Il vantaggio più immediato che mi viene in mente è il maggior guadagno del costruttore. Per il resto penso che nemmeno con gli strumenti di misura più avanzati e sensibili tu possa riuscire a notare una qualche differenza.
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Perche' per compilare un programma occorre staccare le mani dalla tastiera e
cliccare su un menu quando e' tanto semplice battere: CL pippo.c -k
-iC:\gnu\c\all -q -w -e -r +t -y +cvb +f -g +g +p =l /f /a /s ?!
puoi prendere quello da 1 euro dai vasconi dei centri commerciali, e se ti va bene cosi', sei a posto.
quelli economici hanno dei filettini sottilissimi, una schermatura unica per tutti i cavi e spine scart schifide. Quelli piu' costosi (non credo che il prezzo sia discriminante: rifilano anche una discreta paccottaglia plasticosa letteralmente color oro facendola pagare ben di piu') hanno:
- conduttori audio schermati singolarmente.
- conduttori video coassiali a 75 ohm.
- spine scart schermate e contatti placcati oro per evitare l'ossidazione. Detto questo: se hai un videoregistratore o un lettore dvd da 30 euro e lo colleghi ad un tv bluesky da 4 soldi, inutile che spendi soldi in un cavo sperando di notare la benche' minima differenza. Se ti sei appena preso un lettore dvd/BR di qualita' e il tv al plasma da 50 pollici, mi pare sia particolarmente stupido andare a risparmiare una trentina di euro per il cavo
Nel suo scritto precedente, adriano ha sostenuto :
OK!
Essendo ignorante in materia, potresti spiegarmi che funzione ha la schermatura e come viene realizzata?
Ho un vecchio tv CRT ed, attualmente, in *analogico*, NON vedo molto bene i canali RAI; installando il decoder con un buon cavo scart, potrei avere miglioramenti?
generalmente e' una calza fatta di fili di rame. Poi puo' essere piu' o meno fitta, il rame puo' essere piu' o meno buono, stagnato oppure no, puo' esserci anche un foglio di stagnola che avvolge tutto il cavo ecc. Se e' una schermatura unica, per tutti i cavi, non schermi fra cavo e cavo, e se i conduttori per il segnale video non sono a 75 ohm ci sarebbero ulteriori perdite, anche se magari non avvertibili nel caso di un cavo da un metro.
se il problema e' nell'antenna, prima sistema quella.
Altro consiglio: se prendi un cavo scart da una ventina di euro o giu' di li' (GeBL per esempio), non e' che spendi una follia e hai un cavo elettricamente e meccanicamente valido.
semplice: con un segnale analogico, la qualita' rimane costante fino a che non scende sotto una certa soglia. Da li', piu' il segnale cala, piu' peggiora progressivamente la ricezione, fino al punto in cui non vedi piu' una mazza. L'orientamento imperfetto dell'antenna ed eventuali riflessioni accentuano il problema, genera immagini sdoppiate ecc.
In digitale il segnale e' caratterizzato da un'ampiezza (come l'analogico) e da un parametro "qualita'" che, detto in soldoni, ti dice quanto intervengono gli algoritmi di correzione d'errore. Di fatto un segnale digitale, finche' gli algoritmi di correzione d'errore riescono a tappare i buchi di una ricezione imperfetta, ti fa vedere il segnale sostanzialmente ideale. Cio' pero' non significa che l'impianto d'antenna possa essere messo su alla carlona, perche' appena il segnale scendera' sotto la soglia minima di qualita' non vedrai nulla. Non male: proprio nulla. E con il digitale puo' capirare che un segnale mal ricevuto, ma solitamente vedibile, finisca sotto la soglia di ricevibilita' con un temporale, con una nevicata ecc. Per quella che e' la mia esperienza, un impianto d'antenna deve ricevere correttamente anche le trasmissioni analogiche (dove ci sono ovviamente), e in questo caso, se le postazioni dei trasmettitori sono le stesse e se non hanno cambiato polarizzazione, lo stesso impianto ricevera' egregiamente anche il digitale.
