patatrac

Gab snipped-for-privacy@alice.it ha scritto:

Il nostro campo, è così, e attenzione perché è facile farsi molto male.

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Franco Af snipped-for-privacy@rt.settembre ha scritto:

L'ho pensato ieri sera, ma sinceramente ho evitato di scriverlo, perché se uno cade in errori così poi quando testa una soluzione del genere è a rischio.

Meglio imparare a pensare bene cosa fare prima di metter mano su circuiti sotto tensione.

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Gab snipped-for-privacy@alice.it ha scritto:

Sicuro non credo...

Elettrolitici per esempio da 25V e giunzioni pilotate inversamente con quasi 300...

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dalai lamah snipped-for-privacy@hotmail.com ha scritto:

Dissento in pieno...

Un qualunque apparato guasto non lo puoi vedere come uno sano, la 220 può essere ovunque, a me hanno insegnato a ragionare sempre nella peggiore delle ipotesi possibile.

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Stavo esaminando una luce di emergenza cinese che non si accendeva più in mancanza della 220. Presumendo fosse la pila andata ho pensato bene (anzi male) per fare qualche prova, di alimentare l'aggeggio sostituendo la pila con il mio alimentatore lineare costruito con tanta cura più di quaranta anni fa. Non l'avessi mai fatto, la 220V si è scarticata sull'alimentatore nelle boccole out. Fregato!! accidenti alla roba cinese a buon mercato. Ho smontato il mio alimentatore e sto cercando di individuare quali componenti sono da sostituire. Una bella bega. Esiste un sistema o qualche device per far si che la AC della rete non possa entrare nell'alimentatore dalle boccole di uscita?? se esiste la inserisco subito. Questa non mi ci voleva! Ciao Gab

Gab ha scritto:

quindi l'alimentatore della lampada non era isolato da rete ! quando lo hai aperto non ti sei accorto della mancanza di qualsiasi trasformatore sulla scheda? questo dove farti insospettire... che sappia io non esiste nulla che impedisce alla 220V,se attaccata all'uscita di un alimentatore di entrarci...che sappia io...

Il 10/02/2023 08:14, El_Ciula ha scritto:

Avete ragione, dovevo usare il cervello. Invece ho fatto le cose sbadatamente,quindi, mea culpa. No, non esiste nessun isolamento in quella schedina, no trasformatori, no fotoaccoppitori, nulla di nulla, una vera ciofeca cinese. Ciao Gab

Il 09/02/2023 19:06, Gab ha scritto:

Volendo lo puoi costruire, crei un circuito che prima analizza la tensione di entrata (che sia nulla) e poi con un relè passa in uscita.

Però prima di mettere mano in circuiti che non conosci dovresti chedere su qualche forum.

Il 10/02/2023 10:34, El_Ciula ha scritto:

vero, infatti gli ho scritto di chiedere prima :)

Un bel giorno Gab digitò:

Non è una questione di cinesi, non credo che esistano luci di emergenza internamente isolate da rete. Non avrebbe senso.

Non vorrei aggiungere critiche (visto che in questo thread te ne hanno già fatte parecchie :-)) ma semmai imputerei più colpa al tuo alimentatore, che evidentemente a sua volta non era isolato da rete. Immagino che ci fosse la massa collegata a terra, o qualcosa di simile.

Basta usare un alimentatore isolato dalla rete.

Ovviamente il fatto che la 220V non vada più in corto attraverso l'alimentatore, non significa che la situazione non sia più pericolosa. Avrai comunque la 220V presente sulle boccole dell'alimentatore, e quindi dovrai applicare tutte le opportune cautele per la tua sicurezza.

Se hai dubbi non rischiare.

Il 10/02/2023 11:06, dalai lamah ha scritto:

Questa non l'ho capita. Se ti entra la 230V nelle boccole di uscita dell'alimentatore l'isolamento dell'alimentatore stesso dalla rete credo non ti possa proteggere dal disastro. Ciao .

Un bel giorno Gab digitò:

Non è che tu abbia applicato i 230V ai capi del tuo alimentatore. La lampada cinese immagino che userà un "classico" circuito di alimentazione tipo questo:

Per cui se il tuo alimentatore è isolato e lo colleghi sull'uscita di uno stadio del genere, sarà sottoposto a una tensione simile a quella della batteria, e molto limitata in corrente. E' improbabile che possa fare danni.

Se invece l'alimentatore non è isolato, allora sì che si potrebbe subire tutti i 230V, in quanto potrebbero trovare un percorso a bassa impedenza verso terra.

Un bel giorno El_Ciula digitò:

Se l'apparato in questione si fosse guastato in modo da applicare i 230V direttamente sulla batteria, probabilmente l'OP se ne sarebbe accorto dal fumo e fiamme che sarebbero usciti dalla lampada...

Per me i casi sono due: o si è rotto *open* lo stadio di ricarica (e quindi la lampada non si accende perché la batteria è ormai scarica), oppure si è rotta la batteria (e quindi la lampada non si accende perché la corrente che può erogare lo stadio di ricarica è insufficiente per quello scopo).

Poi sono d'accordo sul fatto che in un caso come quello la mia prima idea non sarebbe stata quella di collegare un alimentatore in punti a caso di un apparato alimentato a 230VAC. :)

dalai lamah ha scritto:

io non collegherei mai ad un uscita di un alimentatore...ci possono essere molte cause che poi ti portano a delle HV sugli stadi dell'alimentatore stabilizzato,quindi addio a semiconduttori e condens. elettrolitici

Il 10/02/2023 13.40, El_Ciula ha scritto:

Io no...e secondo me è andata proprio così.

Se invece fosse come ai più sembra, ossia, che ai terminali dell'alimentatore si sia trovata la tensione di rete propriamente detta, significa che la stessa si sarebbe applicata anche su quello che a quei stessi termminali era un attimo prima connesso: la pila di backup.

E non credo che la cosa sia stata possibile, senza aprire l'apparecchio e trovare l'interno devastato.

L'alimentatore si è guastato perché (come accade nella quasi totalità di questi apparecchi al limite della legge) TUTTO il circuito interessato era sotto tensione per connessione diretta con la fase, che si è "scaricata" verso l'alimentatore che probabilmente aveva il telaio a terra (o comunque in qualche modo ad essa riferito), nel momento in cui ha trovato quella via di fuga.

sandro