Pile alcaline interrotte.

Alludo ad elementi singoli da 1,5 Volt. Le alcaline hanno la polarità invertita rispetto alle zinco-carbone, alle Ni-Cd, alle Ni-Mh. Vale a dire che hanno il positivo sul contenitore. Per renderle intercambiabili con le altre tecnologie, il contenitore viene imbutito sul fondo per realizzare il "+" e viene applicata una calottina sul piolino dell' elettrodo interno per avere il "-". Mi é successo diverse volte di ritrovarmi delle pile che davano zero volt (cosa che non avviene mai, per quanto possa essere scarica una pila di differente tecnologia). Ho tolto la calottina sul "-" ed ho riscontrato un' ossidazione del contatto fra il piolino e la calottina stessa, dovuta di solito a qualche perdita di liquido. Puliti i contatti, la pila ha ripreso a funzionare perfettamente. Quindi, se vi ritrovate delle alcaline apparentemente esaurite, prima di buttarle provate l' operazione che ho descritto. Un diverso inconveniente mi si é presentato con una 9 volt rettangolare, marca "Energizer". Appena acquistata ed inserita in un apparecchio, dopo pochi secondi di normale funzionamento cessava di dar segni di vita. Responso del tester: zero volt, una cosa veramente strana per una batteria appena comperata. Armatomi di forbici, la sezionavo e constatavo che i collegamenti fra i 6 elementi interni che la costituivano erano realizzati con due sottili piastrine tipo circuito stampato. Il contatto era assicurato (faccio per dire...) da due fogli di gomma che avrebbero dovuto "spingere" le piastrine contro gli elementi. Le batterie di buona qualità hanno gli elementi connessi tramite conduttori saldati. Quindi, attenti alle "Energizer" da 9 volt!

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BALILLA
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