Alimentatore ammazza darlington...

Mi capita uno stano (per me, da niubbo che sono) problema con un alimentatore variabile (0-29V) autocostruito (non da me) limitato a circa

2A. In pratica cortocircuitanto l'uscita mentre l'alimentatore è impostato alla massima tensione o quasi il finale, un darlington BDX33C (Vcbo 80V, Vceo 80V, Ic 10A) va istantaneamente all'altro mondo... Partito il transistor, l'alimentatore perde la possibilità di regolare la tensione (che rimane fissa a 32-33V) ed eroga tutta la corrente che il trasformatore in corto riesce ad erogare. Ammesso e non concesso che il trasformatore sia tanto potente da erogare più di 10A in corto, il finale (fissato su dissipatore ridicolmente sovradimensionato) non dovrebbe prima surriscaldarsi e quindi bruciarsi invece che saltare in un istante???

Mi rendo conto che senza uno straccio di schema sia difficilino mettersia fare troubleshooting, ma se qualcuno viene cmq in mente qualcosa... ^^

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VdM
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Se guardi il datasheet del BDX33 ed in particolare la curva Safe Operating Area o SOA, vedrai che l'accoppiata 30V/2A e' proprio al limite dell'operazione continua, mentre ad esempio 35V e 3A sono consentiti al massimo per 5ms. Questo a causa del "second breakdown", un fenomeno cui sono affetti i transistor bipolari al crescere della Vce e che consiste nello sviluppo di punti caldi nel semiconduttore. Naturalmente potrebbero esserci concause, ad esempio il tuo limitatore di corrente potrebbe autooscillare. Ma questa da sola basta...

Ciao,

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RoV - IW3IPD
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RoV

Il Sat, 12 Sep 2009 20:10:14 +0000, RoV ha scritto:

Questo a quel che so io non è comunque un fattore di "morte istantanea", anche se sicuramente lo è di morte prematura "strana". La mia impressione però è che, oltre ad esservi probabilmente dei problemi con il regolatore (un cortocircuito sull'uscita taglia via la retroazione del regolatore e questo NON fa bene alla salute di NESSUN circuito retroazionato, soprattutto se questo, come quasi sempre succede, ha un minimo di tensione di uscita diverso da zero) VIM si sia fidato un po' troppo dei dati di dissipazione del datasheet, in cui la massima dissipazione è riferita al caso di montaggio del componente su un dissipatore tale da considerarsi infinito. Con i dissipatori reali, anche surdimensionati, si arriva a stento a un terzo del massimo dichiarato sul datasheet.

E purtroppo non è la sola trappola a cui occorre stare attenti. D'altra parte i transistori li devono vendere e anche il modo di dichiararne i dati deve avere un po' d'occhio per la "tecno-cosmesi"...

Ciao Piercarlo

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Piercarlo
2A. In pratica cortocircuitanto l'uscita mentre l'alimentatore è impostato alla massima tensione o quasi il finale, un darlington BDX33C (Vcbo 80V, Vceo 80V, Ic 10A) va istantaneamente all'altro mondo...

Bisognerebbe vedere lo schema per capire se la protezione è veramente efficace.

Ciao Gianluca

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Lab

"VdM" ha scritto nel messaggio news:WSSqm.29934$ snipped-for-privacy@tornado.fastwebnet.it...

Per capire ci vorrebbe lo schema. Basta ad esempio che l'intervento di regolazione sulla corrente sia un po' ritardato ed il finale si ritrova in quell'attimo con tutta la tensione presente ai diodi ed una corrente piuttosto grossa le quali praticamente, per la potenza in gioco, ne brucia le giunzioni. Nel frattempo finche' si trova il difetto un fusibile all'uscita da 3A non ci starebbe male

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

"Giorgio Padoan" ha scritto nel messaggio news:4aad16d0$0$6839$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it...

Sparo la cazzata... è possibile che la presenza di condensatori di livellamento (sul migliaio di uF) possano creare qualche problema al transistor in caso di corto? Se non sbaglio nei regolatori di tensione capita che cortocircuitando l'uscita i condensatori su questa presenti possono scaricarsi sul regolatore danneggiandolo... non saprei se lo stesso vale anche per i transistor. Oggi trafficando un po', ha fatto secco pure un 2n3055, mentre l'uscita era fissata a neanche 8-9V... stessi sintomi... C-E in corto e 500k tra B-C e B-E indipendentemente dalla polarità... mah.. Vabbè! con calma mi metterò a smontarlo e ricavarne uno schema, poi se ne riparlerà :)

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VdM

VdM ha scritto:

Dovresti chiarire se sono ai capi del radrizzatore o all'uscira dell'alimentatore. Nel primo caso ci sono in tutti gli alimentatori, quindi escludo siano la causa, forse una concausa. Se sono all'uscita fai un tentativo li togli e ne metti uno da un centinaio di microfarad.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

Se questo e' il tuo dubbio, aggiungi un bel diodo prima del condensatore, come si fa con i regolatori.

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Ulx

Ciao Abbi pazienza, ma non parli di protezione da sovracorrente..... e metti in corto secco un alim ??? Direi che non poteva andare altrimenti !!!.

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

"giorgiomontaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Con " limitato a circa 2A." intendevo proprio quello

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VdM

Ciao Non l'avevo notato. Comunque 2 A con 30 V fanno 60 W eil tuo darlington forse non ha gradito!!

Ciao Giorgio

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non sono ancora SANto per e-mail
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giorgiomontaguti

Dipende anche da quanto bene e' dissipato, e poi' essendo protetto in corrente la R di shunt fa la sua buona caduta (es. a 5A un 2 Ohm cade di

10V che sono 50W), cosi' come "cade" il trasformatore e il ponte e la media all'elettrolitico si abbassa. Non voglio dire che non sia come dici ma e' possibile che la fusione del darlington sia cosi' istantanea? Lo dico per esperienza, anche a me e'successo di cortocircuitare un alim. in condizione simili ma non si bruciavano i finali cosi' "rapidamente", ammesso si bruciassero.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

Un bel giorno Giorgio Padoan digitò:

A me sembra che qua il problema sia quello che la corrente cresce troppo rapidamente e/o la protezione è troppo lenta, quindi l'unico limite è la corrente di corto circuito del trasformatore e l'ESR dei condensatori di livellamento. Se per dire la corrente fa in tempo a raggiungere 10A prima che la protezione scatti, ciò significa applicare 300W sulla giunzione del transistor, che probabilmente farà crescere la temperatura in maniera sostanzialmente adiabatica e il calore non avrà nemmeno il tempo di venir trasferito fuori, a prescindere dal dissipatore.

Fra l'altro non ho mai capito perché i costruttori non riportino mai assieme alla resistenza termica (che si riferisce solo al caso stazionario) anche la costante di tempo del sistema giunzione-case, che è un dato fondamentale per capire il comportamento in regime dinamico. Al posto di questo dato riportano invece una tabella indicativa che ti mostra la corrente massima in funzione del duty cycle, che "implicitamente" utilizza appunto questo dato.

Occorre anche considerare tutte le induttanze in "serie" al corto: trasformatore, ESL dei condensatori, induttanze di cavi e piste, ed eventualmente induttanze di filtro aggiunte deliberatamente. Non è che quando lo metti in corto la corrente passi da 0 a 100A istantaneamente, quindi la protezione dovrebbe avere il tempo di intervenire.

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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

Se leggi la mia del 13/9 vedrai che ipotizzo lo stesso dubbio sulla lentezza del circuito d'intervento per la protezione dal carico che dovrebbe tenere la I a non + di 2A.

ciao giorgio

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Giorgio Padoan

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