. che le due quantità sono molto simili, quindi non è facile effettuare questa differenza.

Domande:

1) Ci sono già i sensori nell'auto? Parlo di qualunque auto non necessariamente nuova, ad esempio la mia è una lancia Y elefantino blu del 2000. Vi chiedo questo perché credo che la centralina per regolare il flusso del carburante dovrà pur avere una sorta di feedback o comunque dei sensori. Se si, mi dite quali sono e se si posso trovare in qualche modo le caratteristiche di questi sensori? Come posso leggere da essi i valori, senza la loro caratterizzazione?

2) Per conoscere il carburante residuo, mi basta il normale sensore a lancetta dell'auto (estrapolando opportunamente il segnale elettrico) oppure ne serve uno più preciso e specifico?

3) Per calcolare i km/l che l'auto può percorrere viaggiando a quel punto di lavoro, dovrei calcolare il rapporto km_percorsi su litri di carburante bruciati. Il problema è che se prendo i km dalla velocità (km/h) devo integrare nel tempo, ma come faccio a conoscere il tempo? Cioè come ricavo che i 2 ml assorbiti 1 secondo fa, sono stati già bruciati, se il flusso di benzina è continuo? Quanto è il deltaT? Secondo voi sarebbe una soluzione se facessi direttamente velocità/litri_consumati? Dico questo perché anziché integrare la velocità nel tempo (per avere lo spazio) e integrare il flusso nel tempo (per avere la quantità), potrei metterli direttamente in rapporto, i tempi si eliderebbero... ma forse sbaglio, perciò chiedo lumi.

4) Suggerimenti per altre funzioni oltre alle 2 elencate sopra?

Grazie anticipatamente, spero di ricevere una vostra risposta e spero di terminare presto il progetto (dubito, ma se mi ci metto d'impegno, lo finisco prima che finisca il corso e mi porto avanti altri esami).

Artemis

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Artemis
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Se vuoi avere il consumo preciso ed in tempo reale ti conviene leggere il segnale di pilotaggio di uno degli inettori: è praticamente un segnale digitale che quando è a livello basso fa aprire gli iniettori (che spruzzano la benzina nel condotto di aspirazione o direttamente nel cilindro). Dal momento che gli iniettori hanno una portata fissa (scritta nel loro "datasheet"), ti basta misurare il tempo in cui il segnale rimane a livello basso, moltiplicare per la portata e per il numero di iniettori (di solito 1 o 4). Questo metodo è estremamente preciso, e ti da una misura del carburante effettivamente bruciato (che non può essere derivato dalla sola velocità, perchè dipende anche dalla temperatura del motore, dalla pressione dell'aria, dal carico, dal numero di giri, etc...).

Il numero di giri lo puoi dedurre sempre dal segnale dell'iniettore: normalmente c'è una spruzzata a giro, quindi ti basta contare quante ce ne sono in un secondo...

A.D.

P.S. Occhio che alcune centraline pilotano gli iniettori in PWM (per limitare la corrente), quindi se conti molti più impulsi di quelli che ti attendevi è per questo...

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A.D.

Prendi il segnale dalla ruota fonica che fai prima.

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Er Palma

No. Ci sono solamente sulle auto dotate di CdB, e l'interpretazione dei segnali di questi richiede di conoscere l'architettura particolare.

In alcune auto, le stesse dotate di CdB, l'indicazione della lancetta =E8 molto pi=F9 che una mera indicazione della quantit=E0 di carburante residua; in ogni caso puoi approssimare che vada bene (in effetti =E8 l'unico, o quasi, indicatore su cui ci basiamo per fare rifornimento... (: )

Non si riesce con un banale "timer" che conta quando V > 0 km/h?

Non ho ben capito l'applicazione del tuo progetto, ovvero se lo vuoi effettivamente realizzare installandolo su un'automobile. Personalmente mi sembra una cosa molto ambiziosa, vedi ad esempio la misura del carburante. Tieni presente che, ritengo, non sarebbe nemmeno una misura "indicativa": essa rappresenta un discreto problema anche in fase di progetto dell'auto, e i valori -anche dei CdB di livello pi=F9 alto- soffrono di un errore elevato.

