Cosa strana, molto strana

Guardate un pò quà, secondo me é impossibile, come puo funzionare un motore elettrico a gabbia normale da generatore, senza un'eccitazione.

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anche se fosse un falso, i feedback come li spieghiamo!

ciao a tutti.

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Andrea
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Forse è caricato su condensatori...ma sono solo lontane reminiscenze dell'elettrotecnica di 4° ITIS elettronico.

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andreafrigo

"Andrea" ha scritto nel messaggio news:lvmvc.1414$% snipped-for-privacy@news.edisontel.com...

motore

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d=1

Un motore elettrico asincrono è una macchina elettrica reversibile e come tale può funzionare così com'è anche da generatore senza bisogno di nessun altro accorgimento.

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Stefano

Beh. se non sei connesso alla rete devi avere un po' di condensatori e un po' di magnetismo residuo per partire.

Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

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cioè se io collego una lampadina sui morsetti del motore e poi lo faccio girare secondo te si accende?

io nn credo proprio!!

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Andrea

ricordiamoci che é un motore a gabbia di scoiattolo, pertanto niente magneti permanenti sul rotore ne tantomeno eccitazione esterna (sempre sul rotore).

Bye.

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Andrea

questo è vero se però fornisci l'eccitazione neccessaria per generare il campo magnetico...... ovvero alimenti in qualche maniera il rotore e ne vari la corrente al variare della V generata.

emilio

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emilio

Basta farlo partire come motore...

La vedo piuttosto dura a senza contare che magari il rotore non e' avvolto.

Saluti.

Tom.

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Tomaso Ferrando

come

Daccordo, potreste avere tutti ragione, ma mi spiegate come fa la scatola che si vende in questa inserzione, con un motore es. da 5 Kva collegato, a fungere da generatore capace di erogare anche 5Kva. (- perdite ovviamente).

Per di più senza alcuna eccitazione. esterna! vi riallego il link:

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Andrea

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

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come

Dunque, mi pare che stia come segue (ma tieni conto che vado a mente).

Prendi un motore asincrono qualsiasi, senza alcun carico meccanico collegato, ad alimentalo. Dopo un transitorio il motore raggiunge una velocità appena un po' inferiore a quella di sincronismo, che è quella per la quale il campo magnetico rotante di statore ruota in sincrono con quello generato dal rotore. La corrente assorbita dal motore è in questa condizione quasi nulla, il che corrisponde ad una coppia motrice, anch'essa quasi nulla, esattamente uguale a quella resistente offerta dai soli attriti (perdite per attrito nei cuscinetti, per attrito viscoso in aria, dissipazione di calore, ecc.).

In questa situazione prendi e ti attacchi all'albero motore fornendogli una coppia che tenda a far aumentare la velocità angolare. Non appena questa oltrepassa la velocità di sincronismo hai uno scorrimento negativo tra i due campi magnetici rotanti ovvero il motore inizia ad assorbire una corrente negativa, il che significa che fornisce corrente al suo alimentatore (o ad ogni altro carico connesso in derivazione).

Ecco che il tuo motore asincrono è diventato un generatore asincrono!

N.B.1: se tuttavia connetti una lampadina ai poli di un motore asincrono e inizi a far girare l'albero, può anche darsi che non si accenda perché questo sistema ha due soluzioni:

- scorrimento negativo, corrente fornita dal motore, ecc. ecc., e lampadina accesa, come sopra;

- tutte le grandezze elettriche nulle e lampadina spenta.

N.B.2: il fatto poi che non ci sia un'eccitazione (come nella macchina sincrona) porta ad altri problemi, come ad esempio alla sostanziale impossibilità di regolare la tensione in maniera indipendente dal carico, cosa che non sempre è accettabile.

Saluti, Gabriele.

