fibra multimodale?

che cosa indica l'aggettivo multimodale riferito alla fibra ottica?

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jamojamo
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in soldoni significa che per la lunghezza d'onda di interesse la propagazione dell'onda in guida avviene in più modi, ovvero ci sono più soluzioni dell'equazione delle onde.

Ste

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PeSte

In italiano: nella fibra puoi mandare raggi di luce di diversi colori.

Ma è ancora usata? Con le prestazioni che ha pensavo fosse finita nell'oblio.

Curiosità: durante l'ultimo corso a militare una fibra ottica è rimasta schiacciata da una porta blindata che ha sbattuto. Ci stavamo già mangiando le cose sotto pensando al costo di 4km di cavo in fibra... Poi misuriamo l'attenuazione della bobina: inferiore a una bobina nuova. Boh... mistero!

Boiler

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Boiler

PeSte wrote in news:Oo2fe.1344236$ snipped-for-privacy@news4.tin.it:

Ancora più in soldoni: significa anche che da una stessa sorgente si giunge al ricevitore lungo percorsi diversi, quindi allargamento temporale dell'impulso (dispersione modale). AleX

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AleX

sicuro? io ricordavo che c'era una lambda limite che divideva la propagazione multimodale dalla monomodale, pertanto, sempre secondo i miei ricordi, potevi avere più "colori" sempre in regime monomodale.

forse non in tlc a lunga distanza, ma penso che su tratte relativamente brevi abbia ancora utilizzi, ma vado a sentimento. Sicuramente ha usi se parliamo di fibra plastica...quella è paurosamente multimodale.

sarebbe più utile sapere come era l'attenuazione prima dell'incidente, magari è nata con un'attenuazione più bassa.

Ste

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PeSte

sicuro? io ricordavo che c'era una lambda limite che divideva la propagazione multimodale dalla monomodale, pertanto, sempre secondo i miei ricordi, potevi avere più "colori" sempre in regime monomodale.

forse non in tlc a lunga distanza, ma penso che su tratte relativamente brevi abbia ancora utilizzi, ma vado a sentimento. Sicuramente ha usi se parliamo di fibra plastica...quella è paurosamente multimodale.

sarebbe più utile sapere come era l'attenuazione prima dell'incidente, magari è nata con un'attenuazione più bassa.

Ste

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PeSte

No.

Ti dico cosa mi ricordo dal corso tecnico: in una fibra multimode il fascio di luce viene rifratto di un angolo dipendente da lambda, quindi lambda diverse seguono vie di propagazione diverse. Questo permette la trasmissione su piú "portanti" ma genera problemi di fase.

A questo aggiungo:

a) non me ne intendo particolarmente di fibre b) chi spiegava faceva questo lavoro nell'ambito dell'istruzione militare, ma era di professione era informatico.

Ne consegue che se mi dici che non è così, cancello il dato e lo sovrascrivo con il tuo.

Ciao Boiler

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Boiler

:-)

Premetto che non a digiuno di queste cose ormai da un lustro: quello che dici sulla multimodale mi sembra plausibile, ti ho risposto così perché dal tuo precedente sembra di capire che in una monomodo si può propagare una sola lambda, mentre in realtà si può propagare un solo modo...le cose sono diverse...speriamo che qualcuno ci illumini...con un mazzo di fibre multimodo ovviamente ;-)

[..]

eheh...grazie per la fiducia, ma ti ripeto che non ho garanzie di quello che ho scritto...

Ciao Ste

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PeSte

Nessuno va di scomodare google? Neppure a me... ;) Cmq vado a memoria su quel che ricordo di quando andavo all'industriale. Se non ricordo male una fibra ottica multi modo, accetta e fa propagare fasci di luce che vi entrano entro un certo angolo solido più o meno stretto. Seguendo questa inclinazione di entrata il fascio rimbalzerà dentro la fibra e si propagherà. Le fibre monomodali, invece, (vado sempre a memoria) permettono l'ingresso del fascio solo in una direzione, quella dell'asse stesso della fibra. Il fascio si propaga senza rimbalzare da un bordo all'altro ma va sempre dritto. Tutto naturalmente dipende da labda ecc ecc. Mi pare vi fosse una dipendenza tra l'angolo di ingresso e lambda per le fibre multimodo. Per le fibre monomodali forse vi era pure una relazione con il valore di lambda in cui si verificava questa selettività della fibra rispetto l'angolo d'ingresso. Su questa ultima cosa però non ci giurerei.

Bennny

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Bennny

Bennny ha scritto:

senza pretese di entrare troppo nello specifico, la differenza principale tra le monomodali e le multimodali è il diametro del core. Se questo è molto piccolo ( < 10 um) avremo una fibra monomodale. Le multimodali arrivano anche a un'ordine di grandezza superiore (100 um). Le prime permettendo la propagazione di un solo modo garantiscono basse distorsioni e quindi grandi distanze di collegamento. Di contro sono più critiche in quanto accettano segnali luminosi con un angolo più stretto (rispetto all'asse) sono più fragili e soprattutto costano molto di più. Le multimodali invece sono meno pregiate in quanto la luce propagandosi in più modi - come già detto in altri post - distorce gli impulsi trasmessi e si rendono quindi necessarie tratte più brevi. Sono però più economiche. Credo che la fibra che si potrebbe trovare in qualche capannone o in qualche rete locale sia senz'altro multimodale. Le mono dovrebbero essere usate solo per collegamenti particolari a lunga distanza e a "alta velocità". Alta nel senso di più alta, in quanto minore distorsione significa poter andare più veloce :)

