informazione tecniche su cassa attiva

Salve, potete dare un occhio alle specifiche di questa cassa attiva.

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Si puo' da queste specifiche valutare la qualità di questa cassa attiva?

vedo classe A/B HF 175 watts classe D LF 300 655 watts

che vuol dire che le frequenze alte (HF) sono riprodotte in qualità A/B mentre le basse (LF) in classe D quindi in peggior qualità?!?!

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alessio211734
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Il Fri, 6 Dec 2013 02:23:56 -0800 (PST), alessio211734 ha scritto:

Non necessariamente. La qualità dipende da tanti fattori, non ultimo la destinazione di utilizzo. Tempo fa avevo bisogno di procurarmi un paio di casse semplicemente per collegarci un lettore cd portatile (ormai quasi spariti dal mercato) in modo che nella stanza dove stira mia moglie potesse ascoltarsi la musica. Alla fine ho adocchiato su ebay un paio di piccoli near field Tannoy amplificati per un prezzo molto buono (meno di 300 Euro)e l'ho comperati. Sapevo di aver sbagliato perchè i near field sono monitor da mixer e sarebbero finiti sopra un armadio, ma il fatto che fossero amplificati e il credito che do' a questa marca mi ha fatto decidere. Quando li ho collegati sono rimasto a bocca aperta per la qualità del suono che ritengo, dato il prezzo, eccezionale. Sono biamplificati evidentemente in digitale dato che non c'è traccia di dissipatori né producono alcun calore nonostante i 60 W dichiarati, 20 per gli acuti e 40 per i bassi (la Tannoy è nota per essere parca, non dà schemi nè dichiara specifiche che non ritiene significative, come ad esempio la tipologia degli ampli, per contro dichiara la distorsione) Se l'amplificazione digitate è questa allora non c'è da averne timore ... _ _ o o; @-

E. Delacroix

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E. Delacroix

Il 06/12/2013 11.23, alessio211734 ha scritto:

Le caratteristiche di targa di un apparecchio sono un fatto oggettivo. La "qualita'" e' un fatto soggetivo.

No, non si puo' valutare un apparecchio dai soli dati di targa.

A spanne, si. Si fa per rendere piu' efficienti i finali e far consumare meno l'apparecchio. Ma non credere che se in questa classe di prodotto si usasse una A/B anche per il driver basso, le cose cambierebbero... evidentemente l'ampli e' al livello del resto dei componenti (altoparlante, cassa, ecc) e non sarebbe giustificato l'uso di una elettronica migliore.

PS Line6 e' un onesto costruttore (ottimi, i sistemi wireless per chitarre), ma mi perplime il consumo dichiarato di 250W a fronte di una potenza dichiarata sui driver di 800...

PPS Ovviamente tutto e' rapportato a cio' che si paga. Ad esempio, a listino RCF un monitor da 10" come la TT-1A la paghi 4 volte tanto, ma di questa posso dirti che suona veramente bene. Ti consiglio di andarti a sentire la NX M10-A, dallo stesso listino. Niente a che vedere con la TT-1 ovviamente, ma e' un prodotto discreto.

sandro

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sandro

Non dichiarano nulla, perchè sennò è un attimo, e gli audiofili che sentono tutto, cominciano a sentire sibili ultrasonici, aliasing, sgranature del bit più significativo ed altre amenità :-))

Che modello sono ?

Art

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Art

"sandro" ha scritto nel messaggio news:l7t714$tbg$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Perchè? La normativa di test e certificazione per gli amplificatori professionali prescrive che il consumo dalla rete di alimentazione sia indicato con il sistema che eroga 1/8 della potenza massima con segnale sinusoidale continuo o rumore bianco o rosa. Il dato deve obbligatoriamente essere indicato sulla targhetta delle caratteristiche e il consumo effettivo del singolo esemplare non si deve discostare troppo da quello in targhetta (rilevato su un campione), se ben ricordo deve essere compreso fra 0,8 e 1.5 volte quanto scritto. Solitamente quando viene fatta la misura il dato effettivo rilevato viene moltiplicato per un fattore 1,2 in modo da essere certi che anche se in produzione qualche esemplare "viene peggio" rientri comunque nel dichiarato, e il numero risultante viene ulteriormente aggiustato per far venire fuori un valore "tondo" (è brutto scrivere 237W, meglio arrotondare a 250). Facciamo una prova puramente di calcolo sulla cassa amplificata in questione.