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Gabriele

Un motore asincrono trifase con rotore a gabbia di scoiattolo diventa un generatore asincrono se viene fatto ruotare ad una velocità superiore alla velocità sincrona. Se un tale generatore è connesso ad una rete, ricava la magnetizzante dalla rete stessa. Se le potenze in gioco sulla rete sono molto superiori a quelle messe in gioco dal nostro generatore, il funzionamento è molto stabile. Se invece non è connesso ad una rete si può ottenere la magnetizzante da una batteria di condensatori connessa permanentemente all'uscita del generatore. Lo spunto può essere fornito da un impulso di corrente ricavato dalla batteria di avviamento (esempio a 12V). Quello che mi lascia perplesso è la stabilità di una simile soluzione, che mi sembra piuttosto scarsa.

L'argomento è stato già affrontato in un precedente thread, senza arrivare ad una completa spiegazione.

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Giusto per tentare un passo avanti ipotizzo qui una possibile analisi del funzionamento. Nel funzionamento a vuoto si dovrebbero eguagliare le potenze reattive assorbite dalla batteria di condensatori e quella magnetizzante assorbita dallo statore. Con un opportuno dimensionamento dei condensatori il sistema potrebbe quindi stabilizzarsi in tensione, in quanto, raggiunta la saturazione dello statore, la potenza reattiva assorbita dalla batteria di condensatori aumenta colla tensione meno di quanto aumenti quella necessaria per lo statore. Quindi la tensione si dovrebbe stabilizzare a un po' di più di quella di inizio della saturazione, ossia forse un

10...15% sopra quella di targa. La frequenza sincrona a vuoto dovrebbe essere molto poco inferiore a quella di rotazione del rotore.

Se applichiamo un carico resistivo trifase equilibrato non dovremmo avere problemi di stabilità. Mantenendo il rotore a velocità costante, la frequenza scenderà leggermente all'aumento del carico, per aumentare lo scorrimento tra campo rotante sincrono e rotore. La tensione sotto carico dovrebbe variare di non molto, essendo comunque vincolata all'equilibrio delle potenze reattive, che non vengono influenzate dal carico resistivo. La variazione dovrebbe essere limitata a quella dovuta alle cdt resistive e induttive sullo statore.

Il problema sorge già con carichi trifase ancora equilibrati ma non puramente resistivi. Se il carico è con componente capacitiva, la tensione dovrebbe salire fino ad uno nuovo pareggio tra la potenza reattiva capacitiva esterna e quella induttiva dello statore ulteriormente saturato. Ovvio pensare a forti perdite nel ferro dello statore, oltre che a tensioni di uscita eccessivamente alte.

Se il carico è sempre trifase equilibrato, ma con componente induttiva, la tensione dovrebbe scendere, e per carichi anche non molto induttivi potrebbe allontanarsi dalla regione di saturazione dello statore e precipitare a valori molto bassi ed essere comunque molto instabile (ossia forti variazioni con piccole variazioni di carico e/o frequenza).

Ma quello che non mi riesce bene di analizzare è il comportamento con carichi trifase squilibrati o addirittura monofase. Magari qualcuno lo sa già e ce lo può dire...

In conclusione nello scatolotto in questione potrebbero esserci tre condensatori e un circuito alimentato da un batteria in grado di dare un impulso di spunto. O forse solo i tre condensatori, confidando per lo spunto su un po' di magnetismo residuo. Restano tutte le perplessità sulla stabilità con carichi non resistivi o squilibrati.

Ciao.

lucky

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lucky

"Andrea" ha scritto

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d=1

Non so... pure

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(sempre dello stesso tizio) mi sembra un po' strano... una turbina alimentata con 1,8 l/s a 4 bar non mi pare possa generare il kW dichiarato... forse sbaglio qualche conto ma a me saltano fuori meno di 40W ;)

Claudio F

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Claudio F

"Tomaso Ferrando" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mygate.mailgate.org...

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come

Basta una coppia applicata all'albero del motore.

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Stefano

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:e8twc.94276$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

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Pardon, hai ragione.

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Stefano

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