Reperibilità componenti

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:k8l744$9oo$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Io, essendo appassionato di retrocomputing, mi rivolgo sempre al mercato cinese e trovo tutti i componenti persino quelli ormai fuori produzione, e i prezzi sono ottimi, arrivo a risparmiare anche l'80%, tutti i progetti che ho montato hanno sempre fuzionato a primo colpo quindi , al contrario di quello che dicono i distributori italiani, il prodotto e' ottimo ed ovviamente, saltando tutti i passaggi, lo e' anche il prezzo.

Il 22/11/2012 14.03, Michele ha scritto:

allora la colpa di questa invasione cinese nel tessuto economico commerciale italico possiamo dire essere solo dei commercianti italiani stessi che, forte di un presunto passato monopolio, hanno sempre fatto il loro bello e cattivo tempo ala faccia del consumatore?

Il 22/11/2012 14:03, Michele ha scritto:

Non sei il primo che me lo dice. Ma che esperienze hai in merito ai tempi di consegna (non di trasporto!) e ai dazi doganali?

Posto che nei casi in cui i componenti non si trovino qui anche pagarli allo stesso prezzo è comunque una cosa positiva, ma rispetto al costo del loro "listino" quanto incide l'importazione?

Marco

io cerco di utilizzare componenti super comuni, oppure rimpiazzabili facilmente. Non sempre è possibile, ma almeno per la maggior parte di una scheda riesci a essere tranquillo. Per esempio per fare un dc-dc cerco di usare sempre roba tipo mc33063... che si trovano sempre. Per il resto non ho mai avuto grossi problemi, specie per i passivi, mentre per gli attivi ho notato che molto dipende anche dai numeri che fai.

Ciao CG

Il 22/11/2012 15:30, CG Audio Laboratories ha scritto:

Non ho evidenziato che mi riferivo principalmente ai semiconduttori. Per i passivi standard la situazione è molto più semplice perché generalmente ci sono molte alternative e spesso non sai nemmeno chi è il produttore (es. i resistori sono come le viti).

Quanto ai numeri... mah, ho incontrato problemi sia per poche decine di pezzi sia per qualche decina di migliaia.

Intendo dire che se oggi chiedo a un distributore se ha quel componente a stock, non ho alcuna garanzia che tra due settimane ce l'abbia ancora! E tipicamente prospettano tempi di riconsegna (*mai* garantiti nero su bianco) di 6-8 settimane nei casi migliori.

Questo anche per numeri importanti.

C'è qualcosa che non mi quadra. Nessuno fa più magazzino perché temono l'invenduto. Ma se i distributori a fronte di *ordini* non riescono a procurare il materiale significa che il produttore non riesce a fornirlo. Se non riesce a fornirlo significa che la sua capacità produttiva è inferiore al picco della domanda. Non c'è quindi pericolo di invenduto, per definizione.

Mi aspetto correzioni in quanto di economia ci capisco poco. Marco

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:k8l9dk$bdi$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Tempi di consegna: 2 settimane con raccomandata da 8-10 dollari ,3 giorni con DHL 20-25 dollari , peso un paio d'etti (e di componenti ce ne vanno veramente tanti!!!)

Dazi doganali: dipende da quello che dichiara il venditore (capito no?) eppoi i pacchettini piccoli passano quasi sempre inosservati. Comunque c'e' da considerare che fino a 22 euro di valore non c'e' l'applicazione delle tasse doganali...

Ad esempio ho preso l' 11C90 per riparare un vecchio ma ancora validissimo frequenzimetro AF , prescaler obsoleto ormai quasi introvabile perche' fuori produzione gia' da tanti anni, costava 40.000 lire a suo tempo, i piu' grossi rivenditori non ce l'hanno piu', su ebay c'e' il matto che lo vende a oltre 80 euro e da hong kong intorno alle 7 euro, prezzo medio di altri venditori 15 euro (ma i venditori che ce l'hanno si contano sulla punta delle dita di un falegname), io l'ho pagato 3 dollari, prezzo fino a 10 pezzi, per quantitativi superiori il prezzo scende e ne hanno ancora 10000+ pezzi disponibili... e come quello anche tanti altri componenti ormai fuori produzione, pagati una fesseria, quando magari sarei disposto a pagarli tanto pur di rimettere in moto Spesso ci mettiamo d'accordo io e alcuni amici per far eun ordine consistente e abbattere ancora di piu' i prezzi... in questi tempi di crisi se non facciamo cosi' dobbiamo abbandonare l'hobby ;)

"Alexander" ha scritto nel messaggio news:50ae28da$0$13282$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Secondo me si.

Il 22/11/2012 16:45, Michele ha scritto:

Buono a sapersi, quelle volte che ho ordinato qualcosa mi è rimasto in dogana per settimane.

Non ho capito.... cioè ho capito, ma non capisco come possa funzionare. A fronte della fattura la bolla doganale deve rispecchiare il vero contenuto! Altrimenti non puoi nemmeno registrarla scusa.

Ciao e grazie delle informazioni Marco

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Per componentistica "comune" applico (applichiamo, io e coloro che dovranno realizzare la produzione) la regola dei 3 fornitori: sono da scartare i componenti non disponibili da 3 fonti diverse, sia per una questione di reperibilità che di prezzi. Non sempre si trovano 3 fornitori ed allora si corre il rischio se non ci sono alternative convenienti sennò si opta tranquillamente per realizzare le stesse funzionalità a prezzo di un maggior numero di componenti standard sul PCB. Ad esempio, un circuitino marcia/arresto lo si implementa tranquillamente con un flip-flop piuttosto che con un micretto a 6 pin con qualche funzionalità superficiale in più. Nel caso dei micro, invece, la musica cambia perchè spesso la non reperibilità è causata dal produttore stesso e non dai distributori. Un paio di anni fa sono venuti a mancare per qualche mese gli ATmega8 che usavamo in quantità discrete alchè ho eseguito il porting verso l'ATmega48P che è pin compatibile, costa gli stessi soldini e consuma la metà. Va detto che un tempo di Z80 ce ne erano solo 3-4 tipi diversi anche se di varie marche mentre oggi di un tipo di micro trovi almeno 10 versioni diverse (clock, package, range di temperatura, automotive, ecc). Forse i produttori cominciano ad assemblare i chip a fronte di ordini sicuri per evitare di mettere a magazzino 100000 codici diversi.

Piccio.

Confermo che quando mi hanno spedito tramite corrieri il passaggio in dogana e' stato molto veloce, in funzione del tipo di spedizione e degli accordi tra chi spedisce e il vettore puo' capitare di pagare al vettore ulteriori spese di pratica,a me e' capitato poche volte e per cifre tra 10 e 20 euro. Per la dogana ho acquistato da privato e di solito mi hanno sempre chiesto poco + dell'iva, a parte poche volte nelle quali il pacco e' passato dritto. Per spedizioni tramite posta normale importante e' avere sempre e comunque un valore dichiarato, se sul pacco ci fai mettere il cellulare e la mail , e sei fortunato, magari ti contattano e acceleri le pratiche, se aspetti la raccomandata aivoglia...

Mi permetto di far notare anche a Michele che c'e' un rischio contraffazione e per roba di valore anche che sia di recupero, magari dissaldata su un fornello a gas, da tenere quindi in conto.

"Michele" ha scritto nel messaggio:

Puoi dare qualche indicazione in piu' su come trovare questi venditori?