Secondo il mio modesto parere, puoi trovare una qualche applicazione del micro pi=F9 semplice da realizzare e meno "fine a s=E8 stessa". Ho l'impressione che da questo possa risultare un qualcosa di molto approssimativo e, pur essendo difficile da realizzare, che appaia inutile e poco interessante. :)

Max

Reply to
Max

Er Palma (erpalma2003_ToGlImIII snipped-for-privacy@gmail.com) ha scritto:

::: Il numero di giri lo puoi dedurre sempre dal segnale ::: dell'iniettore: normalmente c'è una spruzzata a giro, quindi ::: ti basta contare quante ce ne sono in un secondo...

:: Prendi il segnale dalla ruota fonica che fai prima.

Cosa sarebe?

Reply to
SBS

A.D. ha scritto:

E' possibile trovare il datasheet degli iniettori su internet? Una volta cercai il datasheet di una qualunque bobina d'auto, e... non l'ho trovato, così ne ho dedotto per i pezzi elettrici/meccanici delle auto, datasheet non se ne trovano. Se hai qualche idea, dimmi pure, la proposta è interessante.

Ma gli iniettori si attivano contemporaneamente o (se non ricordo male) sono sfasati di 1/4 di giro?

No vabbè avevo abbandonato l'idea del numero di giri che sembra più qualcosa di inutile. Chiedevo consigli di una qualche altra possibile funzione, consigliatemi voi.

Cioè quando devono mantenere alto il segnale sull'iniettore, gli mandano impulsi in PWM? Potresti spiegarti un pò meglio?

A presto e grazie per la risposta

Artemis

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Artemis

Er Palma ha scritto:

Ragazzi, l'idea del contagiri l'ho scartata, chiedevo che qualcuno mi suggerisse qualcosa di più utile al posto del normale contagiri.

A presto

Artemis

Reply to
Artemis

Max ha scritto:

E in mancanza di CdB, come fanno a rendersi conto di quanta benzina va a finire nel motore e quanta ne deve tornare? Cioè... come pilotano gli iniettori?

Il problema è appunto questo, non conosco il deltaT riferito alla benzina che brucia, non so se sta bruciando in 1 ms o in 5 ms (esempio). Anche contando le accelerazioni, non posso capire la quantità precisa di carburante bruciato e in quale deltaT è stato bruciato. Mi sa che l'unica soluzione è proprio prendere il segnale dagli iniettori.

Si esatto.

Eheh, ogni progetto lo è stato per me, ho scelto sempre robe molto difficili.

Infatti, per questo chiedevo se ci sono già i sensori o meno, posso magari installare sensori di portata e lì non dovrei sbagliare, il flusso che entra è quello, il flusso che ritorna è anche quello... il problema è il deltaT di combustione, giacché il flusso è continuo.

Cosa intendi per fine a sè stessa?

Se ben curato, potrebbe non essere approssimativo, tutto dipende dall'impegno. Mmm... come mai questo giudizio? :)

A presto

Artemis

Reply to
Artemis

Hai ragione, mi sono spiegato male. Non esiste in nessuna auto un "sensore" di benzina consumata, bens=C3=AC la misura =C3=A8 ricavata dal ti= po di combustione imposta dagli iniettori, comandati dalla centralina in base alla posizione dell'acceleratore, alle condizioni (temperature, pressioni,....). E' pressoch=C3=A8 impossibile ottenere dei datasheet, o dei documenti analoghi, dei vari dispositivi di un'auto: le caratteristiche sono decise in fase progettuale e richieste al produttore. Servirebbe conoscere i capitolati tecnici di progetto, ma senza un diretto contatto in un ufficio progettazione non vedo luce... In base alla complessit=C3=A0 di ogni pezzo se ne pu=C3=B2 stabilire, conoscendone la funzione, come funziona, ma nulla pi=C3=B9. Diciamo che, per i tuoi fini, dovresti conoscere le specifiche del fluido operante del motore che consideri, ricavare in qualche maniera la caratteristica istante per istante, e conoscendo il numero di giri =C3=A8 fatta.

a di

Ammettendo di conoscere la quantit=C3=A0 di carburante bruciato, dividi per lo spazio percorso (o il reciproco), e ottieni i litri/km (km/litro). In altre strade introduci errori spaventosi...

