Lampadina fulminata --> Dimmer saltato

Ieri si è fulminata una lampadina alogena da 50 W e si è "trascinata" dietro il dimmer della Gewiss. Fulminandosi, la lampada è andata in corto ed è saltata una pista del PCB del dimmer (ha fatto da "fusibile") ed il triac (un ST da 16 A). E' scattato anche il magnetotermico. La mia paura adesso è che ogni volta che mi salta una lampadina debba buttare via il dimmer (che costa 50 euro...). Possibili soluzioni? Io pensavo un fusibile ritardato da 600 mA in serie al dimmer, sperando che salvi il triac (ma non ne sono sicuro). Altro?

-- Neomamma o neopapà?

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Fabio C.
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Fabio C.:

Dicesi "flashover".

Nessun fusibile sarà mai "veloce" quanto un triac. Uno ritardato men che meno.

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F. Bertolazzi

Le candele: quelle, quando bruciano, funzionano meglio. :-)

Piccio.

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Piccio

Puoi ridurre l'incidenza del guasto alla lampada ricordandoti di farla funzionare di tanto in tanto alla massima potenza: nelle alogene ciò serve a "ricostruire" il filamento. Per il resto vedo che non sei uno sprovveduto e penso che tu ti possa cimentare nella riparazione della pista del circuito stampato e nella sostituzione del triac: come ti hanno già scritto, nessun fusibile sarebbe mai sufficientemente veloce per salvare l'elettronica. Saluti. Paolo.

"Fabio C." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

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Pino

Di solito, però, i semiconduttori sono una buona protezione per i fusibili... :-)

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Gianluca
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LAB

rve a

Non so quanto sia vera questa cosa della rigerenerazione del filamento, ma in ogni caso non risolverebbe il problema: prima o poi la lampada si brucera' e in quel momento ci sara' sempre una certa probabilita' che si formi un arco elettrico con conseguente sovraccarico. Sinceramente non saprei trovare una soluzione semplice se non sostituire la lampada dopo tot ore di funzionamento prima che si bruci. Altrimenti rassegnarsi a cambiare il triac quando si brucia.

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Dimonio Caron

Dimonio Caron:

Verissima, è il principio su cui si basano le lampade alogene.

Oppure non usare un dimmer, attrezzo utile solo a buttar via elettricità.

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F. Bertolazzi

La butto li: Una bassa resistenza di potenza in serie alla lampadina? Calcolata in modo che non assorba molta potenza durante il funzionamento normale e che limiti la corrente in caso di cortocircuito

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Lorenzo

Dimonio Caron in data Friday 19 February 2010 04:06, nel gruppo it.hobby.elettronica ha scritto:

Una statistica fatta con lampadine _normali_ in casa di mia madre, é che "i botti" sono sempre capitati dove le lampade sono rivolte verso l'alto. In questi casi, il filamento, rompendosi, finiva a mettere in corto tra loro le due astine metalliche se servono per tenerlo teso. Nei lampadari in cui le lampade sono rivolte col vetro in basso od in orizzontale, i "botti" non sono mai capitati...

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BIG (Umberto)

F. Bertolazzi ha scritto:

Mmm... non quello che userei io, ma in generale direi esistano fusibili per semiconduttori (I2t minore di quello del componente da proteggere; tipicamente per potenze elevate)

Es.

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Il ritardato deriva dal fatto che il Fast si brucerebbe all'istante all'accensione della lampada

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Fabio C.

Pino ha scritto:

Sì infatti; a questo punto l'obiettivo è di non far saltare le piste dello stampato; il triac in futuro potro' cambiarlo

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Fabio C.

F. Bertolazzi ha scritto:

Be' insomma... la potenza attiva cala (meno luce=meno energia consumata, o no?), chiaramente aumenta un po' la dissipazione sui cavi

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Fabio C.

Fabio C. ha scritto:

Come varia il _rendimento_ della lampadina al variare della corrente che la attraversa? Cioe' piuttosto che usare una lampadina da 50 W alimentata in modo che assorba 25 W, e' meglio usare una lampadina da 25 W.

Ciao

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Giorgio Bibbiani
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Giorgio Bibbiani

Fabio C.:

No. Leggi il mio "trattato" sottostante. ;-)

Chiaramente diminuisce.

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F. Bertolazzi

Fabio C.:

Scusa, ma che te ne fai del dimmer? Se usi la lampada a piena potenza non serve, se lo usi a metà potenza allora ti conviene comprare una lampada con

1/4 della potenza, che ti darà la stessa potenza luminosa con metà del consumo e durerà assai di più.

Modulare l'intensità di lampade a incandescenza non ha senso, in quanto già così il 90% dell'energia che consumano viene trasformata in raggi infrarossi, invisibili. Per inciso è per questo che le alogene consumano un po' meno delle tradizionali e le fluorescenti ancor meno: nulla di magico, solo più produzione di fotoni visibili e meno di invisibili.

Col triac ottieni solo di abbassare la temperatura del filamento, emettendo più infrarossi e meno luce visibile, oltre ad accorciarne la vita (e diminuirne ulteriormente l'efficienza) in quanto, a bassa temperatura, il metallo del filamento si deposita sul vetro anziché ritornare al filamento stesso.

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F. Bertolazzi

e

E quei bei circuiti di protezione che si usavano una volta, con un SCR grosso cosi' (...) che, polarizzato dalla caduta di tensione su una resistenza di basso valore in serie al carico, andava in conduzione facendo un bel cortocircuito secco ai capi del dimmer, sarebbero abbastanza veloci?

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Arrangiologo

F. Bertolazzi ha scritto:

Se dimmero a 25 W una lampada da 50 W ho più dissipazione sui cavi rispetto ad una 25W non dimmerata (THD corrente sui cavi)

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Fabio C.

Fabio C.:

Certo. Ma non stavi parlando di questo. E comunque non sono spiccioli, ma centesimi di spiccioli, in confronto alle malefatte dei filamenti freddi.

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F. Bertolazzi

Un bel giorno dalai lamah digitò:

Scusa, link saltato:

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dalai lamah

Un bel giorno Fabio C. digitò:

Ogni TRIAC di potenza ha il suo parametro I²t; quindi basta scegliere un fusibile con un I²t più basso di quello del TRIAC. Ad esempio prendiamo un tipico TRIAC ST da 16A in TO220:

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Esso ha un I²t di 144 A²s.

Prendiamo poi un tipico fusibile slow da 0.6 A:

Esso ha un I²t di 6.19 A²s. Quindi direi che ci sia una notevolissima probabilità che si bruci prima il fusibile.

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dalai lamah

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