Ciao,
classico problema di interfacciamento. Facciamo un esempio:
- un sensore fornisce una tensione compresa tra 0 e 9 V
- per la mia applicazione il campo di misura è compreso tra 4 e 6 V
- acquisisco il valore con un ADC a Vref = 5 V
Per sfruttare tutta la dinamica ( = aumentare risoluzione, diminuire rumore, ecc...) devo espandere il segmento 4-6 V a 0-5 V.
La soluzione che penso sia la più comune è usare un op-amp come differenziale per sottrarre 4 V e amplificare di 5/(6-4) = 2,5.
Prima domanda: si riesce a fare con un unico operazionale? Il problema sta nella tensione da applicare all'ingresso invertente dell'o.a. E' necessario separare la sorgente della tensione di "riferimento" (spesso un trimmer per la taratura) dall'ingresso stesso. Questo implica l'uso di un altro operazionale come buffer. Infatti è comunque conveniente mantenere la simmetria del differenziale così che l'uscita dipenda solo dalla differenza degli ingressi.
Seconda domanda: Lavorando invece con segnali molto più piccoli, dell'ordine delle decine di mV e dovendo raggiungere lo stesso risultato (sottrazione e amplificazione), che tipo di amplificatori operazionali conviene usare? Senz'altro a basso rumore e di precisione, ma ce ne sono tante famiglie e non sempre è chiaro il loro utilizzo. Ad esempio la linear distingue:
- precision amplifiers
- low voltage noise amplifiers
- differential amplifiers
- instrumentation amplifiers ...
Come orientarsi?
Grazie, Marco / iw2nzm