Ciao, in generale la funzione di trasferimento dipende dalla coppia ingresso-uscita scelta. Se scegli delle correnti al posto dei tensioni cambierà la funzione di trasferimento ma essa descriverà sempre il sistema basandosi su quella coppia ingresso - uscita. Attenzione, però, che le due funzioni di trasferimento sono ,in generale, diverse quindi è possibile che ottienga comportamenti diversi. Ad es:
puoi descrivere come si comporta una macchina del caffè scegliendo come uscita il caffè ottenuto, dando come ingresso:
A: una serie di pugni con una certa frequenza B: una certa somma di monete
La macchinetta del caffè è sempre la stessa ma la descrivi con coppie ingresso-uscita diverse e quindi può accadere che la funzione di trasferimento sia diversa e addirittura che non sia tanto bella o utile.... non dando il caffè.......
Capito?
"Boiler" ha scritto nel messaggio news:dekg9t$dob$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...
:-) Esame di cosa...? Ti ha già risposto Gigi... Il problema è: quello a cui sei interessato. La funzione di trasferimento ti descrive la relazione ingresso/uscita. In base al dispositivo/applicazione che hai davanti scegli la grandezza a cui sei interessato...
Elettrotecnica, primo anno. In particolare Reti e Circuiti II.
Si', immaginavo che le due funzioni sarebbero state diverse. Volevo sapere se una relazione del tipo Iout / Iin possa essere chiamata funzione di trasferimento e se ne possa fare un diagramma di Bode.
Ciao Boiler
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Certamente! Oppure anche Vout/Iin, in questo caso e` una funzione di trasferimento che ha delle dimensioni (impedenza) e si chiama normalmente transimpedenza, ma e` una fdt con relativo diagramma di bode.
Non e` neppure necessario che "ingresso" e "uscita" siano delle porte diverse: l'impedenza a una porta puoi vederla come funzione di trasferimento fra la corrente che viene assorbita e la tensione che applichi. Anche questa ha la sua rappresentazione come rapporto di polinomi e il suo diagramma di bode.
L'unica richiesta veramente necessaria per parlare di funzione di traferimento e` che il sistema sia lineare e che lavori nel dominio della frequenza. Se lavori nel dominio del tempo, ad esempio
out=A*in+B il legame fra ingresso e uscita si chiama transcaratteristica. Stessa cosa se out=A*in^2 o simili.
Se infine il legame che c'e` fra ingresso e uscita nel dominio del tempo e` descritto da una equazione differenziale y(t)=h(t)*x(t) (con * faltungprodukt), allora non so come si chiama :-).
Da notare che nel dominio del tempo fare y(t)/x(t) e` praticamente sempre una fesseria.
Ciao, In generale con H(jw) si esprime la relazione che hai scritto tu, ma in generale puo' descrivere qualunque cosa (non ho mai sentito definire uno standard per queste cose :-). Di solito la relazione Iout(jw)/Vin(jw) si definisce con G(jw) (ricorda il simbolo della transconduttanza), ma non e' una definizione generale. Cmq prendi come regola generale che se definisci un altro tipo di funzione di trasferimento, definisci sempre tutto, almeno sei sicuro che non ci siano malintesi; te lo dico per esperienza diretta e indiretta. Ricorda inoltre che Vout/Vin e Iout/Iin sono dei numeri senza unita', mentre Vout/Iin e Iout/Vin sono hanno unita' ben precise (in questo caso Ohm e Siemens rispettivamente).
Come ha gia detto Franco, hai voglia a lei. E non solo, perche limitarsi alle reti elettriche... Se il tuo dispositivo fosse l'obbiettivo di una macchina fotografica? Che cambierebbe? Anche per questo potremmo definire una funzione di trasferiemento, basta mettersi daccordo su grandezze e domini...
Hai ragione, dovevo dire se e` descritta da una relazione differenziale, ed essendo * il prodotto di convoluzione, le cose tornano. Scrivendo il prodotto di convoluzione intendevo che il sistema era dinamico e non algebrico. Ho compresso troppo
Il Thu, 25 Aug 2005 15:15:41 +0200, Boiler ha scritto:
Ciao Boiler,
secondo me il termine "funzione di trasferimento" è abbastanza generico e generale...Praticamente l'ho sempre visto utilizzato in concomitanza con la caratterizzazione di una rete elettrica lineare a due porte. Intendo che la caratterizzazione viene fatta "a quelle due porte", non che la rete ha per forza due sole porte. Normalmente le altre porte vengono poste "in condizioni standard".
Poi, "funzione di trasferimento" di solito si usa quando le grandezze elettriche sono omogenee, ossia corrente/corrente o tensione/tensione, altrimenti si usa "transimpedenza" o "transammettenza".
Alla fine della fiera, però, quando tu hai un sistema fisico di cui puoi descrivere la dinamica attraverso una:
---> equazione differenziale lineare a coefficienti costanti
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