Ciao,
nell'esame di elettronica di stamattina c'era un esercizietto del quale non sono riuscito a svolgere tutti i punti. Dal lato pratico mi mancava la "formuletta", da quello teorico gli strumenti per ricavarla. Maneggiando i MOS da poco tempo faccio fatica a "sentirmi elettrone" :)
Amplificatore a nMOS, con il segnale di ingresso sul gate, source a massa e sul drain una rete risonante parallelo, con Q finito. La polarizzazione si sottointende (ovvero non ci interessa). La frequenza di lavoro è f0.
Vogliamo attenuare un disturbo a frequenza 2f0 (ma immagino sia arbitraria) e per fare questo inseriamo sul ramo di source (che finora era a massa) un'altra rete risonante parallelo - stavolta ideale - che risuona appunto a 2f0.
Calcolare come varia il guadagno dell'amplificatore.
Bene, in assenza di componenti sul source il guadagno vale -gm*R, dove R è la resistenza equivalente parallelo della rete di uscita. In presenza della rete sul source la situazione cambia, perchè si viene a sintetizzare una reattanza che si può calcolare come parallelo di Xc e Xl alla frequenza di lavoro dell'amplificatore.
Potrei andare a prendere il libro di elettronica analogica (che mi sono preso io qualche settimana fa, visto che non ne ho mai fatta seriamente nei vari corsi :( ) e leggermi la formuletta dell'amplificatore a source comune con resistenza di source.
Preferirei però capire come avrei potuto ricavare l'equazione del guadagno a partire dalle semplici leggi che modellano il MOS. Ad esempio un mio dubbio era se "io rete LC" guardando nel source vedessi 1/gm oppure no... già questa cosa mi ha bloccato... e poi non sono stato capace comunque di arrivare a un'espressione del guadagno accettabile.
So che è una banalità, ci vorranno si e no due equazioni ma vi chiedo se per cortesia mi aiutate a capire come ragionare.
Grazie! Marco / iw2nzm