- Sezione alti, potenza dichiarata 175W, 1/8 della potenza uguale 22W, rendimento presumibile dell'amplificatore in classe AB 40%, potenza assorbita da rete a 1/8 uguale a 55W

- Sezione bassi, potenza 655W, 1/8 della potenza uguale 82W, rendimento presumibile dell'amplificatore in classe D 65%, potenza assorbita da rete a

1/8 uguale a 127W

- Oltre a questo c'è la parte DSP - processamento segnale ecc. ecc. che solitamente assorbe abbastanza e per di più sempre, indipendentemente dalla potenza in uscita. Sarà sicuramente alimentata derivando qualcosa dall'alimentatore principale, diciamo pessimisticamente che contribuisca ad innalzare l'assorbimento da rete di altri 6 o 7W. Diciamo 10 per stare sicuri, vai.

Totale assorbimenti: 55+127+10 uguale 192W, moltiplicati per 1,2 uguale a

230,4W, numero tondo maggiore più vicino 250W.

In effetti il dato di potenza indicato nella targhetta di ratings serve solamente per dare un'idea di quello che l'apparecchio assorbirà da rete durante le reali condizioni operative, e questo per dimensionare i cavi di alimentazione, i possibili fusibili o magnetotermici di protezione e così via. Nel caso dell'amplificazione professionale la norma prevede che un segnale musicale tipo abbia una dinamica tale da generare una potenza media uguale a 1/8 rispetto alla potenza di picco, e in effetti salvo qualche caso se facciamo un po' di analisi dei fattori di cresta dei segnali musicali è una approssimazione abbastanza azzeccata. Del resto questi oggetti servono per suonare musica, non sinusoidi fisse.

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bip

Scusa, ma non capisco questo passo. Come fai a mandare un segnale digitale ad un altoparlante ? Magari il finale sarà in classe D / G o T e quindi l'efficienza sarà compresa tra l' 88 e il

98% e questo potrebbe spiegare l'assenza di dissipatori.

ciao, Piero

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Piero

Il Fri, 06 Dec 2013 21:40:06 +0100, Art ha scritto:

Reveal 501A; finalmente Tannoy si è decisa a mettere anteriormente la porta reflex; le precedenti Reveal passive in determinate situazioni (vicine alla parete ed al pavimento) erano quasi inutilizabili: bassi colossali, al punto che quelle prese per mia sorella le avevo tappate con due ascigamanini (poi l'hanno tolti ed infatti durante l'ultimo film che ho visto da loro dopo una mezzoretta il vicino di casa ha mandato un sms ... temendo per la stabilità delle pareti divisorie. Anche le Mercury avevano la porta reflex dietro ed ora vedo che l'hanno messa anteriormente ma con queste non ci sono i problemi delle vecchie Reaveal, infatti le uso con soddisfazione per il pc. Quelle nuove tipo la 501A e suppongo anche la

601A, hanno i bassi incredibilmente estesi in basso a dispetto del limite dei 64 Hz dichiarati e comunque sempre limpidi e mai impastati. Ah, niente sibili ultrasonici nonostante la rispota in alto fino a 30KHz, ammesso che si possano sentire ... _ _ 0 0; @-

E. Delacroix

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E. Delacroix

Il Sat, 7 Dec 2013 08:58:49 +0100, Piero ha scritto:

Intendevo dire che gli amplificatori sono a commutazione, classe D o chi sa quale altra classe a funzionamento saturo dei finali ... lo so che molti storcono il naso sentendoli definire amplificatori digitali, ma mi pare che per quanto sbagliato nel gergo comune la tendenza è metterli nella categoria amplificazione digitale.

E. Delacroix

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E. Delacroix

Ormai ci sono integrati driver pwm per mosfet riconosciuti dagli autocostruttori come di ottima qualità, ad esempio gli IRS2092, che vengono usati anche per i tweeter o a banda intera. Per la qualità audio e per la "compattezza" nella critica zona dell'incrocio mi hanno sorpreso le Electro Voice ZXA1, potenti biamplificate in pwm. A parte un po'di fruscio, suonano molto meglio dei modelli EV più grandi

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LAB

Il 07/12/2013 08.31, bip ha scritto:

E' vero, ma il costruttore non puo' sapere a che regime si va ad usare questo o quel componente, e mi perplime, ripeto, che con quel dato di targa poi tendo a dimensionare l'impianto elettrico in funzione del fatto che *sicuramente* usero' un ottavo della potenza massima musicale possibile...

E se invece una serata voglio sfruttare i pezzi a fondo e arrivare ad un quarto, o a meta'?... mi si aprono gli automatici?...

Oppure, devo intendere che la normativa tenda a far alzare i numeri delle potenze dichiarate "nel musicale", ma che poi nel reale non esistono, per motivi piu' pubblicitari che elettrici.