Ciao, Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Le fibre multimodali sono quelle caratterizzate da una dispersione multimodo al loro interno. Il fenomeno della dispersione multimodale è dato dalle dimensioni fisiche del trasduttore di sorgente e della fibra appunto, con ciò intendo che se in teoria dovrebbe essere trasmesso un unico raggio luminoso all'interno della fibra, che incide sulla superficie di separazione tra core e cladding con un unico angolo, nella pratica si hanno diversi raggi con altrettanti angoli di incidenza diversi. Ciò fa sì che, anche se viene trasmesso un segnale ad un'unica lambda, in ricezione si avrà cmq una dispersione nel tempo (ritardo) del segnale luminoso, dovuto ai diversi percorsi che compiono i vari raggi, che aumenta, tanto più quanto maggiore è la lunghezza da coprire, il ritardo. E' per questo motivo che le fibre monomodo hanno un core di diametro inferiore e consentono una trasmissione di "dati" a maggiore velocità! Per ridurre la dispersione multimodale, infine, svolge un ruolo importante il tipo di traduttore di sorgente e ricezione che viene utilizzato! "jamojamo" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@z14g2000cwz.googlegroups.com...

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cri79

Allora, ho l'argomento abbastanza fresco dal corso di optoelettronica: La differanza tra multi e mono modale sta appunto sul numero di modi che si propagano in fibra, cioè dai percorsi diversi che fa la luce all'interno del core, questo nella multimodale comporta un'alrgamento temporale dell'impulso e prende il nome di dispersione modale che nn dipende da lambda. Quella invece che dipende da lambda è la dispersione cromatica, che si ha sia nella multimodale che nella monomodale. la differenza fisica tra le due fibre è nella dimensione del core: monomodale < 10 um multimodale 60 um (USA) 50 um (EU) in tutte le fibre il diametro del cladding invece è standard ed è 125 um. spero di essere stato utile :) E se ci sono altri dubbi chiedete pure, se posso sono disponibile. Ciao a tutti.

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Ludovico Ingoglia

"Ludovico Ingoglia" ha scritto nel messaggio news:NOmfe.870821$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

ecco, ne approfitto visto che sei fresco di studi...mi chiarisci il discorso della non dipendenza da lambda....io ricordo vagamente che il numero dei modi è legato ad un numero V^2 che a suo volta è V=V(lambda)...ricordo male?

aggiungo solo che ci sono fibre multimodali che arrivano anche a 1mm di core

Ste

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PeSte

discorso

No ricordi benissimo, nel senso che il numero di modi dipende da lambda per eempio al variare di lambda sulla stessa fibra si possono propagare numero di modi diverso. ma una fibra monomodale lo è per qualsiasi lambda, nn esiste una lambda che la rende multimodale, stesso discorso per quella multimodale.

core

sono quelle in plascica, ma che si usano per brevissime distanze, per esempio collegare il dvd con l'amplificatore surround ecc.. su queste propio per la ridottissima distanza, nn si anno problemi di dispersione nè cromatica nè modale.

Ciao alla prossima Ludo

Reply to
Ludovico Ingoglia

"Ludovico Ingoglia" ha scritto nel messaggio news:6vGfe.873897$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

quindi al variare di lambda varia anche la dispersione modale.

perché? non è sufficiente trovare una lambda sufficientemente piccola da eccitare anche altri modi?

[...]

non proprio brevissime, dai, quelle "vulgaris" arrivano a 400m su certe applicazioni, quelle un po' più speciali (500micron di diametro core) arrivano anche a qualche km.

sulle corte distanze si, sulle lunghe, a causa del fatto che sono paurosamente multimodali, la dispesione modale gioca un ruolo fondamentale.

Ste

Reply to
PeSte

No, il core nella monomodale è talmente piccolo da far propagare solo un modo. e cmq sulle fibre nn si propagano mica tutte le lambda, ci sono altri problemi di attenuazione! si usano:

- 850 nm (led ir, brevi distanze, alta dispersione cromatica, economiche)

- 1,3 e 1,5 um (led laser, singola riga spettrale, dispersione cromatica assente, copertura di lunghe distanze)

Non sapevo che con questo tipo di fibre si facessero collegamenti così lunghi! Pensavo al max un centinaio di metri :)

Ludo

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Ludovico Ingoglia

"Ludovico Ingoglia" ha scritto nel messaggio news:i5Hfe.874056$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

ho recuperato due formule in rete (che concordano con i miei vaghi ricordi). Quella di interesse dice che V=pi*d*NA/lambda Presi valori che credo accettabili per una monomodale, ovvero NA=0.1, d=diametro core=9u e imponento V=2.405 che è il valore massimo che può assumere perché ci sia un solo modo ottengo come lamdba minima 1.12um, il che vuol dire che a 1.3um la fibra è monomodale, ma nel visibile è multimodale. E nel visibile una fibra non attenua troppo. Cosa sbaglio? Forse i valori non sono plausibili?

[...]

ci sono forti vincoli per andar lontano, oltra alla banda c'è un forte discorso sull'attenuazione.

Ciao Ste

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PeSte

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