Che resistenze metto?

Ciao, ho trovato questo schemino:

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Ma vorrei alimentare il circuito con 12V anziché 24. Come devo cambiare le resistenze?

Grazie!

-- TSM

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TSM
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Secondo me funziona bene anche a 12V (ovviamente devi montare un relè a 12V) L'unica resistenza che potrebbe dare problemi è la R5, che porterei (100Ohm), anche se non mi è molto chiaro a cosa serva. Anzi, io la toglierei del tutto...

Ciao

Pasu

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Pasu

Pasu ha scritto:

E' la stessa cosa che pensavo io. Probabilmente quel circuito non funzionerebbe neanche a 24V. Quasi tutta la tensione cadrebbe su R5.

Giuliano

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JUL

Il giorno Wed, 29 Aug 2007 11:43:09 GMT, Pasu ha scritto:

La R5 serve ad aumentare l'impedenza vista dalla base in modo da non caricare troppo il partitore, considerando che la fotoresistenza può avere anche qualche centinaio di Kohm in condizioni di bassa luce. Il problema è che poi di fatto si trova in serie al relè e la tensione ai suoi capi varierà quando l'assorbimento del relè cambia.

Con un solo transistor non si può fare molto di più, usandone due invece le cose andrebbero meglio.

-- ciao Stefano

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SB

Non mi piace.

Non ha isteresi, quindi è molto probabile che al momento della commutazione il relè si metta a vibrare e ciò non è bello. La resistenza di emettitore trasforma il transistor in generatore di corrente, controllato dalla luminosità rispetto a quella impostata con il trimmer... Inoltre il BC547 è un po' troppo delicato: ci vorrebbe almeno un BC337 (purchè venga fatto lavorare in saturazione), ma probabilmente c'è stato messo un BC547 perchè ha guadagno più alto.

Cambierei schema.

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LAB

SB ha scritto:

D'accordo, ma che vantaggi ha rispetto ad una resistenza in serie alla base (che comunque non metterei)? Scusa ma non capisco qual è il problema se viene caricato il partitore. C'è un trimmer da regolare con la spanna...

Questo mi sembra un problema non da poco.

Il relè di suo ha un po' di isteresi, secondo me non è poi così male.

Ciao

Pasu

--
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Pasu

LAB ha scritto:

Mi sa che mi sono confuso le risposte... Volevo dire qui che il relè ha una sua isteresi, quindi difficilmente di metterà a vibrare.

Non ho fatto i conti, ma non sono convinto che il transistor funzioni in zona lineare.

.O forse perchè avevano quello nel cassetto :-)

A me tutto sommato piace, nella sua semplicità. E poi è molto simile ad uno che avevo proposto tempo fa su questo NG :-)

Ciao

Pasu

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Pasu

Il giorno Wed, 29 Aug 2007 13:45:59 GMT, Pasu ha scritto:

Senza la resistenza quando il transistor satura la tensione resta nel range di ~0.6V, con la resistenza la soglia non è così netta e permette una miglior regolazione del trimmer.

Mah, potrebbe in effetti anche dare un effetto isteresi, così come potrebbe essere difficile la commutazione del relè se la R è troppo alta.

-- ciao Stefano

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SB

SB ha scritto:

Ok, mi hai convinto sull'utilità della resistenza, ma non sul fatto che sia vantaggioso metterla sull'emettitore anzichè sulla base :-)

La resistenza sull'emettitore, nel funzionamento in zona attiva del transistor, è una retroazione negativa. Nel funzionamento in commutazione il discorso è un po' diverso, ma in ogni caso la caduta su R5 fa diminuire la Vbe, quindi secondo me non può esserci isteresi. Anzi, a questo punto dubito che il transistor saturi, e ciò non è molto bello quando si pilota un relè...

Ciao

Pasu

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Pasu

Il giorno Wed, 29 Aug 2007 15:55:19 GMT, Pasu ha scritto:

Metterla in serie alla base diminuisce la sensibilità, mentre sull'emettitore la aumenta.

L'isteresi verrebbe non dalla R in base ma dal fatto che il relè richiede una certa corrente (o meglio tensione, ma è considerato un carico resitivo) per commutare, poi mantiene la chiusura fino a una tensione più bassa.

Esempio (dati relativi) un relè da 12V può richiedere 11V per commutare poi mantenere chiuso fino a 6 o 7 V o anche meno, in questo caso intendevo l'isteresi.

Il transistor saturerà se la corrente di base sarà sufficiente, dipende dalla fotoresistenza e dalla luce in primis, poi dal guadagno del transistor.

Comunque quel circuito per funzionare bene richiederebbe almeno 2 bjt, diversamente è destinato ad essere critico.

-- ciao Stefano

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SB

SB ha scritto:

La tensione di comando (tra base e zero) si ripartisce tra Vbe e R5...Come fa ad aumentare la sensibilità?? È lo stesso discorso della retroazione negativa: porta tanti vantaggi, al costo della perdita di guadagno.

Questo è quello che dicevo io all'inizio. Avevo capito che parlavi della R.

