Un saluto a tutto il gruppo. Questo mio post rischia di essere un po' lunghino ma è necessario al fine di spiegare nel modo più esaustivo possibile i fatti. Ho diverse richieste che ho quindi diviso per punti, elencati dopo una prefazione comune necessaria a descrivere lo scenario: spero di ricevere risposte per ognuno di questi :)
Ma veniamo al dunque:
SCENARIO ____________________ Come già scrissi tempo fa sto cercando di integrare un interfono motociclare già montato di serie sul mio scooter con un ricetrasmettitore portatile lpd/pmr446. Esistono già soluzioni pensate apposta per gli lpd/pmr446 (e sono in mio possesso), ma queste prevedono l'installazione di auricolare e microfono all'interno del casco e poichè io l'auricolare e il microfono già ce l'ho (quelli dell'interfono di serie) sto cercando di razionalizzare integrando i cablaggi, e tutto questo praticamente sperimentando con le mie sole (poche) conoscenze elettroniche, data la quasi totale assenza di specifiche e documentazione.
L'interfono di serie dello scooter (prodotto dalla sitecitalia e montato sul Piaggio X9 con il nome PICS) sostanzialmente si compone di:
- centralina (dove si connettono i cavi per il pilota e per il passeggero e altri)
- unita di controllo remoto
- auricolari e microfoni da installare nel casco per pilota e passeggero
La centralina è il cuore di tutto il sistema e ne parlerò dettagliatamente più avanti. L'unità di controllo remoto altro non è che un "telecomando" che agisce sulla centralina permettendo di selezionare le modalità di funzionamento, e non è di interesse per quanto vorrei realizzare, in quanto non va toccato. L'auricolare è un semplice altoparlantino da 8 ohm e il microfono un eletret (l'ho controllato collegandolo al pc portatile alimentandolo con la tensione sull'anello della presa mic "in corto" con il ritorno audio) molto direzionale (per uso motociclistico appunto, quindi deve cercare di carpire meno rumori possibili)
La centralina è uno scatolotto a cui arrivano i cablaggi del pilota e del passeggero, dispone di una terza connessione non documentata dello stesso tipo dei precedenti (terzo passeggero? ;) ) e una presa AUX per collegare una fonte audio esterna.
Il kit motociclare per il ricetrasmettitore lpd/pmr446 si compone di un tasto PTT (Push To Talk) da applicare al manubrio (si preme e si parla) e microfono e auricolare.
COLLEGAMENTO MICROFONO ___________________________________ Ho quindi pensato di collegare l'uscita audio del ricetrasmettitore all'ingresso AUX della centralina e di "prelevare" il segnale microfonico dal cavo del pilota per portarlo al ricetrasmettitore collegandolo direttamente al filo del mic del kit motociclare di cui dicevo qualche riga sopra (avendo ovviamente rimosso il microfono, stessa sorte toccata all'altoparlante per permettere l'interconnessione con la presa AUX). Trattandosi però di microfoni electret non si possono non considerare le deboli (ma pur presenti) tensioni di alimentazione in gioco sul cavo microfonico (gli auricolari/mic sia dell'interfono che dei vari kit per lpd/pmr446 hanno 3 cavi, il canale audio dell'altoparlante, quello del microfono con tensione di alimentazione e la massa in comune). Quindi guardando un po' di documentazione e ascoltando chi ne sa più di me ho inserito un piccolo condensatore da 10uF tra il cavo mic dell'interfono (che viene alimentato dalla centralina) e quello del kit motociclare del ricetrasmettitore (in seguito rtx). Cerco di schematizzare perchè mi rendo conto che a parole non è sempre semplicissimo:
|------| +--1---| |----------2-------- RTX | mic | |------|----M M--- RTX
mic è il microfono dell'interfono. 1 è la tratta che continua ad essere collegata alla centralina dell'interfono che io metto in comunicazione con
2, la tratta del microfono esterno dell'RTX. Sia 1 che 2 sono alimentate (microfoni eletret) quindi ho inserito un condensatore da 10uF tra le due, per tenere separate le correnti e permettere il passaggio delle informazioni audio (corrente alternata) da 1 a 2. M sta per massa. Prime domande:1) mi consigliavano di inserire un condensatore di 10uF 16V ma ne avevo solo uno da 10uF 25V. E' lo stesso oppure no?
2) il + del condensatore sta verso 1 e il - verso 2. E' corretto?Sostanzialmente c'è quindi una tensione che non serve a niente su 2 ma che non posso rimuovere dato che la immette l'rtx e l'rtx non lo voglio toccare per ovvie ragioni (nell'elettronica dell'rtx c'è poi di default un ulteriore condensatore da 10uF per recuperare il solo segnale audio microfonico)
3) Il mio approccio è corretto oppure mi sono dimenticato qualcosa? Perchè attualmente l'intera cosa sembra funzionare anche se accusa qualche problema di instabilità (quando trasmetto a volte il mio interlocutore mi riceve con intermittenza) che potrebbe dipendere o dal condensatore da 25V in vece di quello da 16V, o dal filo microfonico eccessivamente lungo, o da una schermatura non efficiente oppure ancora dalla manca di qualche altro accorgimento elettrico che ignoro.Spero che qualcuno sappia sciogliere qualche mio dubbio...PROBLEMI DI SCHERMATURA ______________________________ Ho notato un altro comportamento spiacevole. All'atto della trasmissione con l'rtx si avverte un rumore di "alternata indotta" (non saprei come meglio esplicitarla) sull'impianto dell'interfono. Tale "alternata" si avverte solo con la modalità di emissione HIGH (2W) e non LOW (500mW) ed è più o meno marcata rispettivamente avvicinando o allontanando l'rtx dall'alloggiamento della centralina dell'interfono. Come già ho detto la centralina è uno scatolotto di plastica contenente diversi componenti: non è schermato in alcun modo. Ho quindi pensato di procedere una schermatura al fine di limitare, se non eliminare completamente, il fastidioso disturbo. Escludendo l'ipotesi di incappucciarla in una camicia di ferro per ovvi motivi di ingombro avevo pensato di avvolgerla per benino in diversi fogli di alluminio da cucina per poi collegare questo involucro a massa. Puo' funzionare secondo voi? servirebbe a qualcosa o proprio a niente? Avete consigli migliori?
Spero vivamente che rispondiate ai miei consigli e che non abbia scritto questo poema per nulla. Ho cercato un po' su google prima di postare ma a quanto pare sembra che sia l'unico che si stia sbattendo con queste problematiche, che dovrebbero essere di per se semplici da risolvere (per uno che se ne intende, ovviamente)....
Vi anticipo comunque un grazie per l'attenzione! :)
Daniele.