ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...
ssono una della mode del momento proteggono e vero da possibili sovratensioni a parte che un sistema valido ne ha un paio posti uno nel quadro contatori di solito è un modello a grossa corrente di conseguenza meno preciso ed uno a corrente più bassa nel quadro in casa (protezione fine) li definiscono così i fulmini lasciamoli stare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! i picchi BO!!! male non fanno!?! per il costo costano carucci ma un monofase a 100 euro a mente non so (prova a chiedere in un negozio di materiale elettrico, meglio un grossista) comunque Bticino per il civile va bene ciao paperino
Servire se ben messi servono, a me durante un temporale si erano guastate alcune cose in casa, allora ho messo degli scaricatori sul quadro elettrico ma non 1 !!!, 1 in arrivo dal contatore, altri 4 sulle varie linee separate che mi alimentano prese, luci, caldaia, esterno, ho preso dei varistori per uso industriale
Dai fulmini diretti non c'e' protezione che tenga !!!, questa protezione va bene se arriva una sovratensione sulla linea elettrica, dovresti mettere una protezione anche sulla linea telefonica in arrivo a meno che tu non abbia ISDN
Per i costi del materiale BTicino non so, ho provato a guardare dei varistori da 40KA e costano sui 37 euro al pezzo
Per la linea telefonica ho gia' la protezione PT1 della BTicino che danno insiema al PABX che uso come telefono/citofono
Ma dove si trovano i varistori per uso industriale? Io non li ho mai visti anche e' vero che non faccio impianti industriali... io progetto sistemi hw+sw.
Il Sat, 24 Apr 2004 10:49:32 +0200, snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:
Diciamo che adesso se ne parla di più sia perchè nelle case ormai abbiamo MOLTE utenze "delicate", sia perchè la tecnologia di queste protezioni ovviamente matura sempre di più, sia perchè nell'ultima versione della norma CEI 64-8 (detta anche norma generale impianti) è stata finalmente tolta dallo stato di "studio" la protezione dalle sovratensioni: adesso si rimanda alla norma CEI 81-1 che tratta appunto della protezione dai fulmini :-)
Non è che vadano messi sempre e comunque, in quanto in molti casi il rischio derivante dalla loro stessa presenza (possibilità di scoppio e causa d'incendio) può essere maggiore di quello del fulmine. Si tratta ovviamente di valutare caso per caso.
Utilizzando i metodi descritti nella norma suddetta (e anche nelle norme "sorelle" 81-4, 81-8 ecc) occorre valutare quanto l'edificio in questione è a rischio di sovratensioni, sia in base alla sua collocazione nel territorio (in quale comune, se è in zona urbana, le strutture vicine ecc), sia in base alle caratteristiche delle linee elettriche "entranti" (normalmente enel e telecom), ovvero quanto si è vicini alla cabina di trasformazione, il percorso e la lunghezza delle linee aeree e interrate ecc.
Mettendo il tutto dentro al "frullatore" di un buon software si ottiene la risposta, se occorre installarli e se sì di quale tipo.
In linea di massima si possono classificare in 3 classi, di cui la prima sopporta anche le cosidette correnti di fulmine, la seconda no, la terza è di potenza molto limitata e protegge i singoli apparecchi.
Inoltre generalmente (ma questo dipende anche dalla struttura) occorre metterne a più livelli, anche perchè ogni tot metri di linea si ha una spira che captando il campo magnetico del fulmine induce sovratensioni anche dopo lo scaricatore "principale" (che normalmente si installa all'ingresso della linea nella struttura).
Segnalo che la stessa BTcino ha un software adatto gratuito, andate su
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e cercatevelo
MazE
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Pero' scaricatori da 15 KA per uso domestico mi sembrano eccessivi. Io ho una certa esperienza diretta in fatto di fulmini e sovratensioni, ho avuto parecchi danni, ma mai dovuti a sovratensioni della tensione di rete, sempre in modo comune. In questo caso bisogna considerare la resistenza di terra, che a 15 KA e' quasi un isolante.
Il Tue, 27 Apr 2004 22:06:44 GMT, "Valeria Dal Monte" ha scritto:
in effetti nella maggior parte dei casi utilizzando un 10KA si è a posto, almeno secondo la normativa. Gli SPD vanno installati poi sia tra fase e terra che tra neutro e terra. Negli impianti trifase è sempre più diffuso il sistema 3+1, con 3 scaricatori tra le fasi ed un punto comune, collegato alla terra con un ulteriore scaricatore (non necessariamente con le stesse caratteristiche)
Per info consiglio il sito
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oppure
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noti costruttori che hanno online una nutrita serie di documenti.
Il problema della "resistenza" di terra in realtà molto spesso è una questione di induttanza: bastano pochi metri di conduttore per avere una induttanza tale che alla forma d'onda della corrente di fulmine (o indotta da questo) si abbia una caduta di tensione elevata, talmente elevata da vanificare la presenza dell'SPD. Normalmente si richiede di non superare i 40 cm di lunghezza per il conduttore di collegamento a terra dell'SPD.
Inoltre la classificazione degli SPD fa preciso riferimento alla forma d'onda d'onda considerata: per strutture con rischio elevato di fulminazione diretta la forma d'onda è 8/20 uS (forma d'onda tipica della corrente vera e propria del fulmine, l'accoppiamento è solo resistivo tra il parafulmine ed i circuiti) mentre negli altri casi è 10/350 uS (forma d'onda tipica delle correnti indotte dal fulmine per accoppiamento induttivo nei circuiti interessati) in quanto si presume che il fulmine non colpirà diettamente la struttura, ma cadrà vicino o sulle linee entranti. Bisogna tenere conto della reale sistuazione in cui si trova la struttura da proteggere per scegliere il giusto SPD.
MazE
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