Devo accendere un HP Microserver N40L da remoto (purtroppo il WOL non funziona su FreeBSD, le ho provate tutte), simulando la pressione del tasto di accensione.
Mi serve una schedina, alimentabile magari da una alimentazione continua
modulo WiFi.
simulare il tocco del tasto e deve poter essere comandato abbastanza facilmente da una app su Android. Un tasto su una interfaccia web potrebbe essere sufficiente (anche se mi costringe ad aprire una porta sul router). Meglio qualcosa che lavori in cloud con una sua app dedicata.
Di preciso non saprei. Avevo letto di modifica per avere il contatto
tensione di rete.
marea e possono montare diversi firmware (Tasmota, esphome, etc).
Anche Olimex dovrebbe avere qualcosa
Ci vuole solo un po' di sbattimento
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Mai mettersi a discutere con un idiota:
- prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza;
- chi ascolta potrebbe non capire la differenza.
Andromeda wrote in news:rti50f$htd$ snipped-for-privacy@solani.org:
il problema.
Ad esempio questo:
formatting link
si possa dotare di id e passw, resta sempre, per quanto limitato in memoria, un buon punto di attacco.
In buona sintesi, segui il "coniglio" di ...umm... minivan, prenditi una scheda Intel e vivi felice, niente alimentatore esterno niente accrocchi alla "casoumanoA" niente sbattimenti se per caso un glich di rete ti impalla l'esp.
Io proverei a impostare il BIOS ad "ON after power failure" e comandare poi la tensione di rete con un Sonoff. Sempre che regga il picco di corrente alla chiusura.
che ha un pulsante per l'azionamento diretto, basta posizionarlo a vista vicino al PC. Per quel che mi ricordo in caso di black-out non si riattiva automaticamente ma va comandato. Ma non ne sono sicuro e in questo momento non l'ho qui.
all'interfaccia di accensione da marte o solo dalla tua rete interna?
piangendo per dati criptati. Eppure avevano in id e password. Non solo lo svenditore aveva giurato sulla teta dei figli (non si sa si chi) che il tutto era sicurissomo.
senza sbattimenti o conoscenze da fisica quantistica.
al'interno della propria rete dietro un nat, un conto averlo culo ad "internet" scoperto.
scriverlo tu.
Ohhhh abbiamo un punto fermo. :-)
::..::
Ecco il cloud dimenticalo proprio, che poi arriva il BinBo minkia che ti accende e spegne il picciccio solo per vedere che succede.
Rete elettrica eh..., si, se non si cura bene l'alimentazione si. Pe esempio olimex sul kit di prova ha previsto la batteria di backup.
Il 13/01/2021 23:08, Allen ha scritto: >>>> Infatti nel mio post originale avevo scritto che volevo evitare un >>>> webserver che mi avrebbe costretto ad aprire porte sul router. > >>> Chiariamoci, cosa intendi per remoto: > >> pensavo fosse implicito quando nel mio post originale ho parlato di >> aperture porte nel caso di controllo tramite web server > > Non ci capiamo. Te lo rispiego motivando. >
Per questo pensavo ad un oggetto pronto all'uso che offre un sistema di gestione remota (da marte, ora penso sia inutile precisarlo) affidabile e sicuro.
Poi possiamo perdere tempo a capire il grado di sicurezza... oh, non stiamo parlando del Pentagono, ma di casa mia. Non voglio abbassarmi le mutande e stare col culo al vento, ma non mi voglio fare troppe pippe da Pentangono che non mi servono.
Cmq penso che un sistema che usi una crittografia end-to-end con
sufficiente.
Penso che i vari Shelly e Sonoff facciano questo... o no?
scritto, > senza sbattimenti o conoscenze da fisica quantistica.
Marte tutta la vita, non mi serve accendere il server mentre sto a letto.
per instaurare un collegamento VPN da marte alla mia rete privata e il
nativa e non voglio aggiornarlo (ammesso che si possa fare).
casa con desktop remoto, in modo relativamente sicuro... ma sicomme lo
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