stranezza condensatori

Salve a tutti, ho realizzato un circuito che fa lampeggiare un led a partire da 16V AC che arrivano da un trasformatore per citofoni... La frequenza è circa 1 lampeggio ogni 2 secondi...

Lo schema è questo qui:

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la versione a) chiaramente... E' stato leggermente adattato lasciando il condensatore inalterato e mettendo una resistenza da 33k per aumentare il tempo di carica del condensatore e quindi diminuire la frequenza del lampeggio... Ovviamente ho messo un ponte di diodi in ingresso, forse bastava anche solo un diodo, ma non importa.

Tutto funziona perfettamente, sono 2 mesi abbondanti che è lì che va...

Ieri mi è stato chiesto di realizzarne uno per un amico, sono andato a comprare i componenti e con somma sorpresa condensatori da 470uF da 10V non ne hanno, hanno solo quelli da 16... Bene, con tutto perfettamente uguale (stesso transistor, stessa resistenza, led rossi hl) non funziona! Il led rimane acceso fioco e il condensatore resta carico senza scaricarsi sul led per farlo lampeggiare. L'unica differenza sostanziale è appunto la tensione di lavoro del condensatore, 10 per il circuito funzionante, 16 per quello non funzionante, ma tecnicamente non dovrebbero esserci differenze!

Ah, aggiungo che quello funzionante lavora appunto con 16V ac mentre quello in fase ti test lo alimento con un alimentatore a 16V DC (lasciando il ponte di diodi, tanto è lo stesso)... Aggiungo inoltre che il circuito è stato controllato e ricontrollato N+1 volte :)

Come mai non funziona in questo modo? Idee? Teorie?

Grazie a tutti e scusate la lunghezza!

Matteo

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Defra
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Defra ha scritto:

Quel circuito polarizza inversamente il transistor, e lo porta in zona di breakdown, dove si produce una resistenza negativa che scarica il condensatore sul LED. La tensione necessaria per avere questo fenomeno è abbastanza variabile, e dipende soprattutto dalle caratteristiche del transistor. Di solito, però, è superiore ai 10V. Ti conviene aumentare la tensione, e comunque mettere un condensatore da 16V.

Giuliano

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JUL

Oltre alla tensione come gia' ti ha detto JUL, devi selezionare i transistor dato che non tutti si comportano allo stesso modo anche se sono dello stesso tipo e marca.

Ciao Celso

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Celsius

Rispondo qui a JUL e Celso, altrimenti finirei per sdoppiare le risposte!

Il condensatore non si carica a 10V, staziona intorno ai 9,5V... Ma cosa intendi con "variare la tensione"? Io ho il 16 che mi arrivano dal trasfo, e comunque ho provato con il mio alimentatore ad alzarla anche fino a 24, non cambia...

Guardando il datasheet del trasistor, un pn2222a, leggo che la tensione di breakdown tra emettitore e collettore è di 40V! Significa che per funzionare dovrò farlo lavorare a 40????

Chiederò nel negozio se hanno un'altra marca, oppure mi metto a cercare tra i transitor che ho per casa, probabilmente un NPN qualsiasi, con una bassa tensione di breakdown dovrebbe andare no?

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Defra

Defra ha scritto:

Scusa, leggendo di fretta avevo capito male. Avevo confuso la tensione del condensatore con quella di alimentazione. A questo punto prova a cambiare il condensatore.

Giuliano

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JUL

Mi è venuta un'altra idea. Quello alimentato a 16V AC ha una tensione di picco di 22.5V, meno la caduta sui diodi. Quello a 16V DC, invece, ha al massimo 16V, meno la tensione sottratta dai diodi. Quindi molto meno.

Giuliano

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JUL

Defra wrote: [...]

che il funzionamento dipenda dalla ESR del condensatore?

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

Sì, quello che dici è tecnicamente corretto però il problema è che il condensatore indipendentemente dalla tensione in ingresso (sempre DC comunque) non si carica mai più di 9,7V! Comunque ho fatto una ulteriore prova, al posto della resistenza da 33k del circuito RC, ho messo un trimmer... Bene, riesco a far lampeggiare il led, solo che se supero i 4k di resistenza non funziona più una mazza, cioè ritorna acceso fioco fisso. Sotto i 4k lampeggia ma ad una frequenza abbastanza alta, tipo 1hz. Probabilmente i 33k previsti da me sono un po' troppi, farò delle prove con resistenze intermedie e vediamo cosa ne esce..

Per il momento grazie!

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Defra

Quindi dici che l'esr di un condensatore con tensione di lavoro di 10V è inferiore a quella di uno da 16... Può essere, dovrei quindi provare a ridurre la resistenza già presente per compensare l'effetto... Oppure cercare un condensatore a bassa ESR, ma non so se si trovano e se vale la pena...

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Defra

"Defra" ha scritto nel messaggio

Cerca tra i transistor che possiedi, io ho selezionato tutti quelli adatti e sono pochini.

Ciao Celso

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Celsius

Se il problema è l'ESR basta mettere piu' condensatori normali in parallelo(di capacita' inferiore) per simularne uno a basso esr.

Ciao Massimo

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IW0HKG

Non penso che l'ESR del condensatore abbia una grande importanza; importante dovrebbe essere la "retta di carico" del transistore, vedasi

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. Inoltre il breakdown avviene in polarizzazione inversa, per cui la tensione di breakdown tra emettitore e collettore con base aperta BVCEO che si trova sui datasheet non e'piu' valida, poiche'vale per la polarizzazione "normale" (collettore piu'positivo dell'emettitore, per un NPN). Probabilmente le differenze costruttive tra le varie case ed il fatto che questa "BVCEO inversa" non sia un parametro specificato fanno si che ci sia una certa'variabilita'da un BJT all'altro. Cercando "negistor" in google si trovano diverse descrizioni del circuito.

Saluti, LaCar.

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lacariatide

Defra ha scritto:

e sfrutta il tratto a resistenza negativa del breakdown EB , quantomeno imprevedibile. non esiste nemmeno una limitazione di corrente di picco nel povero led. perche' cercare guai con questi schemi "esotici" quando ne esistono di "canonici" e molto piu' affidabili ?

fin troppo. salute

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lowcost

Suggerisci pure, ho cercato un po' in giro e questo mi sembrava il più semplice...

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Defra

Defra ha scritto:

[Faccina_On] senza arrivare al PIC [Faccina_Off] cerca UJT o PUJT (quest' ultimo si puo' costruire con 1npn+1pnp) salute
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lowcost

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