Rail to Rail

Cosa vuol dire "rail to rail" negli Op-Amp ? Si usano come gli altri ?

ciao

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merco
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"merco" ha scritto nel messaggio news:dg9cpa$ce5$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

che le uscite hanno gli estremi molto prossimi ai valori dell'alimentazione...la dinamica va da un binario all'altro...

direi di si, sono sempre operazionali...o no? ;-)

Ste

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PeSte

Significa che riesce a coprire tutte le tensioni, alimentazioni comprese. Ovvero se lo alimenti con 5V e -5V i segnali di entrata possono andare da -5 a +5V, ed il segnale pure. E' particolarmente utile nei sistemi a bassa tensione di alimentazione (3.3V 1.8V 1.2V o meno). E' piu' facile trovare un Opamp rail-to-rail in uscita che in entrata, poiche' l'uscita MOS solitamente garantisce il rail to rail, mentre per l'entrata bisogna giocare su varie cose). Si usa come un normale opamp.

Ciao Scola

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nicola scolari

si normalmente gli operazionali non arrivano a fornire in uscita la tensione completa di alimentazione Se utilizzi un operazionale alimentato ad esempio a 5V non potrai mai ottenere in uscita una tensione di 5V ma avrai una tensione inferiore Utilizzare un operazionale "rail to rail" invece ti permette di raggiungere in uscita i 5V (o la tensione che stai usando come alimentazione) Insomma è una caratteristica per tante applicazioni desiderabile

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Marcello

nicola scolari ha scritto:

Potresti approfondire per cortesia?

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

quindi mi par di capire che sono migliori...

grazie

merco ha scritto:

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merco

"merco" ha scritto nel messaggio news:dgb3m0$k24$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

eh eh...dipende in che termini giudichi "migliore"....certo, per quel che riguarda problematiche di dinamica di I/O a basse alimentazioni sono sicuramente consigliati.

Ste

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PeSte

Posso dirti qualcosa per gli opamp cmos, non lavoro coi bipolari quindi non saprei dirti se le stesse tecniche si possano applicare. Normalmente l'uscita e' costituita da un nmos e un pmos facenti parte di uno specchio di corrente, quindi il rail to rail (rtr) e' garantito. In alcuni casi, specie se l'opamp deve garantire carichi bassi (stile 50 ohm in rf) si usano altri stadi di uscita, simili ad un push pull e in questo caso non si riesce ad avere un rtr. Per l'entrata rtr invece ci sono piu' soluzioni: di solito si prendono due coppie differenziali, una nmos e l'altra pmos, e le si combinano assieme in un qualche modo; consideri 4 uscite in corrente, 2 per la coppia pmos (ioutp+ e ioutp-) e altre due per quella nmos (anche qui ioutn+ e ioutn-) a questo punto combini il tutto in modo da avere (ioutp+)+(ioutn+)-(ioutp-)-(ioutn-). Il grosso problema sta nel fatto che la transcoduttanza totale (gm=iout/vin) non rimane costante allora bisogna trovare delle soluzioni; ce ne sono diverse, ma per farti qualche esempio:

- la corrente di polarizzazione delle coppie diff viene modificata a seconda del segnale d'entrata.

- s'impone una tensione tra il nodo comune delle coppie differenziali attravero un pmos e un nmos messi a zener in modo da separare la zona in cui conducono assieme.

Ciao Scola

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nicola scolari

nicola scolari ha scritto:

Grazie! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Ciao A soldoni, significa che lavorano anche con tensioni in igresso, vicine alla massa (o alim negativa se alimentati in duale) e raggiungono quasi la tensione di alim o di massa, in uscita.

In compenso mi e' successo, con un circuitino trovato da Giuliano, che erano piu' lenti dei 741m e il circuito funzionava male. Anche se non mi sembra si noti nei datasheet.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

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