Come ha detto mia zia una volta: "se la farmacia è di turno allora è aperta. Altrimenti è chiusa." :-)

Volevo dire che allo stato attuale di salute mentale non mi metto neanche a fare i conti. Il fatto è che il transistor DEVE funzionare in saturazione e quella R5 non aiuta.

Alla prossima

Pasu

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Pasu

Ha il vantaggio che rende la soglia di commutazione meno dipendente dalla temperatura, dal guadagno del transistor eccetera. Poi rende la regolazione un po' meno sensibile. E' un tentativo di rendere pi=F9 stabile e affidabile un circuito sbagliato di principio.

Qui sarei meno pessimista. Siamo sicuri che il rel=E9 sia da 24 V? (non =E8 indicato) Se =E8 da 12 come penso, =E8 probabile che abbia una resistenza dello stesso ordine di R5 (ho molti FEME 12 V 500 ohm) e il tutto si aggiusta. Questo spiegherebbe anche l'alimentazione non troppo usuale. Ma =E8 una soluzione comunque da pellai.

Potrebbe non essere abbastanza. Il transistor non funziona on-off ma resta per lungo tratto in regime lineare; tra iniziare a condurre e accendere il rel=E9 il ci mette una vita. Se proprio non si vuol fare un bilancino con due transistor, allora si potrebbe mettere al posto di R5 uno zener di tensione e corrente adeguate, magari pre-polarizzato da una R che vada dall'emitter al positivo.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

Tullio Mariani ha scritto:

Che ne pensi dello schemino allegato? L'isteresi del relay dovrebbe compensare il fatto che il MOS non abbia una soglia netta.

Giuliano

Guarda l'immagine cliccando

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JUL

JUL ha scritto:

Oops, mi accorgo solo ora che, come sullo schema originale, è meglio invertire il trimmer con la fotoresistenza, altrimenti il relay si chiude quando c'è il sole.

Giuliano

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JUL

Credo che la soluzione migliore sia un 555 utilizzato come comparatore. Bisogna ragionare un po' sui livelli. In alternativa bisogna usare due transistor, reazionando positivamente del 2~5% dal collettore del secondo alla base del primo.

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LAB

Il giorno Wed, 29 Aug 2007 16:51:06 GMT, Pasu ha scritto:

Perchè aumenta la resistenza di ingresso del bjt. Dalla base R5 viene vista ß volte più grande, quindi caricherà meno il partitore.

aiuta.

Il transistor deve condurre abbastanza corrente da far commutare o mantenere chiuso il relè, e ciò lo può fare anche senza saturare, considerando che dovrebbe essere da 12VDC come giustamente detto in altra parte del thread.

Dovrei fare dei conti o delle simulazioni e non ne ho voglia, ma credo proprio che non lavori ON/OFF. Il fatto di lavorare in zona lineare poi comporta diversi inconvenienti tra cui una bassa stabilità termica, e mi fa dire una volta di + che è un circuito troppo critico.

-- ciao Stefano

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SB

Oh, questi sono argomenti un po' più convincenti. Meno male che c'è Tullio

Hai assolutamente ragione, non ci avevo pensato.

Già. I pellai non si offendano :-)

Beh, a questo punto è meglio mettere due transistor...O magari un opamp montato a comparatore con isteresi...

Grazie Tullio per i tuoi interventi sempre precisi e illuminanti!

Ciao

Pasu

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Pasu

Il giorno Wed, 29 Aug 2007 21:36:09 +0200, snipped-for-privacy@tiscalinet.it (JUL) ha scritto:

E' sicuramente meglio che con il transistor, perchè l'impedenza di ingresso è costante e non influenzata dallo stato in uscita e il mosfet lavorando con legge quadratica tra VGS e ID ha più tendenza a saturare.

Anche la stabilità termica dovrebbe essere migliore, però l'assenza di una retroazione positiva insieme all'elevato guadagno potrebbe dare instabilità in determinate condizioni. (E' una considerazione 'a naso', naturalmente occorrerebbe provarlo in pratica).

-- ciao Stefano

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SB

Supponiamo che ci sia una corrente di 25mA nel relè (circa 12V, usando i dati che ha fornito Tullio). gm= 25mA/25mV a temperatura ambiente, quindi la tensione di comando si ripartisce tra una 470 Ohm e una 1 Ohm. Ora mettiamo una resistenza in base, di valore Beta volte la R di emettitore: 47K, assumendo per comodità Beta=100. La resistenza di ingresso è la stessa, infatti prima era Beta(470+1/gm), ora è

47K+Beta/gm. La tensione di comando ora viene ripartita tra una 47K e una 100 Ohm (Beta/gm).

Certo, ora il transistor, ammesso che non saturi, deve far cadere gli altri

12V, quindi dissiperà molto di più e la gm non sarà la stessa, da cui la stabilità termica di cui parlava Tullio.

Il fatto è che se non satura dissipa moooolto di più. Ma c'è R5 dissipa al posto suo.

Ciao

Pasu

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Pasu

Concordo abbastanza con SB. Come interruttore un MOS va generalmente meglio di un trans.

Ciao

Tullio

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Tullio Mariani

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