CMos inutilizzati.

Qunando impiegate un CMos della serie 40xx ed utilizzate solo alcuni degli elementi contenuti, come vi comportate nei confronti di quelli non adoperati? Io collego a massa gli ingressi, considerando che il CMos assorbe corrente solo nella fase di passaggio hi-lo e viceversa; con ingresso a massa il consumo totale é minore (anche se la differenza é irrisoria) e la tensione di alimentazione rimane più "pulita". Inoltre, in caso di avaria ad un elemento inutilizzato, il circuito continua a funzionare (forse...). A suo tempo il compianto Jul mi inviò gli schemi di alcune sue realizzazioni, schemi attualmente visibili in

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Vi si nota come l'autore mettesse in parallelo gli elementi in oggetto, come ad es. qui:
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Ora, siccome Jul non era certo un fesso, domando: dov'é che sbaglio, se sbaglio?

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Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE":
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SOMMERGIBILE
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Un bel giorno SOMMERGIBILE digitò:

In questo caso gli elementi sono utilizzati eccome, viene fatto per aumentare la corrente erogabile in uscita.

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dalai lamah

Il giorno Fri, 7 Jan 2011 11:55:33 +0100, "SOMMERGIBILE" ha scritto:

Jul era in gamba, peccato che non sia più tra noi.

Mettere in parallelo alcuni inverter o anche buffers è una pratica comune che consente di aumentare la corrente in uscita e diminuirne l'impedenza.

Si può obiettare che teoricamente in applicazioni a batteria aumenta il consumo perchè ci sono più commutazioni, quindi in casi particolari potrebbe essere da evitare.

Gli ingressi dei CMOS non utilizzati devono comunque essere collegati ad un potenziale di riferimento, 0V o VCC.

-- ciao Stefano

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SB

"dalai lamah"

Peccato che in uscita ci sia un mosfet che abbisogna solamente di tensione... Valida sarebbe stata la tua risposta se in uscita ci fosse un bipolare.

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SOMMERGIBILE

SB:

Sulla seconda opzione avrei delle riserve, in quanto all'accensione un pin di input potrebbe andare a VCC più rapidamente di quello di alimentazione, stressando i diodi di protezione.

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F. Bertolazzi

Il giorno Fri, 7 Jan 2011 15:19:30 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Cioè, se colleghi un Input direttamente a Vcc andrà a Vcc più rapidamente dell'alimentazione, anch'essa a Vcc?

Non ho capito la tua osservazione.

-- ciao Stefano

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SB

Il 07/01/2011 15.19, F. Bertolazzi ha scritto:

Io avrei delle riserve anche sulla prima, implementata cosi' "alla leggera": stavo effettivamente pensando che potrebbero esserci dei casi (da verificare di volta in volta) per i quale metter "tutti gli ingressi a 0V - o a Vcc o Hl o Ll, non importa - potrebbe generare comportamenti anomali o non desiderati dell' IC, come quando, nel moldo analogico, si mettono a 0V gli ingressi di un OpAmp, e ci si ritrova con l' uscita in saturazione.

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Englishman

SB:

Se l'impedenza della pista di alimentazione è troppo alta e c'è il solito condensatore da 100 nF da caricare sì, un input che assorbe meno e che ha una minor capacità potrebbe salire a VCC prima dell'alimentazione.

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F. Bertolazzi

Il 07/01/2011 15:56, Englishman ha scritto:

Cosa suggerisci dunque come soluzione "universale"? Parlando di normale logica...

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Marco Trapanese:

Una resistenza verso massa o VCC.

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F. Bertolazzi

Allora anche sulla prima. Il circuito mica lo sa dove noi *pensiamo* sia il riferimento.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il 07/01/2011 16:09, F. Bertolazzi ha scritto:

Ah ok, allora ci siamo. Avevo inteso che proprio non era consigliabile metterli a uno dei due rail. Mi ero perso il "direttamente" :D

Grazie Marco

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Marco Trapanese

Gli ingressi inutilizzati vanno sempre posti a massa, se lasciati liberi autoscillano, te ne accorgi perché il chip diventa caldo.

in parallelo si mettono per aumentare la corrente di uscita, gli inverter non triggherati retroazionandoli si possono usare come piccoli amplificatori audio.

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Pinotto

Franco:

Ci ho pensato appena spedito il mio post.

C'è però da dire che, generalmente, i circuiti stampati disegnati decentemente hanno un bel piano di massa a bassa impedenza.

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F. Bertolazzi

Il 07/01/2011 16.05, Marco Trapanese ha scritto:

Io? Non sono abbastanza esperto in digitale, ho solo creduto di sollevare un possibile problema.

Anzi me lo ha suggerito il cavallino rosa a pois gialli che ho sulla spalla. :-)

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Englishman

Il 07/01/2011 16.32, F. Bertolazzi ha scritto:

Ma (dovrebbero) anche a Vcc, che AFAIK, non si sempre vero. Come vedi non ne usciamo.

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Englishman

Englishman:

Se sono multistrato. Su quelli a due facce è già tanto farci stare un piano di massa decente. Comunque, insomma, la strada più sicura è usare una resistenza.

La stessa resistenza per tutti gli input inutilizzati dello stesso chip. E se ce n'è anche in un altro chip? Altra resistenza o sempre la stessa? :D

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F. Bertolazzi

Il giorno Fri, 7 Jan 2011 16:04:39 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Mmm, in uno stampato normale mi pare difficile anche teoricamente. Se ad esempio la Vcc è sul pin 14 e devi collegarlo ad esempio al pin 8 anche volendo non è facile collegarlo ad un punto che abbia una ddp superiore agli

0,6V in grado di saturare il diodo di protezione, che di solito è anche preceduto da una resistenza da ~200 ohm.

Piuttosto con i TTL di antica memoria veniva consigliato di mettere una resistenza tra i pin di input e la +5V, ma era perchè i filtri sulle alimentazioni erano scarsi, le correnti molto più impulsive e i glitch potevano effettivamente danneggiare gli emitter di ingresso delle porte.

Ma con i CMOS e HCMOS il problema degli spikes non c'è mai stato.

-- ciao Stefano

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SB

...........nel moldo analogico, si

infatti vanno messi a meta' alimentazione.

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ramundo

diciamo meglio: OpaAmp configurato come buffer e ingresso a meta' alimentazione.

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ramundo

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