...che caratteristiche deve avere...

...un caricatore per batterie al piombo, quando ne ho due collegate in serie (i cui morsetti non sono raggiungibili separatamente), tra l'altro, che capacità di carica in mAh deve avere? sapete dirmi quanto potrebbe costare?

Ogni batteria è di 6v 4.5Ah che, poste in serie mi darebbero 12v 9Ah giusto?

grazie anticipatamente.

romano.

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rmnrmn
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rmnrmn ha scritto:

meglio caricarle in serie con un unico caricabatterie, se le carichi separate potrebbero "riempirsi" in maniera diversa, e poi dato che erogano in serie, una scaricarsi prima dell' altra e danneggiarsi.

tra

La capacità la hanno le batterie, il caricabatterie eve darti una corrente, meglio se costante, fino al raggiungimento della tensione tipica di batteria carica, per le tue da 4,5 Ah potrebbe andare bene caricarle con 450 mA fino al raggiungimento di circa 13,7 volt, ma questo valore dipende dal tipo di batteria, presumo siano sigillate, tipo antifurto, se sono ad acido libero, tipo auto serve una tensione più alta.

sapete dirmi quanto

Boh, dipende dal tipo, certi economici sono solo trasformatore, diodo e forse resistenza, altri hanno controlli più precisi.

No, sono in serie, la tensione è la somma delle due, ma erogano in serie e quindi danno sempre 4,5 Ah, se fossero in parallelo darebbero 6 volt, con la capacità di erogare 9 Ah

ciao Danilo

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gnat

Una curiosità... come si determina quando la batteria è carica?

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Mixboy

Mixboy ha scritto:

Piombo: arrivi alla max tensione, che definisce il costruttore, per alcune 2,25, per altre 2,4 volt per elemento, ma non le conosco tutte, a quel punto la corrente assorbita cala, fino ad un minimo di mantenimento. Quando la corrente è stabile la batteria è carica.

Ovvio che se dai corrente fino ad una tensione più alta, es. 2,7 volt per elemento la batteria assorbe oltre il fine carica, e disperde il surplus, per esembio bollendo, che può essere un bene perchè rimescola l' acido e l' acqua distillata, e recupera capacità, ma potrebbe fare danni, magari cortocircuiti interni.

Litio: simile alle piombo, ma la corrente dovrebbe andare praticamente a zero, l' autoscarica è bassissima.

NiCd: la tensione smette di aumentare, e se la carica è rapida al punto di scaldare le celle, la tensione inizia a scendere (delta peak negativo)

NiMH: simile alle NiCd, ma con una curva meno accentuata

ciao Danilo

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gnat

"gnat" ha scritto nel messaggio news:dejuqd$q2u$ snipped-for-privacy@news.newsland.it...

Per le piombo-gel vale lo stesso principio del piombo-acido?

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Mixboy

Approfitto delle tue conoscienze:

- il delta peak negativo non c'è in tutti i casi?

- la resistenza interna di una batteria al piombo varia in funzione della carica?

Grazie Boiler

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Boiler

si, sono sigillate tipo antifurto. grazie.

saluti.

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rmnrmn

Boiler ha scritto:

Beh, non esageriamo, tante informazioni le ho solo per averle lette

Dovrebbe, quando la cella è piena, inizia a disperdere il surplus in calore, e la conseguenza dell' aumento di temperatura è il calo di tensione, credo che però se la carica è lenta questo calore si disperde tranquillamente, con, come conseguenza la possibilità di lasciare le celle in carica per parecchie ore oltre il necessario, e con un delta impercettibile. Poi se non ricordo male questo delta è influenzato dalla temperatura ambiente, in casi estremi potrebbe non essere rilevabile.

questo non saprei dirlo. ciao Danilo

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gnat

Mixboy ha scritto:

Io ho lavorato con le piombo ad acido libero e assorbito da feltri (anni fa), e li avevo le direttive del costruttore, le gel le uso per hobby, e le ho sempre caricate così, senza problemi, o almeno, la batteria arriva alla tensione impostata sul caricabatteria e poi smette progressivamente di assorbire, anche sui caricabatterie commerciali che ho visto si parla di Pb senza distinzioni, l' unica cosa è che ogni tipo di batteria ha la sua tensione consigliata, ma considerando che il più delle volte i caricabatterie sono ridicoli e tutto sommato vanno bene, credo, ma è solo un mio parere che un valore di 2,2 o 2,25 volt per elemento possa andare bene. Magari qualcuno più aggiornato ci può chiarire. Ciao Danilo

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gnat

Approfitto della tua disponibilità per chiederti ancora due cose.