Inutile dirlo, soltanto con il controllo e l'approvazione di un meccanico o di una persona compentente ;) (La vedo piuttosto critica andare a infilare in giro sensori di portata...)

Mi par di capire che questo progetto ti serva come integrazione a qualche corso universitario. Quello che vorresti fare, per=C3=B2, =C3=A8 di ispirazione molto hobbystica. Non conosco nel dettaglio il micro che devi utilizzare, ma secondo me farebbe molto pi=C3=B9 bella figura un qualche progetto basato strettamente su elaborazione dati. La prima che mi viene in mente: una sorta di calcolatrice scientifica/ programmabile?

Approssimativo per la natura stessa del problema! Come dire, misurare le dimensioni di un autobus con un'astina, sapendo che "a occhio" =C3=A8 lunga 10 cm :D

Mi viene in mente ora: il consumo di carburante, sui moderni veicoli - =E2=82=AC 3 e 4-, pu=C3=B2 essere visto come qualcosa di vagamente proporzi= onale alla posizione dell'acceleratore. Pensare di riferirsi alla posizione di questo potrebbe non essere una cattiva idea....

Ciao, Max

Reply to
Max

Max ha scritto:

Ugh, ostacolo più importante :)

Conoscere questi dati renderebbe il tutto molto più complesso. Il carburante varia molto la sua densità in base alla temperatura (a 40 °C d'estate o a 0° d'inverno, le densità sono differenti). Inoltre quando percorre i condotti nel motore, la sua temperatura varia. In base poi a quanta benzina viene aspirata mi sa che non ci faccio nulla ugualmente, perché vengono aspirati 2 ml, al contempo sta ritornando 1 ml della benzina incombusta di prima (non di quella appena iniettata), in più essendo un flusso continuo, dovrei scegliere io un deltaT, e la cosa non è facile, dovrei conoscere il tempo di combustione o peggio ancora l'energia interna del combustibile per unità di litro/ml.

Sarebbe un'idea, ma quando mi trovo ad un semaforo e lo spazio percorso è 0? Inoltre per ricavare lo spazio, dovrei integrare la velocità in dt, installare un encoder angolare da qualche parte o derivare la portata del carburante. Rimane il problema del flusso continuo del carburante e da dove mi prendo i segnali elettrici di portata.

Eh lo so...

Ovvio, ecco perché evito di installare sensori e tento la strada del riuso di quello che già c'è (tachimetro, lancetta del carburante, iniettori o comunque quello che usa la centralina per regolare il flusso di aspirazione del carburante).

Vero!

Beh non proprio, perché è proprio l'esame del corso che sto seguendo. L'unica libertà è quella appunto di scegliere noi il progetto che vogliamo.

Il professore ha portato alcuni esempi di lavori già svolti. Alcuni hanno implementato il controllo in PWM di una ventola per CPU. Altri la gestione di un parcheggio (nome utente e password), inserendo una EEPROM esterna al micro. Ad alcuni ragazzi il prof. ha suggerito di implementare un pendrive con la memoria interna del chip (pendrive che NON deve interfacciarsi tramite USB, ma che possa essere simulato insomma). Per quanto siano rispettose queste scelte, per carità, però mi sento di poter fare qualcosa di un pò più complesso o comunque più serio che controllare una ventolina o accendere le luci dell'albero di natale, è una specialistica di ing. elettronica, non una triennale. Anzi, mi balenava per la testa di poter controllare (però non implementando fisicamente la cosa) elettronicamente gli ammortizzatori di un auto, calcolando accuratamente la funzione di trasferimento, stabilizzandola e campionando la posizione dx degli ammortizzatori. Sono applicazioni molto più interessanti, voglio dire, un PWM che controlla una ventola, già te lo genera il microcontrollore con un paio di istruzioni, e per giunta è ad anello aperto.

