Chiave elettronica di accensione PC

Salve a tutti, vorrei realizzare un dispositivo elettronico, una sorta di chiave elettronica, che consente di accendere il PC soltanto al proprietario. Il mio problema è che questo dispositivo deve lavorare a livello hardware ed ho dei dubbi sul modo di operare. La prima ipotesi che mi è venuta in mente è quella di bypassare sulla scheda madre il pulsantino di alimentazione, che invece comanderebbe la mia scheda. Nel caso di consenso all'accensione il comando viene replicato alla scheda madre dal mio circuito. Il problema è che il mio circuito deve essere alimentato con una batteria tampone, perchè l'alimentatore del PC non parte se la scheda madre non rileva la pressione del pulsantino di alimentazione. La seconda ipotesi è quella di mantenere costantemente la scheda madre in reset, almeno fintanto che la mia scheda non lo permette, ma non so se la scheda madre o qualche componente si possa danneggiare. Mi potete consigliare qualcosa ? Grazie in anticipo.

Fabio.

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Fabio Riscica
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"Fabio Riscica"

L'alimentatore ATX dei moderni pc quando è allacciato alla corrente ha il cavetto viola sempre a +5V - usa quello.

Non farlo, il pc resterebbe acceso e credo che si rovinerebbe.

Ciao, resto a tua disposizione per ulteriori info

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Enos
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Enos

Il giorno Fri, 7 Apr 2006 23:14:55 +0200, "Fabio Riscica" ha scritto:

Non hai pensato di utilizzare un banale interruttore a chiave meccanica? Infili la chiave, giri, chiudi il contatto, il pc si accende, rigiri la chiave nella posizione originaria (contatto aperto) e la sfili...

Tieni presente che se pensi di utilizzare il contatto di abilitazione all'accensione della scheda madre, devi dotare il case del pc di un dispositivo antiscasso, altrimenti chiunque può aprire il case del pc, mettere in corto il contatto e accendere il pc.

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Luigi C.

ciao!

è la soluzione più veloce a patto che il case ed il bios supportino la modalità "anti-intrusione" altrimente chiunque può aprire il case e chiudere a mano il contatto. Ci sono schede madri che possono sapere quando il case è stato aperto e comportarsi di conseguenza

un'altra soluzione potrebbe essere quella (sempre se il bios lo permette) di permettere l'accensione del pc solo se viene digitata la password giusta sulla tastiera. Io ho un MB che permette di disabilitare l'avvio con la pressione del pulsante classico e ti permette di memorizzare una password. Finchè non la digiti sulla tastiera il PC non parte. Quindi la tua scheda dovrebbe inviare la password giusta usando il protocollo della tastiera, c'è un po' di lavoro ma se prevedi un micro non è difficile.

l'alimentatore non è proprio spento... eroga una piccola corrente per la circuiteria che rileva la pressione del pulsante ed anche per altre cose (tipo wake-on-la, wake-on-ring, ecc...) Sul libretto istruzioni c'è scritto di solito la corrente disponibile per i vari rails di alimentazione. Forse riesci a fare con questa

danneggiare non credo proprio... ma hai lo stesso problema di prima, uno apre e poi fa quel che vuole

molto dipende anche dal livello di protezione che cerchi

ciao!

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ice

La vecchia e cara password del bios, che si può togliere solo resettando il bios, così se l'hanno aperto almeno te ne accorgi...

Dario

"ice" ha scritto nel messaggio news:4437629d$0$18295$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

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Dario

"Dario" ha scritto nel messaggio news:44379501$0$29725$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

il

Questo e' VERO solo nel caso sia un completo estraneo a voler accendere il PC. Tuttavia e' assolutamente falso se si tratta di qualcuno a cui vogliamo impedire di ACCENDERE il PC quando desidera lui, e dobbiamo accenderglielo noi (nostro figlio, un nostro dipendente, etc...)

La password nelle bios e' memorizzata sottoforma di un certo valore/somma. Significa che qualsiasi cosa mettiamo come password, alla fine viene generata una somma: se questa somma corrisponde a quella memorizzata nella bios, il PC parte.

Cioe', se io digito una password la cui somma (credo dei caratteri in ASCII) sia uguale a quella memorizzata nella BIOS, il PC parte. La BIOS non ha la minima idea di QUALE sia la password digitata in fase di prima installazione...

Ora, siccome e' possibilissimo leggere questo valore somma (da qualsiasi S.O.), e' facile anche trovare una combinazioni di lettere tali che la loro somma sia uguale a quella impostata e permettere al PC di partire. E' CHIARO: dobbiamo avere accesso al PC acceso, e' ovvio.

