gnd plane vs connessione a stella

ciao!

se uso un piano di massa (al posto di una configurazione a stella) per unire i terminali di massa della circuiteria di contorno ad un dc/dc step-up, cosa mi cambia in pratica?

-ice-

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ice
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Un bel giorno ice digitò:

La stellatura serve per mantenere la massa equipotenziale in tutti i punti critici dello switching, e la maggior parte delle volte questo compito è svolto bene da un buon piano di massa, anche se comunque il piazzamento dei componenti resta determinante. Leggi questo articolo interessante al riguardo:

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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

Col piano di massa hai più possibilità che un segnale di ritorno descriva un'area (e quindi attraversi un'induttanza) la più piccola possibile, questo naturalmente se hai sufficienti punti di "ancoraggio" (via) tra cui il segnale può scegliere. Ciònondimeno, se azzecchi questo stesso percorso con una singola pista puoi ottenere lo stesso risultato.

Ciao OlMirko

"ice" ha scritto nel messaggio news:mqNCk.69177$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

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Strelnikov

grazie per il pdf, ora lo leggerò con calma

intanto ho fatto delle prove ma con il max762 non ho ottenuto risultati incoraggianti... passo da +5vcc a +15vcc regolabili tramite un trimmer

ho provato a fare un monofaccia e tenere GND come "isola" e non configurazione a stella il tutto funziona e il carico digitale a valle lavora... ma se guardo con l'oscilloscopio vedo dei picchi di tensione da 10Vpp e oltre sul pin_7 (cioè il pin su cui si fornisce alimentazione al max762) e dei picchi sull'uscita (pin 8) misurando le tensioni con il tester è tutto ok (+5vcc in ingresso, la giusta tensione richiesta in uscita)

l'induttore è della coilcraft (riporta scritto 473) mentre i condensatori da

100nF sono a disco quelli elettrolitici sono quello che avevo in casa quindi non low-esr

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mi date il vostro parere? grazie!

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ice

"ice" ha scritto

Sei sicuro che i picchi che vedi non siano disturbi in modo comune? Me lo fa pensare il fatto che con il tester, che è floating, tutto sembri a posto... Per verificare, controlla cortocircuitando massa e sonda dell'oscilloscopio tra di loro, se vedi gli stessi identici picchi. In tal caso no preoccuparti, l'integrato non li "vede".

Ciao OlMirko

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Strelnikov

se ho capito bene che intendi, devo cortocircuitare la massa *del circuito* con la sonda dell'oscilloscopio cmq per pranzo provo, poi ti dico

grazie!

-ice-

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ice

No, intendo: prendi uno spezzoncino di filo o un terminale di resistenza e attaccaci sia la sonda che il coccodrillino della sonda; poi col terminale vai a "palpare" il punto di misura. In teoria non dovresti vedere niente, giusto? E invece scommetto che vedrai gli stessi picchi di cui parlavi, meno il segnale che ti aspetteresti di vedere.

Ciao OlMirko

"ice" ha scritto

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Strelnikov

si, non vedo nulla così come se vado a vedere l'uscita di un oscillatore a 20Mhz non vedo nulla se invece uso la sonda normalmente (attacco cioè la massa della sonda alla massa del circuito e poi uso la sonda per analizzare i vari segnali) vedo gli spikes di cui dicevo e il segnale a 20Mhz perfettamente pulito

posso provare a fare una foto con una telecamera usb... il mio oscilloscopio è vecchio e non può esportare le forme d'onda sono spikes strani cmq

grazie!

-ice-

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ice

Mmm.. come non detto.. Se fosse stata una componente a modo comune, toccando con la sonda il punto dove hai ancorato il coccodrillo avresti dovuto vedere buona parte degli spikes che vedevi altrove... Però strano che tu li veda anche sull'ingresso. Allora mi viene in mente solo la possibile scalibrazione della sonda, ma credo tu ci abbia già pensato... (Hai messo la sonda sul test point di calibrazione dell'oscilloscopio e ruotato il compensatore della sonda stessa vino a vedere una buona onda quadra?)

Ciao OlMirko

"ice" ha scritto

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Strelnikov

l'oscilloscopio è vecchio e la sonda anche... qualche scherzo a volte lo fa la prova di mettere la sonda sul TP l'ho fatta ma la sonda non ha calibrazione... ha solo un selettore x10 per l'attenuazione cmq l'onda quadra c'è ed è ben fatta perchè i fonti di salita/discesa quasi non si vedono... cioè si vede -_-_-_- (credo tu abbia inteso) poi cmq il segnale dell'oscillatore del mio circuito si vede senza interferenze

per cui temo non sia un errore di lettura ma di cablaggio delle masse del boost farò altri esperimenti provando a rimanere a singola faccia ma introducendo una configurazione a stella per le masse appena mi arrivano i low-esr elettrolitici faccio una prova con questo stesso circuito per vedere cosa cambia ad ogni modo leggendo l'articolo proposto in questo 3d mi convinco sempre di più che una soluzione SMD è assolutamente da preferire

infine vorrei chiederti se per basse correnti (diciamo sotto i 30mA) non sia più conveniente (oltre che efficiente) affidarsi ad una soluzione tipo charge-pump in configurazione doubler (es icl7662 della intersil) che è inductor-less e proabilemnte è meno critica nella scelta dei componenti e nella disposizione degli stessi sul pcb

-ice-

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ice

Ho riletto un po'più attentamente il tuo primo post: dici di vedere spikes da 10Vpp, ma se hai una v di uscita regolata tra 5 e diciamo 9V, non mi sembrano fuori luogo... Sul pin 7, che è il drain del boost, dovrai vedere 0 quando chiude il mosfet, poi una tensione che va di qualcosa oltre la tensione di uscita, dove quel "qualcosa" comprende la caduta del diodo e le componenti parassite in serie all'uscita, ivi comprese quelle introdotte dal circuito, dall'esr e dall' esl del condensatore. Poi, sull'uscita, vedrai un inevitabile ripple, più piccolo, sovrapposto alla V di uscita. Tieni conto che qui vedi ancora l'effetto dell esl e dell esr, in più nel boost il condensatore si carica solo quando il mosfet è aperto; quando è chiuso, solo il condensatore fornisce energia al carico. Perciò, per ridurre il ripple, lavora sulla bontà del condensatore di uscita e aumenta la sua capacità; i condensatori mlcc (ceramici multistrato) smd hanno esr bassissime, inoltre trovi tranquillamente valori da 4.7 o 10uf alle tensioni che ti servono. Mettine un paio in parallelo all'elettrolitico. L'unica controindicazione è che il loop di stabilizzazione, nel caso debba essere particolarmente reattivo, lavora sfruttando il ripple stesso, e potresti forse trovarti qualche instabilità se scendi troppo con l'esr. Prova... Infine, se vuoi ridurre il ripple ulteriormente, aggiungi un'altra cella di filtro (per esempio un'altra L uguale seguita da C a basso esr; il feedback ovviamente leggilo prima di quest'altro filtro, cioè dove lo leggi adesso). Per le potenze ch dici, un charge pump potrebbe andare benissimo ed essere più semplice, a patto che ti vada bene lo step "discreto" di tensione (X2 meno qualcosina), anzi no, ne esistono anche di regolati, vedi REG710 che però arriva max. a 5V...

Ciao OlMirko

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Strelnikov

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