Salve, vorrei costruire un accelerometro digitale a 3 assi x-y-z con dei sensori ADXL311 o simili ed un PIC o Atmel... Il dispositivo dovrebbe indicare le accelerazioni istantanee su di un display e memorizzare le accelerazioni massime, minime (massime negative) e medie per ogni asse... Premetto che ho già cercato su internet ma non sono riuscito a capire esattamente come realizzare il software per la lettura dei sensori ed ho trovato un sito con il progetto che mi interessa già realizzato ma senza il software... Grazie a chiunque mi darà una una mano...
prendilo con beneficio di inventario ma dai un occhio al sito della Analog Devices, se non ho capito male esiste un integrato che fa al caso tuo con un'innovativa tecnologia di miniaturizzazione meccanica che monta l'accelerometro dentro al chip
scusa me la son dormita, il sensore di cui parlavo io è lo stesso da te menzionato. Il punto è che l'integrato ti da già un segnale proporzionale all'alimentazione solo che il datasheet è un po nebuloso, sembrerebbe dare una tensione proporzionale all'accelerazione ma dallo schema interno del chip sembrerebbe più complessa la storia. Spetta che ci studio un attimino.
"M 23 It" ha scritto nel messaggio news:bmgt6k$ms0q4$ snipped-for-privacy@ID-127638.news.uni-berlin.de...
Hai guardato questi accelerometri?
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Li vendono online, sono allo stato solido, costano poco e ne esistono sia versioni analogiche (tensione proporzionale all'accelerazione) che digitali (duty cycle proporzionale all'accelerazione). I secondi sembrano fatti apposta per essere interfacciati a un piccolo microcontrollore. In entrambi i casi la precisione che ti puoi aspettare e` di qualche milli-g.
è proprio il datasheet incasinato il mio problema... perdipiù non so se usare l'uscita in PWM o quella analogica da convertire dato che poi i dati devono anche essere manipolati matematicamente e memorizzati ho paura che le risorse siano poche per dover anche convertire con l'ADC... Fammi sapere se riesci a capire qualcosa... "Pavel Checov" ha scritto nel messaggio news:bmh5d9$mr09f$ snipped-for-privacy@ID-132562.news.uni-berlin.de...
Ho dato un occhiata al link che hai postato e al datasheet a questo indirizzo (è il 202, quello che rileva +/-2g):
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Praticamente c'è un onda quadra PWM in uscita dai due piedini Xout e Yout la cui frequenza dipende dai condensatori che metti su Xfilt e Yfilt, il duty dipende dall'accelerazione, mentre l'ampiezza dell'onda dipende dalla resistenza Rset. In questo modo puoi calcolare una resistenza in modo da avere un'onda
0-5 volts e la frequenza poi puoi metterla comodamente a 5 KHz che risulta gestibilissimo. Il progettista dello schema che hai postato ha collegato il piedino Xout al piedino di interruzione 0 del 8515, in pratica lui usa solo un asse di accelerazione, se tu vuoi usarli tutti e due puoi usare il piedino int1 allo stesso modo. Il problema viene fuori se vuoi usare tre assi, ti tocca prendere un altro integrato e disporlo ortogonalmente al primo in modo che una delle due assi (x o y a seconda di come lo giri) sia in realtà la Z. In tal caso però devi trovare un espediente perché i piedini di interruzione dell'8515 sono soltanto 2 e per gestire la cosa in questo modo c'è da aggiungere un po di elettronica (potresti vettorizzare la gestione delle interruzioni collegando i tre segnali d'accelerazione sui primi tre bit della porta C e introducendoli anche in una OR a 3 ingressi che ti genera l'interruzione, poi su ogni interruzione sei tu che vai a leggere la porta C per vedere lo stato di tutti i 3 segnali).
Per rilevare il duty puoi usare un contatore perpetuo (che si incrementa continuamente nel programma principale) e triggerare le interruzioni su un livello in modo che variazioni del duty facciano effettivamente variare il tempo che intercorre tra un'interruzione e l'altra. Ogni interruzione leggi il tuo contatore il cui valore sarà funzione della frequenza di clock del microcontrollore e del tempo trascorso dall'interruzione precedente, calcoli il duty e di conseguenza l'accelerazione, poi azzeri il contatore per riprendere il conto (te lo spiego a spanne, dopo i conti per bene dovrai farli tu). Per il resto sai tu dopo come manipolare l'informazione ottenuta. L'elaborazione siffatta ha un peso marginale per un 8515 a 4MHz, tuttavia puoi ridurre la frequenza del segnale dell'accelerometro interrompendo molte meno volte il programma e liberando così molte risorse per altri dispositivi.
Grazie per la spiegazione... Ora mi è un po' più chiaro... Credo che presto mi metterò a costruire una test board e farò un po' di prove concrete... Se nel frattempo qualcuno rintracciasse il software già scritto di un progetto simile mi fa un favore a postarlo! PS: un altro problemino: esistono degli zoccoli per ADXL3xx o ADXL2xx??? Saldarli è un po' complicato con un saldatore a stilo... Ciao
"Pavel Checov" ha scritto nel messaggio news:bmj2pm$mpdii$ snipped-for-privacy@ID-132562.news.uni-berlin.de...
Io penso di usare l'uscita digitale anche perchè mi sembra di aver capito che per usare un adc bisogna anche mettere un ampl.
salldarlo sarà un vero problema... pensavo di saldarli dei fili ri rame per fare dei piedini ma se ci fosse uno zoccolo apposta... proverò a vedere su rs se trovo qualcosa ti faccio sapere.
Sul sito della Microchip (casa produttrice del PIC) c'è l'application note AN715 che spiega come interfacciare un ADXL202 ad un PIC16F84A (schema + programma in PIC Assembler) ed un LCD, in modo da realizzare un Tilt Meter. Ciao!
Grazie a tutti per tutti i link che mi mandate! Non speravo in tutto questo interessamento... Per la AN715, ne ho preso visione da poco e la stò studiando... Comunque non è che sia il massimo della chiarezza e per giunta non è proprio la funzione che cercavo (anche se è molto simile) ma spero di riuscire ad adattarla al mio scopo... Ciao
"gemini" ha scritto nel messaggio news:1FAjb.43365$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
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