Cosa succede ai nostri oscilloscopi, monitor,pc, componentistica elettronica e via dicendo se esposti ad una temperatura media di -22 gradi per tempi prolungati(4 mesi circa)? Si possono raggiungere anche picchi di -40 gradi. Purtroppo queste apparecchiature risiederanno nella parte estiva di una izba russa e sara' possibile "invernizzare" questa stanza solo fra qualche mese.
Parlando dei soli componenti elettronici, se li vuoi solo stoccare, anche se non sono in range esteso, se non ci sono altri problemi (formazione di condensa/brina), quando la temperatura torna in range operativo non ci dovrebbero essere problemi di funzionamento.
Se invece li vuoi far operare a temperature troppo rigide c'è il rischio che qualcosa non parta.
Le apparecchiature e i componenti sono semplicemente immagazzinati o anche utilizzati a quelle temperature? E' possibile dare una risposta certa solo conoscendo le caratteristiche ambientali delle apparecchiature e dei componenti, in particolare gli intervalli di temperatura di immagazzinamento o di funzionamento, in dipendenza dalla risposta alla mia domanda precedente. L'intervallo di temperatura deve essere riportato nel manuale d'uso dell'apparecchiatura; per quanto riguarda i componenti dipende dalla loro classe ambientale. Di quali componenti si tratta?
I componenti del mio piccolo magazzinetto sono solo stoccati.
Mi riferisco soprattutto alle attrezzature del mio laboratorio(che non sono progettate in modo specifico per temperature estreme) : oscilloscopio, frequenzimetro, multimetro, generatore, etc... Poi mi riferisco a componenti come i condensatori elettrolitici e al funzionamento degli IC. C'e' anche da dire che in quel posto le centraline e gli antifurti delle auto funzionano benissimo, ma probabilmete perche' sono progettate appositamente(si passa dal freddo estremo al calore intenso del vano motore in Estate).
Ma forse e' meglio fare un esempio di come verranno usate queste cose :
In pratica, in mattinata verra' accesa una stufa elettrica per rendere l'ambiente vivibile senza dover indossare uno "scafandro". Durante la sessione di qualche ora di lavoro in laboratorio(6-8 ore), la stufetta verra' spenta e tutto ritornera' al freddo assassino fino alla mattina successiva. Ho necessita' di queste informazioni perche' devo sapere se posso spegnere completamente i riscaldamenti oppure devo lasciarli accesi in laboratorio a potenza ridotta per alzare quel tantino la temperatura per evitare danni alle apparecchiature.
Queste domande non me le ero proprio poste fino a quando un mio amico russo non si e' lamentato con me del fatto che in inverno deve smontare la batteria dell'auto la sera(per portarsela a casa) e rimontarla la mattina per andare al lavoro. Da non credere.....
Potresti realizzare un contenitore coibentato e riporci gli strumenti al termine dell'utilizzo. Dentro al contenitore potresti mettere uno scaldotto elettrico e mantenere la temperatura sui 10 °C per evitare la brina ed avere gli apparecchi già termicamente stabili prima dell'utilizzo. Meno dispendioso che riscaldare una intera stanza... :-)
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