impianto cottura birra

vorrei costruire un sistema automatizzato di cottura della birra (sono un homebrewer), ma ho bisogno di aiuto perch=E8 ignoro come poterlo realizzare.

il sistema dovrebbe gestire un impianto di cottura a gas (o eventualmente a resistenza elettrica), monitorando la temperatura e portandola a vari step (es. 58=B0 - 65=B0 - 78=B0) per tempi prefissati ( e programmabili) a seconda delle varie ricette e modalit=E0 di produzione.

da dove si parte? :wacko:

grazie :D

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macbar
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Molto in generale:

hai bisogno di un sistema programmabile (es. microcontroller) per impostare le ricette con i vari tempi e temperature necessarie. Può essere sufficiente un display LCD, un tastierino numerico e una EEPROM dove memorizzare le ricette.

Poi ti serve termostatare l'impianto di cottura. Questa è la parte più complessa (non conosco le tue competenze, magari per te è una passeggiata!). Devi realizzare un sistema di controllo PI o eventualmente PID se necessario. In soldoni dai in ingresso il valore della temperatura desiderata, misuri con un termometro quella attuale dell'impianto e regoli di conseguenza la resistenza elettrica o la quantità di gas. Questa parte la puoi realizzare numericamente con lo stesso microcontrollore, realizzarla con circuiti analogici oppure vedere di sfruttare dei controllori PID già pronti cercando di adattarli al tuo sistema.

Non conosco assolutamente le caratteristiche dell'impianto di cottura quindi non saprei dirti altro in merito a come realizzare il sistema di controllo.

Spero di averti dato qualche idea. Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Lo scopo =E8 nobile, ma il compito =E8 arduo, e la risposta di Marco Trapanese =E8 ottima ma non d=E0 abbastanza idea della difficolt=E0.

Comunque, se puoi tenere il liquido in rapida agitazione, potresti anche provare un sistema on-off: riscaldatore elettrico ad immersione, sensore (magari fatto con un LM35 National) che stacca l'alimenatazione al riscaldatore quando si raggiunge la temperatura e la riattacca appena la temperatura scende (meglio dargli un grado o due di steresi). La massa termica del liquido funziona da integratore.

Per quanto riguarda il controllo dei tempi/temperature, potresti usare un vecchio catorcio di calcolatore (anche il pi=F9 scaciato:-) usando la porta parallela per imporre al sistema esterno (che io farei per semplicit=E0 analogico) la soglia di temperatura a cui il riscaldatore si spegne e per quanto tempo deve durare ogni fase.

Tutto questo richiede che tu abbia una certa pratica (o conosca qualcuno che ce l'abbia, insieme a molta disponibilit=E0 :-) ma tendo a essere pessimista: temo che se tu avessi avuto le competenze necessarie, alla soluzione che propongo ci saresti arrivato da solo...

Se puoi aspettare sette - otto anni (il tempo di andare in pensione) te lo metto su io. In cambio, ovviamente, di una congrua percentuale del prodotto ;-)

Ciao

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

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Tullio Mariani

mi sa che la birra agitata non sia tanto buona :-)

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Manuel Fantoni

macbar ha scritto:

Anche io ho da poco iniziato l'arte dell'homebrewing, conosco i problemi legati a questo meraviglioso mondo ma, come ti hanno già detto, non sono di facile soluzione se non hai un po' di esperienza del settore.

Magari se decidi di usare una resistenza, e riesci a trovare un termostato con sonda immergibile (e alimentare) qualcosa riesci a fare.

Il mio consiglio è trovare qualche amico elettronico-spippolatore e con lui condividere la costruzione del sistema e la birra :)

Ciao

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Francesco Sacchi

inizio a capire che i problema che ho posto non =E8 cos=EC semplice come pensavo fosse. intanto grazie per le risposte macbar

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macbar

Potrebbe non essere complicatissimo, ma bisognerebbe avere contemporaneamente competenza di elettronica, sistemi di controllo, un po' di termodinamica e, contemporaneamente, birrificazione. Sapere quanto lento pu=F2 essere il passaggio da una temperatura ll'altra (minuti o ore?), quanto tempo deve restare a ogni temperatura (mezze ore, mezze giornate o giorni interi?), forme, dimensioni e il materiale dei recipienti, quanta =E8 la tolleranza ammissibile sulle temperature, eccetera.

Sono tutte cose che posssono variare, per quel che (non) ne so io, di un buon fattore (esempio: termostatare un litro o 5 ettolitri non =E8 certo la stessa cosa). Occorre inoltre a una certa pratica manuale, indispensabile per fare ex novo unprototipo/pezzo unico.