Se prendiamo roba seria che non ha bisogno di propaganda:

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Nonostante sia una 600+250, infatti, se la giri leggi sulla sua targa

700W, ossia quasi la somma dei singoli stadi, non certo un ottavo. Il che ti fa capire che la devi collegare ad un automatico da almeno 8-10A, come d'altra parte la presa Palazzoli che trovi sulla culatta, caldamente suggerisce... ;) Tra l'altro il costruttore (che e' uno dei migliori del pianeta), ti dice pure bene che devi aspettarti fino a 4A per il continuativo, fino a 8A per non piu' di un secondo, ma che puoi anche arrivare fino a picchi di 11A laddove, superandoli, interviene la protezione interna.

Tradotto: se i numeri non sono noccioline, volendo 700W veri suonanti, l'energia dalla rete devi andare a prendertela.

sandro

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sandro

"sandro" ha scritto nel messaggio news:l82kho$u1j$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Fai un po' come vuoi, io ti ho semplicemente riportato la regola internazionale per l'indicazione dell'assorbimento sulla targhetta di rating sugli apparati per audio professionale. Può essere criticabile, possiamo trovare ennemila casi per la quale potrebbe essere opportuno modificarla perchè potrebbe non rispondere a verità, ma quella è e quella resta fino a che non viene cambiata, e tutti i costruttori se vogliono vendere nei mercati CE, UL/CSA e CCC ci si devono adeguare. Fra l'altro non è che si può indicare una potenza massima a capocchia, anche quella è definita come misura, ed è data dalla tensione massima non clippata erogabile su un determinato carico. Non viene invece indicato il tempo per il quale questa tensione deve essere tenuta, per cui potrebbe anche essere un solo ciclo. Il "non clippato" viene visto a occhio sull'oscilloscopio, con evidenti difficoltà ad individuare il giusto livello su apparecchi dotati di clip limiter di tipo soft

La musica una gamma dinamica ce l'ha. Sono apparecchi nati per riprodurre musica. Un livello medio di un ottavo della potenza massima erogabile è più o meno ciò che si ha con musica da discoteca parecchio compressa.

Potrebbe anche voler dire che alimentatore e stadi finali sono altamente inefficienti. Del resto gli amplificatori sono in classe AB.

Certo. C'è il switch automatico per il cambiotensione 115/230V, con range di funzionamento fra 85 e 265V, come la maggior parte delle apparecchiature pro di generazione relativamente recente. 11A a 85V sono 935W, o meglio VA visto che non c'è PFC sull'alimentatore per cui la corrente assorbita proprio bella non è....

Indubbiamente.

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bip

Il 09/12/2013 07.43, bip ha scritto:

Non era certo mia intenzione sbattere contro una normativa che ritengo "sbagliata". Solo, evidenziare che non si tratta di un dogma divino da accettare incondizionatamente ma di roba scritta da un consorzio. E sappiamo che i consorzi quasi mai si sono preoccupati di qualita' ma di quantita'.

Visto che si scriveva di qualita'...

Scusami, ma trovo una contraddizione. Piu' un programma musicale e' compresso, piu' la loudness aumenta, piu' i valori medi si avvicinano ai picchi...

Mi posso aspettare un sovradimensionamento nel progettare un impianto per un concerto jazzz. Ma se sto alla guida della serata di capodanno mi aspetto invece di annaffiare con livelli quasi continui per ore ed ore la platea. Dovrei stare mediamente su un ottavo del possibile? Cio' significa che se voglio quell'SPL sono costretto a comprare piu' pezzi di quelli necessari se potessi usarli invece al 90% che non al 12.5% come suggerito dalla normativa, senno' si aprono gli automatici?

E allora... non rischio che la roba economica (che si attiene alacremente alle normative per questioni di comodo), mi si trasformi

*inspiegabilmente* in roba non piu' tanto economica se devo mettercene 3-4 volte la quantita' rispetto a chi mi dichiara invece una targa piu' attendibile (fregandosene della normativa ma rispettando una policy qualitativa)?

;)

Fermo restando che non ho nulla contro amplificazioni piu' efficienti (a patto che le dichiarazioni dei costruttori non violino comunque le leggi fisiche sulla conservazione dell'energia), vedendola dal punto di vista della resa, potrebbe invece voler dire che quella roba suona bene...

Negativo. Gli 11A di picco sono riferiti ad una tensione di alimentazione di 230V e non c'e' cambiatensione, ma modelli diversi per 110VAC e 230VAC. L'apparecchio (nel caso delle versione 230VAC) semplicemente si spegne se scendi sotto i 170V o superi i 260V, ma non funziona per niente bene, quando ti muovi dai 230V.

sandro

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sandro

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