rivelatore prossimità molto semplice

Ciao! Vorrei costruirmi un semplice rivelatore di prossimit=E0 ad infrarossi molto semplice, ma sono alle prime armi con l'elettronica. Con un 555 genero un'onda quadra ad una determinata frequenza f0 e con questa d=F2 corrente ad una serie di led a infrarossi. Per la parte rivelatrice, poich=E8 sono sulla stessa basetta e quindi l'onda quadra della trasmittente ce l'ho gi=E0, sarebbe possibile, magari con qualche "trucchetto", evitare l'uso di un 567 ? Non =E8 per il costo dell'integrato, che in fin dei conti =E8 irrisorio, ma per imparare a fare qualcosa con l'elettronica. Grazie.

Reply to
Carlo Conti
Loading thread data ...

Il 26/09/2010 14:02, Carlo Conti ha scritto:

Non mi è chiara la necessità di avere un'onda quadra sulla parte ricevente, comunque ho realizzato un sensore di prossimità come hai descritto tu:

- led infrarosso pilotato con burst a 38 kHz (appunto con due 555 o generati in altro modo - io ho usato un ATtiny25)

- ricevitore tipo

formatting link

Il trasmettitore e il ricevitore sono sulla stessa basetta, affiancati ma ottimamente isolati da un punto di vista ottico (il ricevitore è

*molto* sensibile).

Quando una persona o un oggetto si avvicina entro 1 m circa la riflessione è tale da essere captata correttamente. Per evitare falsi positivi basta aggiungere anche solo un contatore in modo da segnalare la presenza dopo n burst ricevuti.

Marco

Reply to
Marco Trapanese

Marco Trapanese:

Credo si chiami filtro a convoluzione. Efficacissimo.

--
Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
Reply to
F. Bertolazzi

Appunto per evitare i falsi positivi. Con il 567 beccavo la frequenza giusta e non mi dovevo preoccupare che il sole o riflessi potessero far attivare il sensore erroneamente. Io mi rifacevo a questo:

formatting link

ma visto che trasmettitore e ricevitore sono sulla stessa basetta pensavo che non ci fosse bisogno di trovare la frequenza giusta visto che la posso portare dal trasmettitore.

Ok. Per curiosit=E0 cosa hai messo davanti al ricevitore? Ho letto di mettere un negativo gi=E0 sviluppato, ma adesso scarseggiano e non riesco a trovarne tanto facilmente. E quelli che avevo, mah... non so, ma sembra che i disturbi passino lo stesso. Non so cosa baglio.

Reply to
Carlo Conti

Carlo Conti:

Cerca "fotolito" sulle Pagine Gialle e chiedi se qualcuno fa ancora lastre fotomeccaniche. Purtroppo, con le nuove offset che impressionano direttamente la lastra di zinco, vengono usato solo da chi fa serigrafia.

--
Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
Reply to
F. Bertolazzi

Il 26/09/2010 18.13, F. Bertolazzi ha scritto:

Quello che tu intendi dire sono le pellicole. Sono generate da delle macchine chiamate fotounità o fotoplotter. Sono usate in serigrafia, tampografia, zincografia, fotolito, ditte di circuiti stampati e in alcune tipografie. Ho detto alcune perchè oggi soppiantate in questo ultimo settore dai ctp (coputer to print) utilizzati per produrre l'immagine realizzata con il computer non più in pellicola ma direttamente su una lastra in alluminio che poi viene installata nella macchina da stampa per fare la "tiratura". Io riparo questo tipo di macchine d'incisione laser ;-)

Reply to
Zio Fester

Il 26/09/2010 17:43, Carlo Conti ha scritto:

Vero se usi un normale fotodiodo. Ma impiegando un ricevitore come quello del link che ti ho postato hai già quest'elettronica integrata. L'uscita va alta solo se c'è la modulazione a 38 kHz.

Nel mio caso ho risolto banalmente con due tubicini neri chiusi sul retro. Per la mia applicazione andavano più che bene.

Marco

Reply to
Marco Trapanese

Il 26/09/2010 17:32, F. Bertolazzi ha scritto:

L'equivalente digitale dell'amplificatore lock-in credo. Comunque il GP1UX301QS (o suoi simili) hanno già qualcosa del genere a bordo. Non proprio un PLL ma comunque isolano con un BPF la frequenza della portante e la integrano. Inoltre, la portante non deve essere continua ma a burst.

Da quel punto di vista sembrano molto affidabili, li sto usando da diversi anni su delle schedine che decodificano l'RC5 di comuni telecomandi anche in condizioni poco agevoli e non hanno mai avuto problemi.

Marco

Reply to
Marco Trapanese

Peccato che costino una cifra ;-)

mandi

Reply to
cabernet berto

Il 26/09/2010 19:52, cabernet berto ha scritto:

45 centesimi per 100 pz. sono "una cifra"?

Marco

Reply to
Marco Trapanese

Zio Fester:

Appunto.

Accidenti a te e a quelli come te, ché non si trova più nessuno che faccia le fotomeccaniche. ;-)

--
Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
Reply to
F. Bertolazzi

Marco Trapanese:

Esattamente.

--
Ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua
Reply to
F. Bertolazzi

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.