SI'.. i miei amici vedevono i canali RAI, in analogico, con immagini sdoppiate ed effetto "neve": con il decoder tutto OK!!
.... ho letto che, quando i segnali tv *sono a limite*, per avere cmq una buona ricezione, molto dipende dalla *sensibita'* del sintonizzatore del decoder...ma questo parametro NON mi sembra sia indicato nei dettagli tecnici del decoder.
Giusto?
OK,... ma perche'(scusa per l'ignoranza) temporali e nevicate degradano il segnale?
ovviamente. in analogico hai 2 modulazioni: in ampiezza per il video e in frequenza per l'audio. L'effetto e' simile a quello che sperimenti con l'autoradio quando ti avvicini al limite di copertura di una stazione. In digitale il segnale viene ricostruito grazie al fatto che sono previsti degli algoritmi appositi, quindi finche' riesci a ricostruire il segnale, la visione e' perfetta.
direi di no. Non necessariamente comunque. L'ampiezza del segnale e' una cosa. La sua qualita' e' un'altra. Il segnale deve arrivare al ricevitore con forza sufficiente per essere trasferito dall'antenna al ricevitore. Va da se' che un ricevitore piu' sensibile e' in grado di lavorare con segnali piu' deboli, ma maggiore sensibilita' implica il fatto che, per esempio, la cifra di rumore debba essere piu' bassa (altrimenti amplifichi parimenti anche il rumore) e che la selettivita' sia adeguata alla maggior sensibilita' per evitare l'aumento di intermodulazioni da parte dei canali adiacenti. In piu' troppa sensibilita' potrebbe essere anche dannosa se i segnali da ricevere sono gia' forti (cosa tipica, nel case delle trasmissioni tv che si basano si parecchie postazioni in luoghi strategici proprio per coprire al meglio il territorio). Quindi un tuner piu' sensibile deve essere migliore sotto vari aspetti, ma a parte questo, se per esempio l'antenna non fosse orientata al meglio, potresti avere comunque un segnale di ampiezza piu' che sufficiente alla ricezione, ma avere un segnale che richieda un maggiore intervento dei circuiti di correzione. In questa situazione, potrebbe bastare un ulteriore calo del livello del segnae disponibile per cadere nella situazioni un cui il segnale non e' piu' utilizzabile.
Perche' assorbono parte del segnale. In analogico avresti un calo del segnale; magari vedreti male ma qualcosa vedresti. In digitale hai un comportamento, appunto, "digitale", 0-1; finche' va bene, vedi. Un gradino piu' giu' non vedi piu'. Ecco il motivo per cui Il segnale deve essere si' forte, ma soprattutto il piu' possibile preciso: proprio per allontanare il piu' possibile questo gradino sotto il quale non vedi piu' nulla.
OK!...interessante....quindi, "potenza" del segnale NON sempre e' anche sinonimo di "qualia'"? ...ma la "qualita'" di un segnale, da quali fattori dipende e come si misura?
in genere i ricevitori non proprio scarsi (sia dtt che sat) indicano sia l'intensita' che la qualita'. Non che siano strumenti di misura, ma sono sufficienti per una installazione normale. Oltre servono appositi misuratori di campo.
si. In misura ancora maggiore il segnale satellitare che e' a frequenza piu' alta
Scusa, ma NON sono esperto in materia...io mi riferivo principalmente alla stazione emittente(punto di partenza del segnale): quali accorgimenti adotta per garantire oltre la potenza del segnale anche la qualita'?
la stazione emittente trasmette e basta. E' chi riceve che deve garantire di trasportare il segnale disponibile nel migliore dei modi al ricevitore Cio' implica: calcolare adeguatamente l'impianto d'antenna, utilizzando antenne con un guadagno adeguatamente dimensionato al segnale disponibile; l'antenna deve essere puntata correttamente; si deve trasferire questo segnale con cavi e prese di qualita', calcolando le varie perdite per garantire un segnale il piu' possibile equalizzato all'ingresso del tv; l'amplificatore deve avere il livello di rumore il piu' basso possibile. e cosi' via.
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