Alimentatore elettronico tubo fluorescente

ciao, ho letto in internet che si potrebbe eliminare l'odioso sfarfallio di accensione iniziale dai tubi fluorescenti effettuando un cablaggio elettronico, ossia sostituendo l'alimentatore magnetico con uno elettronico. Pregi difetti? Con il cablaggio elettronico lo starter serve ancora?

grazie

--
Ciao 
B.
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Outlaw
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Il 05/06/2015 11:26, Outlaw ha scritto:

Mi sa che fai confusione in termilogia della lingua italana.

con il suo nome.

apparecchiature.

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fede

puoi farlo, i pregi e che non sfarfalla e dovrebbe essere piu economico ( consuma meno) difetti , mah , di sicuro non e eterno come il ballast elettromeccanico , che a meno che non lo butti sotto un rullo compressore non puo rompersi. esiste una via di mezzo , starter elettronico ( te lo puoi autocostruire) e il resto lo lasci come sta , l'unico pregio e che non sfarfalla e che l'indistruttibile ballast elettromeccanico resta al suo posto.

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kfm

quindi fammi capire, esistono due vie: o metto un alimentatore elettronico (al posto di quello elettromeccanico) e levo lo starter oppure lascio l'alimentatore elettromeccanico e metto uno starter elettronico.

fatto oppure posso solo autocostruirmelo?

--
Ciao 
B.
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Outlaw

in pratica per accendere un tubo fluorescente ti occorrono il ballast elettromeccanico ( un induttanza su nucleo in lamierini) ed uno starter ( ampolla di vetro con dentro gas neon e una lamina bimetallica ) quelli attuali sono del tutto elettronici , veri e propri alimentatori switching . molti anni fa su elektor c'era un progetto per costruire uno starter elettronico che andava a sostituire quello in ampolla di vetro . io mi sono costruito anche il pcb ma per mancanza di volonta non lo ho mai realizzato . sulla rivista c'era scritto che eliminava lo sfarfallio e allungava di molto la vita dei filamenti dei catodi.

se trovo il numero della rivista elektror anni 80 credo, ti invio il pdf.

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kfm

kfm ha scritto:

La cosa interesserebbe anche me; se qualcuno volesse provare uno dei vari circuiti che si trovano in rete cercando (immagini di) "electronic starter" e farmi poi conoscere i risultati (evitando possibilmente i dettagli di eventuali folgorazioni...) gliene sarei senz'altro grato... :-)

S.M.

*
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Synth Mania

kfm ha scritto:

pure lui?... :-(

S.M.

*
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Synth Mania

vai qui

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rivista numero 42 novembre 1982 pagina 11-28

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kfm

Il 05/06/2015 13:21, kfm ha scritto:

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fede

Il 05/06/2015 11:26, Outlaw ha scritto:

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..

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Arkannen

kfm ha scritto:

Non mi mancano i circuiti, ma il tempo e la voglia di provarli, per questo cercavo... cavie!... :-)

S.M.

*
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Synth Mania

"Outlaw" ha scritto nel messaggio news:mkrq0l$9c5$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org

puoi procedere in questo modo:

acquisti una lampada fluorescente "a basso consumo" da 25W. Seghi con attenzione il corpo di plastica nel punto di unione fra zoccolo e parte trasparente- Togli con delicatezza il circuito elettronico entro contenuto Colleghi alla 220v i due cavi che sono collegati allo zoccolo colleghi i 4 terminal che vanno al corpo illuminante ai piedini del tubo in tuo possesso, con piedini 1 e 2 ai piedini del tubo di un lato, piedini 3 e 4 ai piedini del tubo dell'altro lato. Avrai ottenuto un tubo fluorescente alimentato da un ballast elettronico con il risulatto di:

- niente starter

normale funzionamento

- minor consumo complessivo

- maggior durata del tubo fluorescente.

P.S. - trovando un reattore ferromagnetico del tipo rapido "Bezzi" otterrai lo stesso risultato ad eccezione dello sfarfallio

ed anche fastidioso :-) :-)

--
Giampaolo Natali 
giampaolo_natali@alice.it
Reply to
Giampaolo Natali

o:

transistor e collegare il contatto in modo da scollegare la 230V (o cortoc ircuitare B-E del transistor collegato al diac). Normalmente le lampade a risparmio si guastano perche si interrompe uno dei filamenti del tubo e l'elettronica si salva. I tubi normali invece hanno filamenti robusti e quando sono esauriti stress ano il ballast che fa surriscaldare i transistor fino al loro cortocircuito . Quindi se non vuoi sostituire l'elettronica a ogni cambio del tubo occorre fare la modifica. Provato io.

mandi

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zio bapu

Il 06/07/2015 18:15, zio bapu ha scritto:

quale termostato hai usato?

..

