Anticalcare elettrofisico...

Anticalcare elettrofisico... Ci sono a commercio apparecchi a inpulsi elettrici come questo:

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usano una frequenza per trattare l'acqua in modo che non si formino depositi di calcare... Qualcuno ha mai usato apparecchi del genere ? Funzionano ? Possono questi apparecchi creare fenomeni di elettrolisi ? E fenomeni di corrosione dei tubi in metallo ?

Paolo C.

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Paolo_cnv
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"Paolo_cnv" ha scritto nel messaggio news:52338113$0$12813$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

C'È CHI DICE NO C'È CHI DICE NO IO NON CI SONO (Vasco Rossi)

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Sinuhe

Il giorno venerdì 13 settembre 2013 23:18:16 UTC+2, Paolo_cnv ha scritto:

iti

...

Nel dubbio si può collegare a terra il tubo in prossimità dell'uscita d ell'apparecchio.

Credo solo in caso di perdita elettrica. Gli scafi delle navi sono sottoposti a corrosione elettrolitica per i poten ziali che si generano a contatto con l'acqua durante la navigazione. Per compensare, fanno scorrere una corrente compensatrice nella direzione o pposta (decine di ampere) in modo da annullare le ddp da prua a poppa.

N.B.: nella scheda "Modelli e dimensioni" parla del "wattaggio". Boccaccia mia statte zitta.

Piccio.

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Piccio

Nel dubbio si può collegare a terra il tubo in prossimità dell'uscita dell'apparecchio.

Mah. mi sembra che sia vietato oltreche estremamente pericoloso. Se un qualche elettrodomestico ha una dispersione e contemporaneamente qualcuno tocca un rubinetto c'è il rischio che rimanfa secco.

Per compensare, fanno scorrere una corrente compensatrice nella direzione opposta (decine di ampere) in modo da annullare le ddp da prua a poppa.

Io sapevo che invece sotto la chiglia applicavano i c.d. "anodi sacrificali" che si consumano al posto della carena metallica.

p.s. succede anche con le armature dei ponti (viadotti autostradali, ferroviari, ecc.) costruiti vicini al mare.

ciao, Piero

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Piero

Il giorno venerdì 13 settembre 2013 23:18:16 UTC+2, Paolo_cnv ha scritto:

iti

Io riparo caldaie e qualcuno ne ho visto, capisco se funzionano dai deposit i che si formano nelle serpentine o nei bollitori, alcuni funzionano e altr i no :-) Quelli semplicemente composti da magneti decisamente no!

mandi

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zio bapu

"Piero" ha scritto nel messaggio news:hoTYt.4776$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Le norme CEI vietano l'uso delle tubazioni metalliche dell'acquedotto come DISPERSORE senza il permesso del gestore della rete, ma OBBLIGANO a fare i collegamenti equipotenziali per TUTTE le tubazioni metalliche (gas compreso) all'ingresso dell'immobile. In pratica deve esserci un impianto di terra con dispersori autonomi (paline, armature del cemento, ecc.) e a quello vanno collegate le tubazioni metalliche entranti (acqua, gas, termosifoni, scarichi metallici, ecc.). In queste condizioni non c'e' pericolo, infatti tutte le masse metalliche (comprese quelle degli elettrodomestici) sono allo stesso potenziale.

Cordialita' Liberty Kid

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Liberty Kid

zio bapu ha scritto:

depositi che si formano nelle serpentine o nei bollitori, alcuni funzionano e altri no :-)

Qualche suggerimento/marca/modello di quelli che hai visto essere funzionanti?

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SilverLeo

Il giorno martedì 17 settembre 2013 10:37:12 UTC+2, SilverLeo ha scritto:

no

Non ricordo nessuna marca, addirittura l'unico sicuramente funzionante era un scatolino anonimo comprato ad una svendita per pochi soldi, funzionava c he era una cannonata, poi il proprietario ha divorziato e la casa e' rimast a alla moglie, non sono riuscito a farmelo prestare per tirare giu' lo sche ma.

mandi

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zio bapu

"zio bapu" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

Era come questo ?

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Paolo C.

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Paolo_cnv

Il giorno martedì 17 settembre 2013 21:19:26 UTC+2, Paolo_cnv ha scritto:

No, era una scatolina nera 20x10 con nessuna dicitura, uscivano fuori dagli estremi 2 fili da avvolgere sul tubo. Il circuitino dev'essere stato piuttosto semplice (ma efficace) e mi mangio le mani per non aver trovato il coraggio molto prima di provare a farmelo prestare.

mandi

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zio bapu

Sarà stato un comune solenoide attraversato da una corrente abbastanza elevata, oppure un generatore RF. Mi è capitato di vedere qualche schema, molti con spire chiuse ed uno con i due fili avvolti a bobina aperta, quindi non in contatto fra loro. Non ho idea di quale funzioni e quale no, il principio dovrebbe essere quello di usare un campo elettromagnetico per impedire il precipitato del calcare come calcite e lasciarlo in soluzione sotto forma di aragonite che non si attacca ai tubi. In tutti i casi sembra chiaro che non è sufficiente un campo magnetico fisso come quello di un magnete permanente ma ne serve uno impulsivo.

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asdf

Il giorno giovedì 19 settembre 2013 09:38:40 UTC+2, asdf ha scritto:

a,

Con spire chiuse: provato quello di Nuovaelettronica, per me non funziona. Fili a bobina aperta: ho trasformato il circuito di NE nello schema propost o da Fareelettronica, non so se funziona perche ho traslocato, troppo pochi anni sono passati. Credo che la complicazione stia anchenel fatto che sia importante anche la frequenza.

mandi

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zio bapu

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