Alimentatori e direttiva europea LVD 73/23/EEC

Spero che questa sia la sede giusta per porre il quesito.

Un amico mi chiede di costruirgli due alimentatori bassa tensione con particolari caratteristiche, che non si trovano in commercio. Però, considerato che deve usarli in un laboratorio che deve sottostare ad alcune specifiche, chiede se posso rilasciargli anche una dichiarazione attestante che gli alimentatori soddisfano a tutte le condizioni della normativa europea sulla bassa tensione, come indicato in oggetto.

Io non sono un costruttore di professione, ma solo un hobbista. Lo farei più che altro per fargli un piacere.

Qualcuno sa se anche un non costruttore professionista può rilasciare simili dichiarazioni (ovviamente se vengono rispettate le direttive previste dalla norma)? Ci sono possibili alternative?

Spero che ci sia qualcuno che possa darmi qualche risposta o indicazione.

Grazie.

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the_frog
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Di quali caratteristiche particolari necessita?

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Gianluca
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LAB

Nulla che non si possa risolvere con semplici carriolate di denaro. Il CE =E8 un'assunzione di responsabilit=E0 del produttore che certifica il suo apparecchio come idoneo. Fino a poco tempo fa era un'autocertificazione. Marchi come l'IMQ, TUV ed altri riconosciuti come qualificanti, sono rilasciati solo dai corrispondenti enti a prezzi non trascurabili e con iter mai troppo veloci. Un apparecchio che riflette le specifiche indicate dalle direttive =E8 considerato realizzato a "regola d'arte", quindi a norma. Non ho esperienza diretta delle certificazioni a stretto contatto con i certificatori, ma solo con i miei committenti che si incaricavano di tale operazione. L'IMQ, ad esempio, non viene rilasciato solo per il circuito, ma anche per l'assemblaggio, l'ergonomia e molte altre cose, non per ultime, il colore dei led sul pannello specifici per particolari funzioni. Ad esempio, il rosso =E8 riservato agli allarmi e non pu=F2 essere usato altrove, anche se il circuito =E8 corretto. I cavi che partono dalla scheda non possono essere cablati "a casaccio", ma inguainati secondo un criterio di pendente anche dalle funzioni che svolgono oltre che dalle tensioni in gioco.

Tutto questo ha una complicazione notevole nel momento in cui si lavora in alta tensione. Per questo =E8 pi=F9 semplice avvalersi di alimentatori 220 volt commerciali gi=E0 certificati per alimentare le proprie apparecchiature. Se tali apparecchiature non governano apparecchiature potenzialmente pericolose (motori, elettrovalvole, centraline di macchine operatrici tipo presse), allora puoi convincere il tuo amico ad accettare l'insieme senza rischio.

Altro discorso =E8 legato alla precisione strumentale. Se devi garantire una precisione su di una strumentazione, allora bisogna veramente mettersi le mani nei capelli. Almeno nel caso in cui le misurazioni devono assumere un carattere ufficiale o accompagnare i dati di un'apparecchiatura come collaudo. Un misuratore per i gas di scarico delle autovettura, ad esempio, deve superare dei test e delle calibrazioni oltre a dover ricevere un supporto tecnico per il controllo almeno una volta all'anno (se ben ricordo). Tale strumento, inoltre, deve essere interfacciabile con programmi elaborati dal ministero competente e rispondere, quindi, a protocolli standard. Tali protocolli non sono quasi mai free-download, ovvero, ti tocca pagare per poter conoscere le direttive.

Ricordo che per realizzare delle semplici lampade a led per montacarichi dovemmo "spararci" un manuale di almeno 50 pagine con illustrazioni tipo l'angolo di visibilit=E0, le condizioni per il piazzamento, le condizioni di guasto, ecc. Costo del plico non meno di 150 euri!

Per essere a norma devi pagare!

"E io pago, io pago..."

Di pi=F9 nin s=F2...

Piccio.

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Piccio

i

ricordi bene, lo strumento che uso per le prove di sicurezza elettrica, ogni 12 mesi (ENTRO i 12 mesi in questione) deve essere spedito all'ente per le tarature e verifiche necessarie (manutenzione e via dicendo). pena l'invalidit=E0 dei certificati emessi da tale apparecchio.

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Linux

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