Angelo SODANO, Cardinale "Chiacchiericcio"
predica bene la povertà, dalla sua casa da 10 milioni di euro, se non di più.
Parla per se stesso, e se pensa che le INFAMITà DELINQUENZIALI SONO CHIACCHIERICCIO, dimostra di non essere all'altezza del suo incarico, e bene farebbe a lasciare la carica CARDINALIZIA.
SONO QUELLI la pensano come LUI, se non addirittura LUI STESSO, che hanno portato la CHIESA CATTOLICA A QUESTI BASSISSIMI FONDI DI VERGOGNA MONDIALE.
ED AMMAZZANO I LORO SICARI, ANCHE PER RUBARE I BREVETTI, E COME PUò IL PAPOA, NON SAPERE, E NON ORGANIZZARE ??????
ALTRO CHE ANGELI !!!
DELINQUENTI !!!!!!
DELINQUENTI !!!!!!!!
DELINQUENTI !!!!!!!!!!
GLI ANGELI NON PORTANO I KILLERS DENTRO UNA BASILICA, COME è SUCCESSO A ROMA, A SANT'APOLLINARE, CHE OSPITA LA TOMBA SATANICA DI RENATINO, CAPO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA.
"ABCDE" ha scritto nel messaggio news:47oun.154456$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...
Zanardi: "Io, vittima di un prete pedofilo
> Chiesa con le vittime non con il Papa"
> L'attivista gay di Savona, sposato con il suo compagno dopo una lunga
> protesta, critica le parole dell'ex Segretario di Stato Vaticano Angelo
> Sodano che alla messa di Pasqua ha espresso solidarietà al Pontefice
> attaccato dopo lo scandalo dei sacerdoti pedofili. E svela: "All'età di 13
> anni fu violentato da un parroco di Savona nascosto dall'omertà dela
> Chiesa"
> di BRUNO PERSANO
>
> Zanardi: "Io, vittima di un prete pedofilo Chiesa con le vittime non con
> il Papa" Francesco Zanardi, a sinistra, il suo compagno Manuel Incorvaia,
> e Paola Concia, deputata Pd
>
> "La Chiesa, dovrebbe essere attorno alle vittime, non al Santo Padre". In
> una lettera aperta inviata al cardinale Angelo Sodano, Francesco Zanardi -
> attivista gay di Savona che il mese scorso si è sposato con il suo
> compagno dopo una lunga protesta - attacca la presa di posizione del
> cardinale e svela: "All'età di 13 anni ho subito violenze sessuali da
> parte di un prete di Savona. Finalmente la giustizia sta facendo il suo
> corso nei confronti di questo sacerdote che per anni è stato nascosto
> dall'omertà della Chiesa e della gente".
>
> Rompendo il protocollo della messa di Pasqua, domenica l'ex Segretario di
> Stato aveva rivolto un messaggio di vicinanza di tutta la Chiesa al
> pontefice dopo lo scandalo sulla pedofilia e aveva definito
> "chiaccericcio" le denunce contro il silenzio usato dal Vaticano per
> celare gli abusi sessuali commessi dai sacerdoti. "Ci stringiamo intorno a
> Lei", aveva detto il cardinale rivolgendosi al Pontefice. "Il popolo di
> Dio non si lascia impressionare dal chiacchiericcio, dalle prove che
> talora vengono a colpire la comunità dei credenti".
>
> Zanardi critica le parole usate dall'ex Segretario di Stato Vaticano e si
> indigna "davanti alla pubblica offesa fatta alla presenza del Santo
> Padre": "Quelle dichiarazioni - scrive l'imprenditore savonese - infangano
> non i colpevoli ma le vittime come me. Sono stato anche io abusato da un
> sacerdote pedofilo che da più di 30 anni miete vittime nel savonese. Un
> sacerdote che per anni è stato nascosto dall'omertà della Chiesa e della
> gente".
>
> La procura di Savona alla quale Zanardi si è rivolto, è la stessa che sta
> indagando sulla vicenda di don Luciano Massaferro, il prete di Alassio
> rinchiuso in carcere da più di 3 mesi con l'accusa di aver abusato di una
> undicenne. "Dal giudice - spiega Zanardi - ho accompagnato altre due
> vittime di quel parrocco. Frequentavamo la stessa parrocchia, una chiesa
> nel savonese. Io avevo 13 ani, loro qualche anno meno. Tutti avevamo alle
> spalle famiglie sfasciate: chi non aveva il padre, chi la madre
> alcolizzata. Io non avevo né uno né l'altra. Facevamo i chierichetti in
> quella chiesa e lui ci portava a fare campeggio nei boschi, oppure ci
> ospitava in casa della madre anziana. Ci chiedeva di dormire con lui.
> Credevamo fosse il prezzo che dovevamo pagare per l'affetto che ci
> mostrava. Ci dava una famiglia, ci ascoltava, ci faceva giocare come un
> padre, a noi che non avevamo nessuno con cui vivere la nostra adolesenza.
> E alla sera ci chiamava in tenda. Per anni ho vissuto con vergogna quei
> ricordi e anche ora, alcune vittime, pensano che sia sbagliato denunciare
> il proprio carnefice perché allora ci aveva amato, in una maniera
> assassina, ma ci aveva dato quell'affetto che un ragazzino ha bisogno per
> crescere. Ora basta però: chiedo a tutti di trovare la forza e denunciare
> alla magistratura queste atrocità come ho fatto io. Queste persone non
> devono fare ad altri, il male che hanno fatto a noi".
>
> (05 aprile 2010)