Guarda, secondo me tutto è approssimativo, alla fine non pretendo nemmeno di creare un computer di bordo perfetto, universale (diesel e benzina) e che segnala all'utente che fra 5 secondi finisce la benzina e dopo 5 secondi finisce sul serio. L'approssimazione sarà notevole, ma già presentare un progetto di un micro che controlla dei sensori mediante una catena a feedback, gestisce un display, fornisce utili informazioni che nelle auto non proprio nuove sono assenti al costo di

10-15 euro (10 euro il display, 10 cent il micro (prezzi approx. secondo il prof.) e qualche altro euro per l'amplificazione) e mostra una certa dinamicità nell'elaborazione dei dati (non è stupido che prende il valore massimo e si pianta, ma un minimo di intelligenza deve pur averla, altrimenti avrei usato solo l'analogica per i valori di fondo scala) beh... secondo me è notevole.

=)

In genere nelle auto già non molto vecchie, anche se in salita acceleri molto (pigi l'acceleratore fino in fondo), la velocità non cambia e a volte nemmeno lo sforzo. Quindi potrebbe accadere che abbasso più del dovuto l'acceleratore, l'auto continua a mantenere quell'andamento (controllato dalla centralina) ma il computer di bordo crede che stia andando più veloce, inconscio addirittura della salita :)

A presto e comunque mi piace la conversazione, mi spinge a pensare alle tante problematiche.

Artemis

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Artemis

per

=C3=A8 0?

Anche se da alcuni aspetti non =C3=A8 proprio la scelta migliore, =C3=A8 pr= oprio cos=C3=AC che funzionano i CdB. Se io percorro 10 km consumando x litri, poi sto fermo per un'ora con il motore acceso consumando altri y litri, il consumo indicato in km/litro sar=C3=A0 10/(x+y). In pratica, nessuna auto ti fornisce il consumo relativo *al motore-alla strada* in s=C3=A8, bens=C3=AC ti fornisce il consumo relativo *all'utilizzo*. Cio= =C3=A8, parti al t di accensione del motore a misurare carburante e spazio, quando arrivi al t* di spegnimento (o al t** fisicamente-istantaneo per avere quel valore) fai il rapporto. Il tempo =C3=A8 secondario - nella logica delle centraline viene preso gi=C3=A0 il valore di spazio, precedentemente e indipendentemente calcolato dalla velocit=C3=A0.

Questo per precisare, "cultura generale", sono d'accordo con il resto di quanto dici. :)

OK, allora la cosa assume dettagli pi=C3=B9 chiari..! Non ci piove sul fatto che una PWM, allo scopo del progetto d'esame, sia una cosa ridicola.

eri

Non =C3=A8 cos=C3=AC, anche se cos=C3=AC sembra ed =C3=A8 -pare- consuetame= nte riconosciuto, te lo dico per conoscenza diretta. Un'iniezione che rispetta le recenti normative per l'inquinamento prevede, con un certo margine per meglio adattarsi ai diversi tipi di motore, il seguente funzionamento: in linea di massima, la posizione dell'acc determina il numero di giri. La velocit=C3=A0 con cui affondi indica la velocit=C3=A0 di risposta che desideri, di conseguenza la potenza che richiedi e che la centralina -adottando diverse modalit=C3=A0 di alimentazione- cercher=C3=A0 di renderti disponibile.