Reply to
Arkannen

20 come quello dei transistor e guardacaso saldandoli schiena a schiena i p iedini corrispondono proprio a B-E cosi' ho dovuto solo avvicinarli e reins erirli nello stampato.

mandi

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zio bapu

"Outlaw" ha scritto nel messaggio news:mkrq0l$9c5$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Una volta ci ho avuto a che fare per delle prove e ci ho fatto molte misure di potenze istantanee e medie sia sul tubo(*) che assorbite dalla rete NB non parlo di ballast elettronici fatti con elettronica minimale contenuta a stento nelle lampade stesse che si avvitano sul lampadario al posto di quelle tradizionali,questi soffrono di propblemi dovuti alle temperature che

,su scheda ragionevolmente ampia

i vantaggi del ballast elettronico che ricordo sono

accurati.Nel ballast elettromagnetico sono quello che sono,in uno elettronico li puoi veramente ottimizzare per non stressare il tubo e farlo durare

2)Sfarfallio non visibile,da 50 volte al secondo del magnetico a 150-250KHz 3)accensione istantanea senza avvii ripetuti con filamenti che vedi che diventano rossi ,cosa che accorcia la durata del tubo

Correction),obbligatorio sopra i 25W,che impone che la corrente assorbita dalla retesia sinusoidale indipendentemente dalla forma d'onda della corrente assorbita dal carico,e che sia in fase con la

colpo.

6)Buon adattamento a tubi di diversa potenza.Lo stesso ballast elettronico

vicina a quella nominale richiesta(intendo proprio potenza sul

risonante d'uscita del ballast con una resistenza minore ai suoi capi

ma dato che questa diminuisce per il peggiorato Q,la potenza proporzionale al quadrato della tensione alla fine cala.Mi pare di ricordare che un ballast che con tubo da 40W ne erogasse 40,con tubo da 15W ne erogasse circa

  1. Non so bene cosa accada in questi casi col ballast magnetico

7)Rivelazione di fine vita del tubo mediante misura continua della corrente raddrizzata.Pare infatti che gallina vecchia fa buon brodo ma tubo vecchio

In ogni caso sono ammirato dalla durata di certi tubi e ballast magnetici che da quel che ne so funzionano da 15 anni,mentre quelli elettronici devo ancora capire se dureranno altrettanto

l'ST produce diversi IC piuttosto completi(PFC,fine vita,ballast inun IC) come questo

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con guida passo a passo per il dimensionamento qui una bella application note

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*cosa non banalissima a 150 KHz
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Questa e-mail e stata controllata per individuare virus con Avast antivirus. 
https://www.avast.com/antivirus
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blisca

"blisca" ha scritto nel messaggio news:msb9ct$72v$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

"Outlaw" ha scritto nel messaggio news:mkrq0l$9c5$ snipped-for-privacy@speranza.aioe.org...

Una volta ci ho avuto a che fare per delle prove e ci ho fatto molte misure di potenze istantanee e medie sia sul tubo(*) che assorbite dalla rete NB non parlo di ballast elettronici fatti con elettronica minimale contenuta a stento nelle lampade stesse che si avvitano sul lampadario al posto di quelle tradizionali,questi soffrono di propblemi dovuti alle temperature che

,su scheda ragionevolmente ampia

i vantaggi del ballast elettronico che ricordo sono

accurati.Nel ballast elettromagnetico sono quello che sono,in uno elettronico li puoi veramente ottimizzare per non stressare il tubo e farlo durare

2)Sfarfallio non visibile,da 50 volte al secondo del magnetico a 150-250KHz 3)accensione istantanea senza avvii ripetuti con filamenti che vedi che diventano rossi ,cosa che accorcia la durata del tubo

Correction),obbligatorio sopra i 25W,che impone che la corrente assorbita dalla retesia sinusoidale indipendentemente dalla forma d'onda della corrente assorbita dal carico,e che sia in fase con la

colpo.

6)Buon adattamento a tubi di diversa potenza.Lo stesso ballast elettronico

vicina a quella nominale richiesta(intendo proprio potenza sul

risonante d'uscita del ballast con una resistenza minore ai suoi capi

ma dato che questa diminuisce per il peggiorato Q,la potenza proporzionale al quadrato della tensione alla fine cala.Mi pare di ricordare che un ballast che con tubo da 40W ne erogasse 40,con tubo da 15W ne erogasse circa

  1. Non so bene cosa accada in questi casi col ballast magnetico

7)Rivelazione di fine vita del tubo mediante misura continua della corrente raddrizzata.Pare infatti che gallina vecchia fa buon brodo ma tubo vecchio

In ogni caso sono ammirato dalla durata di certi tubi e ballast magnetici che da quel che ne so funzionano da 15 anni,mentre quelli elettronici devo ancora capire se dureranno altrettanto

l'ST produce diversi IC piuttosto completi(PFC,fine vita,ballast inun IC) come questo

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con guida passo a passo per il dimensionamento qui una bella application note

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*cosa non banalissima a 150 KHz

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Esist(eva)no reattori magnetici ad accensione istantanea, senza starter. In genere richiedono una striscia conduttrice lunga come il tubo e collegata ad un piedino del tubo. Ma la Bezzi produce(va) reattori che non richiedono nemmeno la striscia. Me posseggo uno per tubi da 40 che funziona perfettamente dal 1985 (acceso e

per durate di ore) e con una sola sostituzione del tubo. Questi reattori sono enormi nelle dimensioni ed altrettanto "enormi" nel prezzo, ma ne vale veramente la pena.

Giampaolo Natali

Reply to
Giampaolo Natali

ma tendono a fottersi simpaticamente, brutta esperienza con un 2x54W HO.

--
E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
Reply to
Herik

ma tendono a fottersi simpaticamente, brutta esperienza con un 2x54W HO.

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino] 

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Un Bezzi rapido da 40W dovrebbe costare sui 30-40 euro. 


incandescenza, 


Giampaolo Natali
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Giampaolo Natali

:)

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E quindi uscimmo a riveder le stelle. 
Erano cinque: mi toccai le palle. [Paolo Pellegrino]
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Herik

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