A seconda della situazione (vedi sopra) potrebbe bastare una resistenza da scaldabagno con il suo sensore meccanico a bimetallo, o occorrere un buon controllo elettronico, con riscaldatori e sensori distribuiti per tutto il volume. Bisognerebbe poi fare qualche prova, e dopo averne scazzate un paio si imbroccherebbe probabilmente la soluzione.

Comunque sia, le sfide mi piacciono quanto la buona birra, a patto che in questa non ci sia solfito: sono diventato allergico :-(

Per cui: di dove sei? ;-)

Ciao

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

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Tullio Mariani

mi intrometto anche io nella discussione :D anche io sono homebrewing da 5anni ormai, mi son costruito un impianto da 30litri, ormai andato in pensione, ora ne ho uno da 70:-) il primo funzionava con le resistenze da scaldabagno, ne usavo due in parallelo da 1.2kw l'una, controllate con un reostato. gestivo la temp con un termostato digitale che utilizzava un ds18b20 della maximm che mi sono autocostruito, trovando un progetto in rete....sono un amente del fai-da-te, ne va benissimo uno semplice che si trova in commercio...se non sei esperto di elettronica, ti consiglio di comprarlo, non è x nulla facile ;-) in questo modo però non controlli la durata dello step, cioè il termostato ti mantiene la temp, dopo x tempo, cambi il valore impostato ed avanti così ;o) funziona bene, rieci a tener sotto controllo la temp sicuramente con maggior precisione rispetto all'accendere il gas a mano, alla fine lo scopo secondo me è proprio questo. insomma l'idea è questa, non è cmq facilissimo, come ti han detto bisogna unire un bel po' di competenze...oltre che ad una buona manualità

volevo ionvece approfittarne per chiedere un aiuto a Tullio. te ne intendi di programmazione con visual basic? con l'impianto nuovo stavo pensando di comandare il gas(non uso + le resistenze, troppo dispendiose x così tanta massa) con la parallela, e di acquisire la temp con la seriale. il programma che acquisice la temp funziona, quello che accende il gas pure, mancherebbe la logica che li fa interagire. il problema è che mi ha aiutato un amico programmatore, che ora purtroppo non riesco + a rintracciare, un poco son andato avanti io, ma mi son bloccato. diciamo che il programma è all'85% se hai voglia, magari ci sentiamo in privato. scrivimi a:

megamarco chiocciola tele2 punto it

saluti, ciao

p.s. io son di seregno(mi)

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megamarco

.=2E..................................................................= .=2E..........

Non ne so gran che, ma spero una cosa: che si scaldi il liquido a bagnomaria. Altrimenti nei punti pi=F9 vicini al riscaldatore (che sia a gas o elettrico) i lieviti si strinano. O mi preoccupo di problemi inesistenti? :-)

Assolutamente no, e me ne dispiace. Mi farebbe comodo capirne, ma per l'informatica e il digitale in genere ho un rifiuto viscerale. Io farei tutto in digitale tranne forse le temporizzazioni, e se qualcosa dovessi fare al calcolatore userei l'unico linguaggio che conosco: il gwbasic, quello con in numerini di riga :-)

Be' ma quello lo puoi fare con qualunque linguaggio tu conosca. Basta rinunciare a finestre, belle schermate

Mi spiace, sono proprio la persona meno adatta.

Ciao

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

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Tullio Mariani

megamarco ha scritto:

Bhe io un pochino ci capisco e nel (poco) tempo libero che ho potrei darti una mano.

Ciao

P.S. sono di Pistoia

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Francesco Sacchi

grazie a tutti. in particolare grazie a megamarco per le dritte. mi puoi fare capire meglio come lo hai realizzato, o vedere delle foto, cos=EC mi rendo conto.

provo a riassumere le fasi tecniche cos=EC i non homebrewer hanno un'idea pi=F9 precisa di cosa serve.

parliamo di un impianto attualmente di 25l che ho intenzione di ampliare a 50/70 l. al massimo 100l.quindi niente ettolitri. si tratta di un tino di cottura, attualmente un pentolone di alluminio (stile salsa di pomodori) da circa 60 l, in cui il mosto (insieme di grani d'orzo macinati e acqua) devono raggiungere step prefissati di temperatura per tempi prefissati, variabili a seconda della ricetta. es. 53=B0 x 10', poi 65=B0 x 30', poi 72=B0 x 20, poi raggiungere i 78=B0 finali, con aumento della temperatura indicativo di 1=B0 al minuto (cos=EC dice il manuale del buon homebrewer).