Se incontri una salita e in quel punto di lavoro non hai abbastanza coppia, il motore -a parit=C3=A0 di apertura- perde velocit=C3=A0. Se vuoi mantenere costante la velocit=C3=A0 aumenti l'apertura, in maniera da "alimentare di pi=C3=B9" e far recuperare al motore il precedente numero di giri, consumando ovviamente di pi=C3=B9. Se in questa situazione il motore =C3=A8 troppo sottocoppia non riuscirai a recuperare la precedente situazione, ci=C3=B2 non toglie che, comunque, lui tenter=C3=A0 di riportarti alla velocit=C3=A0 costante aumentando il consumo (inutilmente) man mano che aumenti l'apertura.

Questo effetto =C3=A8 negativo dal punto di vista delle normative anti- inquinamento, percui =C3=A8 limitato, ma solo in minima parte, dalla taratura della centralina. Quando sei sotto la met=C3=A0 del regime di coppia max, il rendimento peggiora in maniera tale da diventare cos=C3=AC determinante da aumentare ulteriormente il consumo, a sostegno della cattiva condizione di funzionamento in salita e motore strozzato.

Lo studio del funzionamento "a motore strozzato" =C3=A8 proprio il principale oggetto delle normative =E2=82=AC5 ed =E2=82=AC6.

Un problema nel tuo sistema sarebbe quello del cut-off, che annulla il flusso di carburante quando - in discesa- sei a circa 2000 giri o pi=C3=B9 senza premere l'acceleratore.

Ho cercato di spiegare a parole, cos=C3=AC come possibile su un NG, i motivi per cui potresti, secondo me, utilizzare con buona approssimazione (per quanto possibile) la posizione dell'acceleratore come misura. Spero di non averci inserito sviste assurde :)

Max

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Max

Si, cercando sui siti di alcuni produttori trovi i datasheet. Non sono comuni ed in bella mostra come per i componenti elettrinici ma ci sono... In alternativa c'è la descrizione delle specifiche di molte parti nel manuale di servizio dell'automobile (in cui vengono date appunto le specifiche dei componenti supportati).

Sui motori multipoint (quindi quelli con un iniettore per cilindro), gli iniettori sono comandati in maniera sfasata, a coppie. Sui motori a 4 cilindri per esempio viene dati l'impulso all'1 ed al 4, mentre al 2 e 3 vieen dato dopo mezzo giro (mi pare). Però la quantità di benzina iniettata è uguale per tutto il ciclo motore (due giri), quindi ti basta leggerne uno.

L'idea di misurare i giri e suggerire un cambio di marcia per ottenere la massima coppia o minimizzare i consumi mi sembra interesssante... Non mi viene in mente altro...

Ci sono alcuni inettori chiamati "a bassa impedenza", che se pilotati con un impulso semplice si brucerebbero (perchè verrebbero attraversati da una corrente troppo grossa). Per evitare di mettere una resistenza di limitazione della corrente, invece di dare un impulso basso semplice, si da un segnale PWM che simula una tensione intermedia tra massa ed i 12V, in questo modo si limita la corrente...

A.D.

Reply to
A.D.

A.D. ha scritto:

Perfetto, allora proverò a cercare qualcosa, a patto di riuscire a riconoscere quali sono gli iniettori nel mio motore. Ho una lancia Y 1.2 elefantino blu, anno 2000.

Basta leggerne 1 ma bisogna capire se moltiplicare per 2 o per 4. A questo punto se posso agganciarmi all'iniettore con un morsetto, posso testarlo direttamente sulla mia auto, in maniera non troppo invasiva.

E' una bella idea ma necessita la taratura in base all'auto, con una panda metti la terza quando sei a 35-37 km/h, ad un bmw la metti più su.

Sisì, conosco il PWM, la mia confusione è dettata dal fatto che se quando è ON l'iniettore gli arriva un'onda quadra in PWM, non può confondersi l'iniettore? Quest'ultimo ha una risposta più lenta e quindi percepisce stato alto il PWM e assenza di impulsi lo stato basso? Devo capire ora come collegarmi agli iniettori allora.

Grazie 1000, mi sei molto d'aiuto.

Artemis

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Artemis

per

=C3=A8 0?