Tu mi accendi PC permettendomi di usarlo, ma non puoi stare con gli occhi di sopra tutto il tempo. Mi bastano 5 secondi e io ho lanciato il SW che mi ha restituito una pass valida.

Ci sono dei SW ad hoc: li lanci e loro ti scrivono una pass solitamente di 5 caratteri (anche se la tua ha 100 caratteri) tale che possa andare bene per il boot. Ciao.

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Tapiro

"Tapiro" wrote in news:4437dfb2$0$29093$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Puoi sempre impostare delle policy restrittive per impedire l'esecuzione di programmi che non siano quelli preimpostati sulla macchina.

Ciao, AleX

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AleX

"AleX" ha scritto nel messaggio news:443820f3$0$18285$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

di

Ci sono 10000 e 1 modo per scavalcare cio'. Quanto ho detto e' solo per dimostrare che NESSUNA chiave puo' essere sicura finche' esiste il modo "naturale" per aprirla.

Quindi, a seconda del valore dei dati contenuti nel PC, ogni mossa per prevenire una violazione puo' essere piu' o meno costosa, ma sempre aggirabile. Tanto vale lasciare tutto com'e' o cambiare per lo meno S.O. oltre a saldare il coperchio del CASE...

Ciao

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Tapiro

"Tapiro" wrote in news:443844eb$0$29098$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Uhm... non lo metto in dubbio, solo che quando cominci a prendere alcune precauzioni diventa dura, ma molto dura... (i laboratori informatici delle scuole sono dei buoni test lab in tema di blindatura... ;-))

Beh, questa è la cosiddetta "sindrome dell'amministratore di sistema": "L'unica macchina sicura è quella spenta e in cassaforte..."

;-)))

Non mi sembra che si è parlato di un S.O. specifico...

Per quanto ha detto poco sopra anche saldare è inutile: ci può essere sempre chi ricorre allo scassinamento fisico...

Ciao, AleX

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AleX

Questa non mi è chiara. vuoi dire che scrivere come password "ciao" o "oaic" o qualsiasi altra combinazione di quei 4 caratteri sia la stessa cosa?!?

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Lorenzo

"oaic"

In generale in quasi tutti i sistemi informatici le password non vengono memorizzate direttamente, ma viene memorizzato solo il risultato, chiamato digest, di un algoritmo particolare applicato alla password. In fase di login viene verificato che il digest della password immessa corrisponda a quello memorizzato. Algoritmi di questo tipo calcolano il digest, di solito di alcune decine di bit, partendo da un testo di qualunque lunghezza. Se l'algoritmo e' ben studiato, e' impossibile costruire un testo che produca un determinato digest. Ovviamente e' possibile cercarlo per tentativi, ma potrebbe essere una ricerca che richiede tempi lunghissimi. Nel caso della password del bios, e' vero che la sicurezza richiesta e' minima ma non credo che come algoritmo sia stato usato un banale checksum. Sono sufficienti pochi bytes di eprom per realizzare un algoritmo sufficientemente sicuro. Comunque se qualcuno ha informazioni piu' precise mi piacerebbe conoscerle.

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Valeria Dal Monte

"Lorenzo" ha scritto nel messaggio news:44385a20$0$36927$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

"oaic"

Chi ha parlato di "caratteri" in quanto tali?

Supponi che parliamo di numeri e che la tua pass sia 123456

1+ 2+ 3+ 4+ 5+ 6 = 21

"21" e' il valore che verra' memorizzato nella BIOS (semplifico il ragionamento).

Se io metto come pass 777 entrero' lo stesso perche' 7+ 7+ 7 = 21. Ti e' chiaro, adesso?

Prova a mettere, come password, un numero dal tastierino numerico. Prova, poi, ad entrare nel PC digitando quel numero NON dal tastierino ma dai numeri della tastiera a sinistra... Vedrai che non entri.

Perche'? Perche' non stai digitando numeri, ma stai premendo TASTI DIVERSI che, a livello di BIOS, sono tutti diversi e identificati singolarmente mediante un codice. Vedrai che, ad esempio, mettendo come pass "è" in una tastiera italiana, se cambi tastiera e ne metti una americana il tasto da premere sara' lo stesso (che non c'entra niente col carattere raffigurato).

