valvola 6P1

Ciao a tutti. Ho recuperato da tempo, nuova, una valvola marchiata "6P1". Mi pare dovesse essere usata in un finale bf mono di una radio... Qualcuno ha idee su come utilizzarla per farci qualcosa? mi piacerebbe truciarci un po' su e vederla fare qualcosa... premesso che non ho mai usato le valvole in vita mia (anche se non sono giovanissimo sono cmq troppo giovane per averle viste all'opera...) ciao

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone
Loading thread data ...

Paolone ha scritto:

[6p1]

E' un pentodo(*) di media potenza.

Infatti... (

formatting link
)

Al link indicato c'e' un esempio di utilizzo... ma credo che al di fuori di uno stadio finale per ampli audio, ci possa fare ben poco (**).

(*) Oh mio Diodo, mi pentodo dei miei peccatodi.

(**) Probabilmente in parallelo con altre, puo' essere/veniva utilizzato in un amplificatore cosiddetto "lineare" per CB... oppure ci potresti progettare/costruire un ampli audio (ROTFL) esoterico a valvole, ma temo che il solo trasformatore di uscita possa costare una parte significativa del costo totale dell' ampli.

Reply to
Englishman

Paolone ha scritto:

La 6p1,originalmente prodotta dalla Magnadyne, dovrebbe essere simile alla 6aq5. Farci qualcosa? La cosa piu facile che mi viene in mente sarebbe un amplificatore per fonorivelatore ceramico con uscita particolarmente alta (es. Lesa) ricordo che alcune fonovaligie della Lesa usavano un solo pentodo. Tuttavia dico questo solo come curiosita' perche' l'unico uso sensato sarebbe di metterla in una vetrinetta assieme a qualche altro reperto.

Un saluto

Francesco.

Reply to
Francesco M

Francesco M ha scritto:

Lapsus calami! La Magnadyne non c'entra per niente (l'ho confusa con la 12p1)

Reply to
Francesco M

Francesco M ha scritto:

Era giusto per provare una volta a far qualcosa con una valvola... giusto per curiosità... anche solo appunto un ampli mono con un altoparlantino da pochi W... Poi probabilmente la fine del tutto sarebbe nella vetrinetta come tu dici, ma almeno l'avrei vista funzionare una volta... ;)

Sto pensando di provare ad applicare lo schema che c'è nel link segnalato da Englishman... domani c'è Novegro, potrei cercare un trafo con le uscite per l'anodica e il filamento, e se non mi pelano magari trovo anche un'equivalente del tubo per avere un sostituto nel caso qualcosa andasse storto ;)

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone

Englishman ha scritto:

Sto seriamente pensando di realizzare quello schema giusto per sperimentazione...

Bella, posso usarla in signature? :)

Quello sicuramente può essere un problema... :( ciao e grazie

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone

Paolone ha scritto:

Il datasheet dei tubi equivalenti, lo trovi facilmente su Google (occhio che la 6V6GT e' come la 6V6 ma con una altra piedinatura).

Il trafo di uscita probabilmente riesci a ricuperarlo da una vecchia radio/fonovaligia.

Per la alimentazione, probabilmente la cosa migliore (per i costi e la semplicita' di reperimento dei componenti), e' un trafo 220-220, un rettificatore a diodo singolo e un filtro RC con un paio di celle, in modo da diminuire il piu' possibile il ripple (il circuito linkato non ha controreazione, per cui tutto quello che ti trovi sulla alimentazione te lo becchi paro-paro sull' AP).

Fai pure, non credo sia (C).

Reply to
Englishman

Paolone ha scritto:

o=20

O K Auguri; ricordati anche del trasformatorino di uscita (poco evidenzia= to nello schema).

Reply to
Francesco M

Englishman ha scritto:

ok, ci starò attento. Cmq ho in ditta un manualetto rosso d'epoca della Fivre con piedinature di tubi termoionici e CRT degli anni 60-70. Non so da dove sia arrivato, cmq magari la 6V6 c'è... la 6P1 non l'avevo trovata e non sapevo fosse equivalente... :)

Allora forse ho idea di dove posso recuperarlo... eheheh....

La mia idea era di trovare uno di quegli autotrasformatori che si usavano una volta anche negli elettrodomestici, con più tensioni, e trovare qualcosa tipo 160 - 180 V, in modo da fare un rettificatore a doppia semionda più filtro RC, con in uscita 250 V cc, in modo da avere un ripple minore rispetto al diodo singolo... ciao

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone

Paolone ha scritto:

Casomai, Googlando si trova facilissimamente, il DS della 6V6.

Occhio che abbia il ratio corretto tra primario e secondario ( a me viene 24:1, ma non ho idea di come misurarlo praticamente... forse con un generatore di BF e un voltmetro audio )

Ma perderai l' isolamento dalla rete e il telaio e le parti di massa saranno elettricamente connesse alla 230 di rete. Un fattore di rischio in piu' considerando anche l' AT.

Dammi retta, fai un dispetto a moglie e suocera, usa un trafo a 2 avvolgimenti galvanicamente separati.

Ho appena eseguito una simpatica e maccheronica simulazione: con 180v non ce la fai, ammenoche' non usi un filtro di livellamento solo-C.

Anche qui, con un filtro R-C (1000 Ohm e 150uF, e sempre che abbia azzeccato i conti e che i 45 mA indicati nello schema siano esatti) con

310 V di picco, ottieni 210V continui con un ripple residuo di 1 Vpp.

Ah! Ricordati anche un trafo (separato, o un avvolgimento separato del trafo principale) per i 6,3V dei filamenti.

Reply to
Englishman

Englishman ha scritto:

o con un generatore BF ed un oscilloscopio ;)

vero, non ci avevo pensato...

per fortuna non ho una suocera a cui fare dispetto ;) ma perchè? le suocere fanno incetta di trafi a 2 avvolgimenti? :)

devo provare a simularlo, cmq mi fido dei tuoi conti...

Si, quello certamente... e forse ce l'ho anche già da qualche parte... ma al massimo non è un problema trovarlo... ciao

--
Paolo Squaratti 
"Colonnello, prova con questa...
...Indio, tu il gioco lo conosci..."
Se ho sbagliato non l'ho fatto apposta...
Reply to
Paolone

Il Fri, 05 Jun 2009 19:30:00 +0200, Englishman ha scritto:

Se quelli in giro oggi fossero DAVVERO dei trasformatori di uscita sicuramente. Ma visto che, al prezzo dei trasformatori di uscita, in Italia vengono prodotti e venduti solo banali trasformatori di alimentazione SPACCIANDOLI per trasformatori di uscita, tanto vale usare VERI trasformatori di alimentazione costruiti da ditte serie e aventi il giusto rapporto spire tra primario e secondario (basta ricordarsi che il rapporto tra le impedenze è pari al quadrato del rapporto tra le spire e cercare sui cataloghi un rapporto tensione primario/secondario che gli si avvicini). Il costo del trasformatore rimane sempre quello che è (ovvero abbastanza altino rispetto a ciò che si ottiene) ma ALMENO si evita di pagare per oro il ferro.

Ciao Piercarlo

Reply to
Piercarlo

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.