Anche se da alcuni aspetti non =C3=A8 proprio la scelta migliore, =C3=A8 pr= oprio cos=C3=AC che funzionano i CdB. Se io percorro 10 km consumando x litri, poi sto fermo per un'ora con il motore acceso consumando altri y litri, il consumo indicato in km/litro sar=C3=A0 10/(x+y). In pratica, nessuna auto ti fornisce il consumo relativo *al motore-alla strada* in s=C3=A8, bens=C3=AC ti fornisce il consumo relativo *all'utilizzo*. Cio= =C3=A8, parti al t di accensione del motore a misurare carburante e spazio, quando arrivi al t* di spegnimento (o al t** fisicamente-istantaneo per avere quel valore) fai il rapporto. Il tempo =C3=A8 secondario - nella logica delle centraline viene preso gi=C3=A0 il valore di spazio, precedentemente e indipendentemente calcolato dalla velocit=C3=A0.

Questo per precisare, "cultura generale", sono d'accordo con il resto di quanto dici. :)

OK, allora la cosa assume dettagli pi=C3=B9 chiari..! Non ci piove sul fatto che una PWM, allo scopo del progetto d'esame, sia una cosa ridicola.

eri

Non =C3=A8 cos=C3=AC, anche se cos=C3=AC sembra ed =C3=A8 -pare- consuetame= nte riconosciuto, te lo dico per conoscenza diretta. Un'iniezione che rispetta le recenti normative per l'inquinamento prevede, con un certo margine per meglio adattarsi ai diversi tipi di motore, il seguente funzionamento: in linea di massima, la posizione dell'acc determina il numero di giri. La velocit=C3=A0 con cui affondi indica la velocit=C3=A0 di risposta che desideri, di conseguenza la potenza che richiedi e che la centralina -adottando diverse modalit=C3=A0 di alimentazione- cercher=C3=A0 di renderti disponibile.

Se incontri una salita e in quel punto di lavoro non hai abbastanza coppia, il motore -a parit=C3=A0 di apertura- perde velocit=C3=A0. Se vuoi mantenere costante la velocit=C3=A0 aumenti l'apertura, in maniera da "alimentare di pi=C3=B9" e far recuperare al motore il precedente numero di giri, consumando ovviamente di pi=C3=B9. Se in questa situazione il motore =C3=A8 troppo sottocoppia non riuscirai a recuperare la precedente situazione, ci=C3=B2 non toglie che, comunque, lui tenter=C3=A0 di riportarti alla velocit=C3=A0 costante aumentando il consumo (inutilmente) man mano che aumenti l'apertura.

Questo effetto =C3=A8 negativo dal punto di vista delle normative anti- inquinamento, percui =C3=A8 limitato, ma solo in minima parte, dalla taratura della centralina. Quando sei sotto la met=C3=A0 del regime di coppia max, il rendimento peggiora in maniera tale da diventare cos=C3=AC determinante da aumentare ulteriormente il consumo, a sostegno della cattiva condizione di funzionamento in salita e motore strozzato.

Lo studio del funzionamento "a motore strozzato" =C3=A8 proprio il principale oggetto delle normative =E2=82=AC5 ed =E2=82=AC6.

Un problema nel tuo sistema sarebbe quello del cut-off, che annulla il flusso di carburante quando - in discesa- sei a circa 2000 giri o pi=C3=B9 senza premere l'acceleratore.

Ho cercato di spiegare a parole, cos=C3=AC come possibile su un NG, i motivi per cui potresti, secondo me, utilizzare con buona approssimazione (per quanto possibile) la posizione dell'acceleratore come misura. Spero di non averci inserito sviste assurde :)

Max

Reply to
Max

Max ha scritto:

Sisì, su questo siamo d'accordo, questo rientra nella seconda funzione, che tiene conto di quanti km posso ancora percorrere con il carburante residuo, che dopo un semaforo sarà sicuramente inferiore. In merito alla prima funzione però, potrei trovarmi una piccola singolarità se non gestisco bene le cose. Tra l'altro, bisogna prendere anche lo spazio (giri motore/ruote) in valore assoluto, perché il mio prof. oggi mi ha fatto notare che esiste anche la retromarcia in un auto :)

Però ti fornisce un dato che specifica (solo quando sei in movimento) che in quel punto di lavoro, la macchina ti fa 20 km/l.

