pilotaggio motori DC

Un po' di tempo fa si discuteva su questo NG di come controllare la velocità di un motore a corrente continua: è stato scritto più volte che per un dato motore la velocità dipende linearmente dalla tensione, e la coppia dalla corrente.

La mia domanda è la seguente: in una situazione reale, qual'è il campo di applicabilità di queste regole così semplici? Non ho esperienza ingegneristica, ma mi sembra strano che delle relazioni così semplici possano valere per tutto il campo di utilizzo di un motore. Il primo esempio che mi viene in mente è che la tensione minima da applicare all'avviamento spesso è superiore a quella sotto cui si arresta un motore lanciato (che comunque non è zero, almeno nei casi che ho visto). Sto commettendo qualche errore? Qualcuno di voi si ricorda qualche valore numerico, o ha una vaga idea di qualche curva, per i casi più comuni?

Grazie a tutti

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policoro
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"policoro" ha scritto nel messaggio news:15yGd.87280$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

velocità

dato

Chiaramente non è tutto rose e fiori. Ci sono range entro i quali certe approssimazioni si possono usare. Non ho la ricetta che funziona in generale...si fa di caso in caso...dipende dal tipo di motore (le curve sono ricavate dal produttore sperimentalmente su un campione di motori prodotti e tabellate) e dall'applicazione.

Un esempio: se devi fare un controllo di velocità, puoi seguire due strade: _misura dei parametri elettrici del motore e deduzione di quelli meccanici dalle curve _utilizzo di un encoder montato sull'albero

Nel primo caso hai un sistema più rozzo ma più economico; il secondo è molto raffinato, ma serve un encoder (costi di componenti, elettronica e ingombri).

Ola Ste

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PeSte

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