Ho una scheda atx che consuma un centinaio di watt scarsi alimentata da un alimentatore da 300W, con PFC passivo. Il tutto e` a sua volta alimentato da un ups off-line da 600VA ad onda quadra modificata. Ad ogni accensione, dopo il boot del sistema, l'UPS viene testato, mandandogli via seriale il comando di staccare la rete e andare a batterie per 3 secondi circa.
Durante questa prova l'affidabilita` del sistema lascia a desiderare: qualche volta l'alimentatore defunge (qualche volta vuol dire una volta ogni svariate migliaia di accensioni). Qualcuno ha avuto problemi simili?
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Franco
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(H. Heine)
Uno dei motivi del perchè gli alimentatori switch defungono è a causa di repentini accendi/spegni. Potrebbe essere che il tuo UPS non riesce ad intervenire a "tempo zero" e che questo si traduca in un, appunto, repentino accesione/spegnimento causando la morte del tuo Power Supply. Per verificare se la tensione in uscita dal tuo UPS subisce un'andata a zero volt, nel momento del test, anche se per un brevissimo momento, bisognerebbe fare una misura con un oscilloscopio, magari a memoria. Capisco che non è banale questa verifica ma penso che con una lampadina non riesci a vedere nulla, ne un guizzo di luminosità ne tanto meno un guasto alla stessa che ha tutt'altra robustezza rispetto ad un alimentatore... "Franco" ha scritto nel messaggio news:3eu8f.22290$ snipped-for-privacy@newssvr14.news.prodigy.com...
Defunge in quel momento per poi riprendersi o muore proprio? Se nn è colpa del UPS (di che marca è?) vedi di prendere un buon alimentatore (di quelli sui 100 euro che pesano sui 2 Kg e passa, Enermax, Tecnoware, Topower se sei in USA). Da informatico (nel senso che lavoro nel settore) così a spanne è l'alimentatore, inutile che ti dica che uno di quelli commerciali pesa 0.7 Kg mentre uno buono pesa 3 volte di più...
Ma poi che siamo noi a suggerirti le cose? :)
ciao coals
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Uno dei motivi del perchè gli alimentatori switch defungono è a causa di repentini accendi/spegni. Potrebbe essere che il tuo UPS non riesce ad intervenire a "tempo zero" e che questo si traduca in un, appunto repentino accesione/spegnimento causando la morte del tuo Power Supply. Per verificare se la tensione in uscita dal tuo UPS subisce un'andata a zero volt, nel momento del test, anche se per un brevissimo momento, bisognerebbe fare una misura con un oscilloscopio, magari a memoria. Capisco che non è banale questa verifica ma penso che con una lampadina non riesci a vedere nulla, ne un guizzo di luminosità ne tanto meno un guasto alla stessa che ha tutt'altra robustezza rispetto ad un alimentatore... Ciao. "Franco" ha scritto nel messaggio news:3eu8f.22290$ snipped-for-privacy@newssvr14.news.prodigy.com...
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Avevo dimenticato di raccontare le condizioni di misura: oscilloscopio a memoria che visualizza la tensione all'ingresso dell'alim, sonda di corrente sull'ingresso, sonda differenziale all'ingresso del ponte per vedere risonanze eventuali (c'e` un pfc passivo), e sonda differenziale sul DC bus dell'alimentatore per vedere eventuali sovratensioni. Tutto regolare in laboratorio :(.
Abbiamo anche provato a mettere dei buchi di tensione, con fase e durata variabile (sia buchi corti, 5 ms, che lunghi, 10 s) per vedere se l'UPS avesse fatto brutti scherzi, ma non se ne sono visti. L'ups entra subito, con la fase corretta, la tensione sul DC bus dell'alim praticamente non si sposta.
La settimana prossima apro alcuni dei transistori guasti per vedere che tipo di failure presentano (tensione, corrente...)