- Possono essere messe in carica anche se non completamente scariche?

Il mio problema è che ho una lampada da 50 Watt alimentata da queste due batterie, non vorrei utilizzarle fino al loro completo esaurimento per paura che magari non potranno essere più efficenti come prima.

- Il tempo di carica lo indica il caricabatteria? O devo calcolarmi un tempo di carica.

romano.

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rmnrmn

rmnrmn ha scritto:

Le batterie al piombo le puoi tranquillamente caricare in modo parziale.

Infatti, se scendi sotto ai 2 volt per elemento, quindi per te 6 + 6 rischi di danneggiarle.

Dipende da che controlli ha il caricabatteria. Potrebbe essere un modello che fa tutto in automatico e lo puoi dimenticare per giorni, oppure uno che ti devi ricordare di staccare dopo tot ore. Diciamo che se è progettato correttamente come massima tensione, la batteria, una volta piena smette da sola di caricarsi, e tu devi solo preoccuparti di lasciarla sotto carica il tempo necessario, per esempio con 400-500 mA le tue 4,5 Ah dopo una dozzina di ore sono cariche. Vuoi comperare qualcosa o autocostruire? ciao Danilo

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gnat

...mi sono autocostruito una lampada subacquea, pensavo di potermi avvalere, per la ricarica, della scheda contenuta da una lampada d'emergenza in mio possesso (il che non è fattibile). quindi ho tralasciato il problema...ed ora cerco di risolverlo comprando un caricabatt. idoneo allo scopo.

grazie ancora, romano.

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rmnrmn

rmnrmn ha scritto:

per esempio questo:

formatting link

non riesco a copiare il link alla pagina, vai su caricabatterie 220 volt e cerca Graupner - Caricabatterie 12 V 1,8-15 A COD.ORIG. CODICE DESCRIZIONE ARTICOLO EURO ORDINA

6434 445383 Graupner - Caricabatterie 12 V 1,8-15 A 19,90 Carica tutte le batterie al piombo da 1,8A a 15A e 12V. Protetto contro cortocircuiti, inversione di polarità e sovraccarichi. Controllo di carica (corrente >200mA), curva ottimizzata con successivo passaggio alla carica di mantenimento Questo costa venti euro, magari cercando in negozi di elettronica trovi a meno, è solo per dare un' idea ciao Danilo
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gnat

perfetto grazie mille!!

ciao romano

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Romano Rmn

Il giorno Thu, 25 Aug 2005 13:06:54 +0200, snipped-for-privacy@tin.it (gnat) ha scritto:

Sapevo che i limiti erano: inferiore 10.8 V (1.8 V / elemento), superiore 2.2 -

2.4 V / elemento.
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Gigi Ventosa

Quindi, riassumendo, la strategia di carica dovrebbe essere questa:

1° fase: Carica a corrente costante fino al raggiungimento della tensione di carica che è specificata dal produttore. 2° fase: Carica a tensione costante fino a quando la corrente, che diminuisce nel tempo, si stabilizza ad un valore minimo costante.

confermi?

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Deathrider

Gigi Ventosa ha scritto:

Forse hai ragione tu, ah, che memoria scarsa che ho!!

, superiore 2.2 -

Qui dipende dalla batteria, direi che ci siamo ciao Danilo

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gnat

Deathrider ha scritto:

Si prendi i datasheet del PB137 o dell' LM317 e trovi conferma ciao Danilo

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gnat

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