Domanda filosofica sulle celle fotovoltaiche

No, infatti in quella elettricamente aperta ci sara' un numero maggiore di elettroni in banda di conduzione rispetto a quella in cortocircuito, e un numero minore in banda di valenza, quindi in quella aperta ci sara' un numero minore di elettroni disponibili per l'assorbimento di un fotone e la cella aperta assorbira' meno luce.

Non so quale sara' il bilancio, perche' allora la cella assorbira' piu' luce e si riscaldera' inoltre per effetto Joule.

Non c'e' dubbio ;-).

Concordo, quella in corto dovrebbe assorbire piu' luce.

Ciao

Piccio.

mi riferivo a quei fotoni che vengono assorbiti quando la cella

Per una cella che eroga corrente, della radiazione incidente ipotizziamo che il 15% sia riflesso via, il 15% assorbito e traformato in energia elettrica, il 70% restante assorbito e trasformato in calore (in questa considero anche l'energia rilasciata da fotoni convertiti ma con energia "in eccesso").

La stessa cella a circuito aperto come si comporta? Se tutta la quota del 15% non viene + assorbita, ma riflessa

della radiazione riflessa. E il bilancio termico non cambierebbe per nulla.

Oppure buona parte di quel 15% viene comunque convertito in elettroni di conduzione che pero' si ricombinano generando comunque calore nella giunzione? I questo caso immagino la cella si comporti come un diodo che raggiunge la soglia di conduzione.

Questo per cercare di farmi un'idea quantitativa della cosa che diceva Giorgio Bibbiani.

icamente aperta.

ono considerare come due oggetti che ricevono la stessa energia dal Sole?

Si'. Nel primo caso l'energia elettrica prodotta verra' dissipata nella cella stessa. Nel secondo caso l'energia luminosa scaldera' direttamente la cella.

sto ad un raffreddamento della cella stessa?

In questo caso la cella si scaldera' di meno che nei casi precendenti.

Sicuramente.

che erogano (al carico applicato) visto che "assorbono" luce in misura div ersa?

Se fosse vero, dovresti vedresti a occhio qualche cambiamento nelle celle in funzione del carico elettrico. Probabilmente le vedresti diventare piu' chiare o piu' scure e percio' le mie risposte precedenti sarebbero sbagliate. Pero' io non ho mai notato queste variazioni di colore, ma sarebbe interessante verificare con precisione.

Penso di no, l'energia luminosa incidente sulla cella puo' (ma non necessariamente deve) essere assorbita dalla cella con diverse modalita', una di queste e' quella per cui l'energia di un fotone incidente determina la transizione di un elettrone dalla banda di valenza a quella di conduzione, dato che nei casi di cella aperta o rispettivamente in cortocircuito i numeri di occupazione in condizioni stazionarie delle bande di valenza e di conduzione saranno diversi, allora sara' anche diversa la probabilita' di assorbimento di un fotone associata a quel particolare processo.

Ciao

Il 13/03/2014 01:10, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

se l'energia fosse trasformata al 100% in calore si avrebbe comunque un'emissione di fotoni nell'infrarosso (oltre che dissipazione per convezione e conduzione) per cui non ci sarebbero cambiamenti percettibili dai nostri sensi