Quindi in teoria in un euro 4 dovrei sentire il pedale più rigido in salita, perché se lo spingo fin giù, dovrei ottenere un numero di giri improponibile...

Altra problematica: devo quindi tener conto della situazione che prevede il movimento delle ruote ma l'assenza di iniezione.

Purtroppo potrò implementare il dispositivo solo sulla mia auto, che è del 2000 e non è nè euro 3 nè euro 4 =) Dovrò seguire la strada degli iniettori mi sa.

A presto

Artemis

Reply to
Artemis

E' probabile che un'auto del 2000 non sia multipoint, quindi potrebbe esserci un solo "inettorone" a valle del condotto di aspirazione (parti dalla presa d'aria e segui il condotto fino ad arrivare all'ingresso del motore, da qualche parte dovresti trovarlo...). Se è multipoint gli iniettori sono infilati nella testata come le candele (lateralmente, inclinati tipo a 45 gradi). Diciamo che se vedi 4 cose tipo le candele, ma che non sono le candele, si tratta degli iniettori! :-)

Si, attaccarsi al morsetto è molto semplice, e poi provare senza troppa difficoltà. Ripeto: se è multipoint devo moltiplicare x4, se è monoiniettore non devi moltiplicare affatto (x1).

Si, certo... ci vuole una "mappatura"! :-) Ma devi considerare i giri, non solo la velocità! Di solito queste informazioni si conoscono: viene specificato il numero di giri che danno coppia massima. Occorre mantenersi nell'intorno di quel valore, il pilota si adatta di conseguienza: se hai la prima arrivi subito a 3000/4000 giri, se hai la quarta ci metterai un pò di più... E' chiaro che se hai quei giri con la prima andrai lento, se li hai con le altre marce andrai gradualmente più veloce. Quindi in effetti bisogna massimizzare la velocità, e minimizzare la distanza dal numero di giri "ottimo". Capito qual'è questo valore, il resto è automatico...

La maggior parte dei carichi (iniettori, bobine, solenoidi...) nelle auto viene pilotato collegando fisso un terminale ai 12V, e l'altro a massa tramite un transistor (MOSFET o IGBT). Quando si manda il transistor in conduzione, si collega il morsetto a massa e quindi passa corrente nell'attuatore. Se invece di chiudelo semplicemente gli mandi un PWM (molto veloce!) è come se riuscissi anche a permettere in parte il passaggio della corrente. L'uso del PWM è piuttosto raro comunque... Se ti colleghi ai terminali dell'iniettore, questi corrisponderanno ai 12V ed al polo "di sopra" del transistor (l'altro è connesso a massa). In questo terminale leggerai 12V quando il transistor è aperto, e quasi 0 quando è chiuso (cioè quando passa corrente). In questo senso dicevo che è attivo al livello basso...

A.D.

Reply to
A.D.

Artemis ( snipped-for-privacy@mhdpropulsion.jp) ha scritto:

:: Ragazzi, l'idea del contagiri l'ho scartata, chiedevo che :: qualcuno mi suggerisse qualcosa di più utile al posto :: del normale contagiri.

Acquista un accelerometro da digikey o farnell e realizza un accessorio che fa lampeggiare le frecce dell'auto quando la frenata è troppo brusca (decelerazione rapida). Poi se hai fantasia puoi anche implementare altre funzioni: se l'accel è troppo elevata si accende una spia che segnala guida sportiva :-)

Reply to
SBS

A.D. ha scritto:

La mia auto è monoiniettore. Da solo non sarei mai riuscito a capirlo, perché ha dovuto smontare la presa d'aria e sotto c'era l'iniettore che somiglia ad un gran carburatore. Mi ha mostrato i cavi sui quali devo agganciarmi e non è facile sono ben protetti, dovrei intaccarli e non so fino a che punto mi convenga. Il problema ora è capire questo iniettore che portata possiede, e non so proprio dove sbattere.