Grazie, guardero` ancora se ci sono dei buchi di tensione fatti dall'ups, magari di durata di qualche ciclo, eventualmente con le batterie dell'ups un po' scariche. La caccia continua :)
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Franco
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Non ricordo la marca dell'ups, appena me ne arriva qualcuno lo guardo in dettaglio. L'alimentatore e` un puro cinese, fatto abbastanza bene, e fatto apposta per l'applicazione (voglio dire customizzato, non fatto ex novo), quindi non sostituibile con un prodotto standard.
L'alimentatore e` stato seviziato abbastanza pesantemente (impulsi di surge a gogo, anche 2 kV differenziali), e non ha fatto una piega. Devo ancora provare con i buchi di tensione di 2 o 3 cicli.
Se qualcuno e` gia` incappato in questi problemi, ne sa piu` di me :)
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Franco
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Si`! pero` un parco macchine analogo, ma piu` vecchio, non muore con questa facilita`. Devo fare l'autopsia a qualche transistor morto e vedere perche' ha tirato le cuoia.
Hai dei dati sulla mortalita` all'accensione (o eventualmente al passaggio da sinusoide a quadra modificata) di alimentatori atx?
Grazie
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Franco
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Pestando alacremente sulla tastiera Franco ebbe l'ardire di profferire:
Perchè PRIMA non lesinavano sui componenti...
No, ho i dati personali di decine di alimentatori partiti senza un motivo valido se non quello che: *non li fanno più come una volta*...
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Programs: What software used to be, back when we knew how to write it.
News 2002 [v 2.07] / StopDialer / PopDuster - http://www.socket2000.com
Akapulce portal: http://www.akapulce.net
Si rompe e si analizza l' interno :p cosi' si vede se si e' interrotto (tensione elevata) o se e' in corto (corrente elevata)
Icoals
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Innanzitutto mi scuso per il ritardo alla risposta: seguo il NG molto saltuariamente. Gli UPS che vengono usati normalmente per i PC (almeno quelli che uso io) commutano la tensione in uscita tramite relè. Questo comporta il fatto che, durante la commutazione, il circuito di uscita per il tempo necessario al relè a passare da un contatto all' altro, risulti aperto. (impedenza infinita) Normalmente i costruttori di UPS dichiarano questo tempo di acciecamento dell' uscita in circa 5mSec, e si basano sul fatto che i condensatori dell'alimentatore possono supportare una mancanza di rete per un tempo così breve. Ma con i contatti di rete aperti, dove circola l' energia accumulata nel PFC passivo? Senza lo schema sottomano, non è possibile dare una risposta, ma penso che questa venga ricircolata nel DCbus dell' alimentatore causando uno spike di tensione sullo stesso, solo parzialmente mitigato dai condensatori di filtro a causa della loro ESR e dalle induttanze dei collegamenti. Questo potrebbe essere il meccanismo di guasto dei mosfet (o dei diodi di ricircolo interni). Questo meccanismo è difficilmente simulabile con i generatori di disturbi o buchi di rete, in quanto essi mantengono una impedenza di uscita molto bassa anche durante i burst di prova. Visto che la probabilità del guasto è molto bassa, (1 su 10000 accensioni, come dici tu) è impensabile fare prove in tempo reale con l' UPS e il PC. Bisogna accelerare il meccanismo di guasto. io proverei il seguente sistema: Prendi un relè di caratteristiche adeguate, (l' ideale sarebbe lo stesso relè montato nell' UPS), connetti insieme i contatti n.c. ed n.o., usa questi contatti, insieme al contatto c, in serie alla rete di alimentazione. Se alimenti la bobina del relè con una onda quadra a circa 1Hz ottieni una sorgente simile a quella dell' UPS (ossia la rete è disconnessa per il tempo che il relè impiega per passare dal contatto n.c. al contatto n.o.). Diecimila interruzioni le simuli in poco più di un' ora, e soprattutto, avendo una sorgente di trigger affidabile (l' alimentazione del relè) puoi osservare facilmente all' oscilloscopio quello che succede nei vari punti dell' alimentatore. Se noti picchi di tensione è probabilmente sufficiente un transil sul DCbus o magari uno zenamic (o un RC) in parallelo alla rete. Ciao
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