Riprogettazione impianti elettrici per macchinari.

Buongiorno, lavoro per una azienda che produce macchinari. Ogni macchina ha un pannello elettronico che, attraverso un impianto elettrico composto da un interrutt ore generale, un trasformatore, diversi teleruttori, magnetotermici/salvamo tori, fusibili... comanda due motori (ad es. un 4/3KW 4/8P e un 0.55-0.37KW 4/8P).

Si tratta di impianti progettati almeno una decina di anni fa. Immagino che il mondo sia cambiato abbastanza nel frattempo e che sia possibile rinnova

i anni nella progettazione di questo tipo di impianti?

arci sopra. Mi spiace di non poter entrare nei dettagli ma si tratta di dati sensibili.

Grazie, Marco

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mm
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Il 20/02/2017 10.50, mm ha scritto:

Ma l'impianto elettrico in oggetto e' parte integrante dell'apparecchiatura (e quindi realizzato dalla ditta che la costruisce o, su sue specifiche, da terzi) e con essa venduta, o parte dell'impianto della struttura entro cui l'apparecchiatura e' installata e operante...?

Nel secondo caso, per il costruttore della macchina il problema e' praticamente inesistente. E' chi la compra, che deve adeguare il suo impianto alle specifiche di legge e renderlo anche conforme all'apparecchiatura.

Se invece l'impianto e' a corredo dell'apparecchio (e quindi la conformita', globale), mi sembra a dir poco curioso che, in dieci anni, il reparto di ingegneria non si sia preoccupato di rimanere aggiornato. Ad ogni modo, le norme antincendio ultimamente sono state modificate (non radicalmente) circa ogni quinquennio, negli ultimi 15 anni (credo che l'ultimo rilascio sia del 2011). E' probabile che gli impianti elettrici (a cui sono abbastanza legate) siano stati adeguati a loro volta.

Per quello che invece riguarda l'efficienza, non mi sembra che per l'elettrotecnica "pura" ci siano novita' eclatanti per quello che riguarda organi di controllo e/o comando, nell'ultimo decennio. Le cose si fanno sostanzialmente come un secolo fa, se si escludono quelle innovazioni dovuti all'uso di nuovi materiali. Al netto di esigenze peculiari dell'apparecchiatua, ovviamente...

sandro

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sandro

Il 20/02/2017 10:50, mm ha scritto:

Ah beh, se sono sensibili allora lasciamoli stare Si sa' mai che si offendano

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RobertoA

mm ha scritto:

ello elettronico che, attraverso un impianto elettrico composto da un int erruttore generale, un trasformatore, diversi teleruttori, magnetotermici /salvamotori, fusibili... comanda due motori (ad es. un 4/3KW 4/8P e un 0 .55-0.37KW 4/8P).

che il mondo sia cambiato abbastanza nel frattempo e che sia possibile r

ndici anni nella progettazione di questo tipo di impianti?

ragionarci sopra.

ili.

  • sostanziali sono negli attuatori di motori e riscaldatori, con l'introduzione di inverter e SSR; in piu ci puoi aggiungere l'uso ,+ o meno massiccio, di PLC o centraline elettroniche di gestione e controllo.
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emilio

ieci anni fa e molte centraline dedicate vengono assorbite nel controllo da l PLC stesso. Se un tempo occorreva un circuito dedicato per il controllo di una cella di carico ed un inverter, oggi si espande il PLC con un input analogico ed un 'uscita DAC direttamente.

otati grazie alla superiore potenza di calcolo.

Piccio.

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Piccio

Leggo tutte le vostre risposte con attenzione e cerco di capire qualcosa.

Si tratta di un "impianto elettrico in oggetto e' parte integrante dell'apparecchiatura (e quindi realizzato dalla ditta che la costruisce [...] ) e con essa venduta"

Sicuramente correzioni per il rispetto delle normative sono state apportate

Anche grazie a voi ho scoperto che qui non si usano SSR e limitatamente inv erter (causa costo!?).

Continuo a seguirvi, grazie, Marco

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mm

mm ha scritto:

Scusa, chiedi spunti a noi, dovresti sapere tu come e cosa fare visto che lavori per una azienda che produce macchinari...

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El_Ciula

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