help: raddrizzatore monofase a doppia (semi)onda

Un saluto al gruppo (e' la prima volta che posto qui). Forse le mie domande, per voi, saranno banali, ma siate buoni, sono un povero studente di fisica :-) Allora, sto studiando il raddrizzatore monofase a doppia onda. Ora, per quello con 4 diodi (ponte di Graetz), non ci sono problemi, tutto chiaro. Invece, per quello con 2 diodi e 2 induttori, proprio non riesco a capire, a cominciare dal fatto che l'esatto schema del circuito non mi e' chiaro (ho appunti su fotocopie pessime). Vorrei chiedere:

1) Il terminale chiamato "zero centrale" e' collegato solo a terra o e' collegato anche all'induttore che non fa parte della maglia con il generatore di tensione sinusoidale? C'e' qualche link con il disegno del circuito? E buoni libri? 2) Perche' servono anche i due induttori? 3) Infine, proprio non riesco a capire perche' le tensioni di picco dei due diodi, nei semiperiodi in cui, rispettivamente, sono in polarizzazione inversa, in valore assoluto sono doppie rispetto alla tensione di picco del generatore e a quella del resistore da cui si preleva la tensione di uscita. Mi aiutate? Grazie. Saluti.
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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
corepazzo@gmail.com
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Gigino Core Pazzo
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di dove ?

2 induttori o un trasformatore ? ->

--- ---- ) ( ) ( ) (---- ) ( ) (

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le bobine sono accoppiate tra loro e questo e' FONDAMENTALE

solo dal lato di 'bassa tensione' ma non e' influente.

The Art Of Electronics, Horowitz & Hill, nelle biblioteche universitarie ben fornite

non sono 2 induttori ma un trasformatore con presa centrale alle due esttremita' vi sono due tensioni alternate in opposizione di fase .... , provvedi a disegnartele ed il funzionamento del circuito diventera' MOLTO chiaro.

perche 'sul resistore e quindi su un terminale del diod vi e' la tensione raddrizzata positiva ( circa pari alla tensione di picco della tensione alternata del trasformatore ) sull'altro terminale del diodo vi e' la semionda negativa e quindi di segno inverso

disegnare le forme d'onda sui vari punti del circuito e' una buona procedura per determinare q quindi capire queste cose !

come vedi ......

prego

cicoria. ( Antonio de Curtis )

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mmm

"mmm" ha scritto nel messaggio news:dbe88c$hmk$ snipped-for-privacy@news.unina.it...

Napoli, proprio come te, a giudicare dal Message-ID :-)

certo, un traformatore.

OK. Certo, ci devo riflettere un po'.

Appena vado in biblioteca, la prima cosa sara' cercare il testo che mi hai consigliato.

come detto prima...

Lo faro'.

Ancora molte grazie, ciao.

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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
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Gigino Core Pazzo

heheheheh

o subito appena entrato a destra ( tra gli S.... ) oppure in fondo a sinistra :-)

chiaramente biblioteca del dipartimento di fisica meglio nota come 'Biblioteca Stroffolini' , non il 'pozzo librario'.

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mmm

"mmm" ha scritto nel messaggio news:dbeb4n$imu$ snipped-for-privacy@news.unina.it...

Eh certo :-) Ciao :-)

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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
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Gigino Core Pazzo

"mmm" ha scritto nel messaggio news:dbeb4n$imu$ snipped-for-privacy@news.unina.it...

OK, davvero non so come ringraziarti. Finalmente sono riuscito a capire l'estto funzionamento del circuito (credo): il trasformatore serve (e come!) affinche' la tensione ai capi dell'induttore secondario (= quello nella maglia con i diodi) sia doppia rispetto alla tensione del generatore; il terminale C, collegato al resistore R da cui si preleva la tensione in uscita, e' collegato anche al centro dell'induttore secondario in modo che la differenza di potenziale tra C e ciascuna estremita' dell'induttore secondario sia uguale (in valore assoluto) alla tensione del generatore. Capito cio', il funzionamento di tutto il circuito viene da sè. Ciao.

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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
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Gigino Core Pazzo

No ! il trasformatore con presa centrale serve a fornire due tensioni sinusoidali in controfase ( opposizione di fase , sfasate di 180 gradi ) rispetto alla presa centrale in modo che quando una uscita sia al massimo positivo l'altra uscita sia al minimo negativo.

altrimenti ti basterebbe un trasformatore con un diverso rapporto di spire SENZA presa centrale

questo circuito e' una estensione di quello piu' semplice : 'raddrizzatore a singola semionda' e serve a non lasciare 'a secco' il condensatore per una semionda intera

sui vantaggi e svantaggi delle varie topologie di raddrizzatori se ne potrebbe parlare per mesi e forse e' meglio evitare se non strettamente necessario.

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mmm

mmm ha scritto:

OK, ci riflettero' ancora. Quindi, indicando con A e B gli estremi dell'induttore e con C il terminale centrale collegato a R, sono le due differenze di potenziale (V_A - V_C) e (V_C - V_B) ad essere in controfase? Oppure sono (V_A - V_C) e (V_B - V_C) ad esserlo?

Nel conto fatto da me, risultavano (V_A - V_C) e (V_B - V_C) in controfase, in modo che (V_A - V_B) = 2(V_A - V_C) = 2(V_C - V_B).

Ciao, grazie. Dopo questo post, non ti disturbo piu'.

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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
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corepazzo

la seconda e' quella giusta

il conto e' giusto, ma di scarsa importa nel senso che il fatto che VA-VB = 2*(VA-VC ) e' un fatto marginale.

l'importante e' che si alternino i due diodi nella conduzione in modo che il condensatore venga caricato ad ogni semionda e non solo nelle semionde positive come accadrebbe se si usasse solo un diodo , questo fa si , per inciso , che a parita' di altre condizioni si puo' usare un condensatore piu' piccolo ( leggi il TAoE e ti spiega il motivo in maniera precisa )

non ti preoccupare , nessun dispurbo tanto ti tengo sotto tiro :-)

magari poi ti faccio io qualche domanda di meccanica quantistica :-)))))

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mmm

"mmm" ha scritto nel messaggio news:dbg7ff$85a$ snipped-for-privacy@news.unina.it...

Uno strano presentimento mi dice che cio' avverra' davvero (ma non in un newsgroup :-))). Grazie.

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Gino, al secolo "Gigino Core Pazzo"
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Gigino Core Pazzo

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