Ciao

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Tapiro

"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:oV1_f.74688$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Ascolta, ho volutamente bypassato il discorso sul COME venga memorizzata la password perche' non e' questo il tallone di achille. Il problema e' che il valore chiave e' LEGGIBILE in chiaro e a disposizione di tutti.

Sarebbe come avere la cassaforte digitale piu' potente del mondo, assolutamente non scassinabile e col codice indecifrabile, e lasciare la combinazione sotto il tappeto di casa.

Beh, purtroppo chi ha iniziato a maneggiare i PC da meno di 5-6 anni a questa parte conosce solo lo strato superiore dei PC. Se gli levi il mouse pensano che il PC non si possa piu' utilizzare e diventa quindi un pezzo di ferro vecchio.

Oggi la stupidita' e' arrivata al punto tale che un amico mi ha chiamato perche' era comparsa una strana finestra sul suo desktop, e non riusciva a chiuderla col mouse. Diceva che cercava di andare sopra col mouse per cercare di interagire ma quando cercava di farlo il puntatore del mouse scompariva. Ho scoperto in seguito che era l'OSD del monitor.

Ci sono MIGLIAIA di SW allo scopo, nonche' la relativa documentazione. Senza parlare dei passpartout che, qualsiasi cosa inserivi come password nelle BIOS, ti facevano entrare lo stesso...

Ciao

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Tapiro

"AleX" ha scritto nel messaggio news:44384931$0$36936$ snipped-for-privacy@reader3.news.tin.it...

Beh, in questo caso e' D'obbligo parlarne perche' se mi impedisci con fermezza di eseguire il mio applicativo per le pass mi rendi la cos impossibile. E ti assicuro che con Windows la rendo io impossibile agli altri... ;)

Si, ma TE NE ACCORGI, cosi come te ne accorgi se qualcuno per "bypassare" la pass alla BIOS la resetta con il ponticello... Io invece ho descritto un banale sistema per NON ACCORGERSI che qualcuno e' entrato.

Ciao

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Tapiro

"Tapiro" ha scritto nel messaggio news:4438e15a$0$29115$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

e'

Del resto, voglio aggiungere una chiosa letta da qualche parte. Il sistema di antifurto piu' potente e' quello che non si vede ne' si percepisce l'esistenza, nonche' il piu' sconosciuto di tutti.

Basta ad esempio uno banale deviatore nascosto in un posto improponibile per impedire di far portare via l'auto ad un ladro (tempo a disposizione permettendo). E' inutile usare gli antifurto commerciali di cui si conoscono tutti i BUG e le possibilita' di disabilitazione.

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Tapiro

"Tapiro" wrote in news:4438e15a$0$29115$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Infatti.

Stavo giusto pensando alle group policy di 2k/XP.

Giusto quando dici che le contromisure variano "a seconda del valore dei dati contenuti nel PC", ma, aggiungerei, dipende anche da chi voglio tenere fuori dal sistema.

Alla fine il problema è in realtà un altro: nella maggior parte dei casi il punto debole della sicurezza è "umano". Password dimenticate in bella vista, oppure comunicate con leggerezza.

Ciao, AleX

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AleX

"Tapiro" wrote in news:4438e30a$0$29104$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Discorso estendibile ai sistemi open source vs. quelli proprietari.

;-)

Ciao, AleX

Reply to
AleX

la

Beh, se lo sai non potresti dirlo?

disposizione

Certo, basta leggere la ram cmos, ma viene memorizzata la password o il digest? Da quanto avevi detto avevo capito che era memorizzato il digest e questo ti serve a poco se l'algoritmo per calcolarlo e' sufficientemente serio.

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Valeria Dal Monte

Sisi, ho capito, la somma dei codici ascii

Ho proprio capito così! Infatti chiedevo (per riprendere il tuo esempio) se scrivere 123456 o 635412 fosse uguale. Io pensavo che la possibile combinazione che permettesse di entrare fosse solo una.

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Lorenzo

"Lorenzo" ha scritto nel messaggio news:44394edb$0$29734$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

se

In realta' non e' cosi', perche' altrimenti basterebbe anagrammare la password per entrare lo stesso mentre invece non avviene. Il problema e' che la BIOS non puo' memorizzare tutta la stringa data come password, e quindi ne crea un'altra piu' corta con un algoritmo che sconosco, ma che sembra piuttosto semplice.

Tanto e' vero che i SW che ti dànno le pass per entrare la generano sempre diversa (ma valida), segno che in realta' nella BIOS viene memorizzato il risultato di un calcolo e non la pass...

Ciao

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Tapiro

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