Mi sono posto un problema abbastanza cruccioso. Il calcolo è questo:

Quantità_benzina_bruciata = (Portata_iniett/deltaT)

ipotizzando che la portata sia espressa in l/s.

ora, io mi aggancio ad un iniettore, calcolo il deltaT ma... il deltaT è calcolato su uno spruzzo, non so però quante fasi e quindi quanti spruzzi ci sono in un giro. Devo necessariamente tenerne conto. Poi se il deltaT è così piccolo, come potrò fare il calcolo:

spazio_percorso (km) = Velocità x deltaT(in secondi) --------------------------------- 3600 (così la velocità diventa km/s)

verrà una quantità davvero molto piccola, in 1 us a 50 km/h la macchina non può che percorrere pochi cm. Devo campionare più giri ed effettuare una media o rendere il tutto dinamico ed in base alla velocità, aumentare il numero di campioni presi dall'iniettore. Per velocità basse, eseguo una media su tanti deltaT, per velocità alte, magari ne prendo di meno.

Bisogna quindi discriminare anche il "segno" dell'accelerazione, perché se mi trovo nell'intorno di 4000 giri con la prima devo cambiare e mostro sul display un numero 2 che lampeggia, ma se sono in seconda e vado sottogiro, non posso mostrare sul display un 2 che lampeggia... La cosa si complica :) Meglio evitare questa funzione, anche perché per prendere il numero di giri, con l'iniettorone bisogna fare qualche calcolo in più. Ora il problema principale (almeno per ora) è trovare la portata dell'iniettore e soprattutto capire se effettivamente è pilotato con 0 V per lo spruzzo o 12 V per tenerlo chiuso. E problema non meno scomodo è agganciarmi all'iniettore in qualche modo, è davvero tutto coperto, un marasma :)

E ci siamo, principio della pwm.

Corrente più bassa rispetto alla polarizzazione normale (collegamento a massa), anche perché bobine, solenoidi e solenoidi interni agli iniettori agiscono da filtro. Quello che non capisco è che però se il mosfet è polarizzato, il solenoide è connesso tra 12 V e massa, quindi stato basso (12 V connesso a massa), iniettore eroga benzina. Se invece il solenoide è polarizzato in pwm, non è sempre parzialmente polarizzato, ma con una tensione un pò più bassa dei 12 V? Questo sarebbe lo stato basso?

Quindi quando trovo il transistor attivo, l'iniettore sta spruzzando benzina?

A presto

Artemis

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Artemis

SBS ha scritto:

Forte!!! Idee veramente originali, davvero! Mi piacciono molto, anche se devo dire che sto complicando già di molto il progetto, non so se il microcontrollore regge tutto questo. In pratica devo pilotare già un display a 16 pin, certo alcuni pin sono di controllo ma 10 almeno servono al display. Inoltre devo acquisire almeno 3 segnali per carburante, iniettore e velocità, se poi aggiungo anche l'accelerometro, la vedo tragica. Hai qualche soluzione da propormi per gestire queste cose insieme? Il microcontrollore è della ATMEL ed è AT8535.

A presto e grazie per le dritte

Artemis

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Artemis

Se non trovi questa informazione, con un pò di calcoli e misure ci puoi arrivare... Tipo metti 20 l di benzina, conta il tempo totale in cui l'iniettore è acceso usando l'auto, fino a quando i 20 l sono esauriti. Dividi, ed avrai un risultato approssimato... Lo so, misusrare con precisione quando sono finiti i 20 l non è facile ne preciso...

Il treno di PWM (se è usato) viene inviato invece del livello basso semplice... per il resto (iniettore chiuso) viene mandato sempre il normale livello alto!

Si.

A.D.

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A.D.

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