relè finder da tenere sempre sotto tensione (220V)

ciao a tutti. devo realizzare un circuito che prevede un finder a 220V sempre eccitato. teoricamente non dovrebbero esserci problemi, ma esiste qualcosa di alternativo e reperibile sul mercato senza troppe difficoltà? il carico sul contatto è irrisorio, praticamente va collegato a un cellulare, quindi bassa tensione e assorbimento. ho sentito parlare di relè allo stato solido, ma non ho bene idea di cosa siano e se si trovino facilmente. qualcuno può aiutarmi? grazie!

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sandro
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ma non è che ti basta utilizzare un relay passo passo?

Ciao

Marcello

-Catania-

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Marcello

Marcello ha scritto:

uhmmm. mi sa che mi son spiegato male :-)

il relè sta sempre sotto tensione, quando viene a mancare torna a riposo e chiude il contatto. questo è quello che dovrebbe fare. se non sbaglio (ma non lo escludo) i passo passo sono altra storia.

eventualmente stavo pensando che potrei pure fornirgli un'alimentazione di 5V, se dovesse servire a semplificare la ricerca del componente.

grazie :-)

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sandro

sandro ha scritto:

Guarda questo post precedente(in particolare lo schema del disponibilissimissimo JUL, probabilmente togliendo il rele' ), eventualmente descrivi bene cosa devi fare al cellulare.

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mandi

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-internet +cabernet berto

Visto che alla fine c'e' sempre un rele', quali sono i vantaggi rispetto ad un Finder a 220 Vca? (che farebbe risparmiare anche l'alimentazione ausiliaria a 12 Vcc...)

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Ehm, ehm, chissa' perche ho scritto:

Ipotizzando che servira' a premere un pulsante forse basta il mos e quindi ho aggiunto :

mandi

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-internet +cabernet berto

-internet +cabernet berto ha scritto:

Tieni anche conto del fatto che, fino a che è presente la rete, il relay è a riposo. E' un circuito a consumo praticamente zero.

Ciao.

--

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JUL

.
,

Chissa' perche' non ho letto...!

Forse perche' sono vecchio e rintronato, ma preferisco i "contatto puliti"!

Saluti.

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Tomaso Ferrando

-internet +cabernet berto ha scritto:

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è molto semplice, quasi banale.. quando manca la tensione di rete il relè chiude il contatto di un tasto di chiamata rapida del cellulare. per questo non vorrei complicare troppo la cosa
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sandro

Allora basta il rele'...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

I rel=E8 piccoli per ca sono poco affidabili a causa della delicatezza della bobina. Inoltre tendono a scaldare pi=F9 di quelli in cc della stessa grandezza e ad essere rumorosi. Se puoi usare un rel=E8 a bassa tensione cc, alimentato da un comune alimentatore a spina, =E8 senz'altro preferibile. Ed =E8 anche pi=F9 sicuro,=

non essendoci il 220V in giro nella tua realizzazione.

Ciao.

lucky

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lucky

so

o

In generale non e' vero. Se si usano dei rele' seri (e Finder li fa) non c'e' alcun problema a lasciarli perennemente sotto tensione. Tanto per dirne una, su quadri elettici industriali, si usano proprio dei finder a 230 V per la segnalazione di presenza tensione.

o,

Vero, ma se si fanno le cose per bene i pericoli sono scongiurati!

Saluti.

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Tomaso Ferrando

La Finder per i rel=E8 pi=F9 piccoli non ha nemmeno la versione con bobina in ca. Per quelli un po' meno piccoli non arriva a 230Vca. Per quelli ancora un po' meno piccoli usa rel=E8 in cc fornendo degli zoccoli da quadro che contengono diodo e resistenza. Per quelli ancora un po' meno piccoli finalmente fornisce la versine

230Vca, ma IMHO li eviterei. Per quelli ancora un po' meno piccoli, quelli su zoccolo OCTAL per intenderci, pur avendone usati molti di pi=F9 in cc, ne ho dovuti sostituire molti di pi=F9 in ac.

Ciao.

lucky

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lucky

ok, ragazzi :-) ma mi chiedevo, da ignorante in materia: visto che potrei usare pure la

5v DC, posso usare un relè che non sia il classico a bobina elettromagnetica? ho visto diverse cose in giro, ma non saprei quale possa fare al caso mio in termini di affidabilità/consumi/prezzo, etc. etc. tenete presente che è un accrocchio molto semplice, e quindi con una criticità relativa (male che andasse parte una chiamata, mi basta che non mi vada a fuoco la bobina del relè o non faccia un casino del 32 quando è sotto tensione, cioè sempre) grazie mille!
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sandro

Io non ho problema di dimensioni e faccio usare quelli a 230 Vac montati su zoccolo da profilato.

Non li conosco. Ho visto che recentemente la AMRA piazza quattro diodi negli OK a 220 Vac.

Io vedo spesso dei Finder per la segnalazione di presenza tensione e non si e' ancora lamentato nessuno.

Si brucia la bobina o si fumano i contatti?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

sandro ha scritto:

Per questo ho indicato lo schema di Jul, elimineresti pure il rele e consumi annessi, incendio ecc. Non so pero' se con le tensioni presenti nel telefono il mos e' adatto a simulare il pulsante di chiamata, potra' risponderti JUL che l'avra' sicuramente gia' provato. Forse al posto del rele' basta un fotoaccoppiatore.

mandi

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-internet +cabernet berto

-internet +cabernet berto ha scritto:

In effetti, tempo fa ho fatto un circuito per un amico che doveva simulare la chiusura sequenziale di due tasti su un telefonino, e sono stato costretto ad usare due micro relays, infatti, con un MOSFET potrebbero esserci problemi con le tensioni che si trovano sui contatti. Probabilmente un fotoaccoppiatore funzionerebbe bene, ma occorre provare. Un problema di cui nessuno ha parlato, è che non credo si possa tenere il contatto chiuso per tutto il tempo del blackout. Però è un problema risolvibile. Spero.

Giuliano

--

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JUL

JUL ha scritto:

Non mi e' mai servito indagare, ma ho notato che un mini rele' che avevo, indicava anche la corrente minima del contatto(1.5mA mi pare). Per avere un solo impulso e' facile, basta un condensatore elettrolitico(con in parallelo una resistenza di elevato valore) in serie alla bobina.

mandi

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-internet +cabernet berto

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