come dice megamarco, mantenere le temperature costanti aprendo e chiudendo il rubinetto del gas =E8 molto approssimativo. per cui cercavo una soluzione.

i lieviti entrano in gioco a cottura ultimata quando il mosto, che nel frattempo =E8 stato filtrato dai grani, bollito per almeno un'ora con il luppolo, viene raffreddato (il pi=F9 velocemente possibile a 20=B0 o a

12=B0, a seconda se =E8 alta fermentazione o bassa).

non =E8 esaustivo ma pu=F2 dare un'idea. cmq sono di erba (CO), e il cambio birra/competenza elettronica a me sta molto bene se c'=E8 qualcuno disponibile. marco

birra con il solfito? non l'ho mai provata!! =E8 buona?;-)))

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macbar

=EC

Da quanto dici, non vedo controindicazioni a tenere tutto in agitazione rapida: il vantaggio =E8 la maggiore uniformit=E0 di temperatura, gli scambi termici pi=F9 rapidi, ecc con maggiore rapidit=E0 di riscaldamento complessivo e maggiore facilit=E0 di termostatazione. La cosa diventerebbe molto meno complicata.

Mi puoi dare qualche riferimento? Va a finire che ci provo pure io. ;-)

Immortalata da Elio nalla indimenticabile canzone... :-)

=2E....il cambio birra/competenza elettronica a me

Purtroppo io sono a San Giuliano terme (PI). Niente birra per me :-(

Ho estrapolato dal fatto che ormai solfitano pure i vini rossi, anche quelli rinomati (che non significa necessariamente buoni). E si che per i rossi, almeno quelli non troppo fiacchi, dovrebbe essere superfluo. Col risultato che non posso pi=F9 bere neanche quelli. :-(

Nella birra, intendo quella industriale, non lo usano come conservante- antiintorbidente?

Temo proprio di no, almeno per me!

Ciao

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

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Tullio Mariani

Tullio Mariani il martedì, 27/03/2007 scriveva:

infatti ho un agitatore meccanico, costruito utilizzando un motore alzacristalli da auto, sul quale è montato albero e palette a cucchiaio, studiate in modo da creare un flusso uniforme durante la mescita. ;-) cmq, per la cronaca, i lieviti non ci sono, son gli utimi ad entrare in gioco...qui si usa solo una miscela di orzo+acqua :D

peccato! ...con tutte le ore che ci ho passato, non la butterò mai la mia idea :o) scherzia a parte, prima di iniziare, ci ho pensato parecchio, la soluzione con il pc è moooolto + versatile rispetto a plc e quant'altro, inoltre ti permette di crearti delle ricette x ogni tipo di birra

no, altrimenti come li integro? ormai devo continuare con vb

cmq se vuoi qualche dritta, dai un occhio al newsgroup it.hobby.birra

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dove c'è una guida che spiega x benino come fare la birra

ciao!

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megamarco

Francesco Sacchi ha pensato forte :

se vuoi darmi una mano, ci sentiamo x mail, mandami una mail a: megamarco chiocciola tele2 punto it

così ne parliamo. ho usato la versione .net, quindi vb.net non cambia moltissimo dal visual basic classico.

grazie, ciao. azz...un po' lontanino :-(

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megamarco

Non ho seguito in dettaglio tutto il thread, comunque una osservazione generale: per scaldare a 1 C/min 60 l di acqua (con recipiente ben isolato) ti servono circa 4.5 kW di potenza elettrica. Hai a disposizione tutta questa potenza elettrica?

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

attualmente i litri da scaldare sono 25/30: quindi pensavo a 2 resistenze da 1200w (in parallelo). bastano?

mi han detto che alcuni impianti professionali sono dotati di resistenze adesive tutt'intorno al tino di cottura. che ne dite? si trovano in giro? quanto costano?

o sono meglio le resistenze a immersione?

macbar

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macbar

pensavo di usare un sistemino come quello qua sopra, che comanda un rel=E8 collegato alle resistenze (2 da 1200w): quanto pu=F2 costare e che competenze richiede? me la cavo da autodidatta spulciando in rete? oppure si trova gi=E0 costruito?

macbar

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macbar

Secondo me sono meglio le resistenze adesive. Tra l'altro i prodotti che facciamo noi ne sono dotate! Di dove sei?

--
Matteo
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Matteo

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