Vendere schede

E' possibile vendere delle schede autocostruite ( cose semplici, NON in alta tensione )? Bisogna avere delle certificazioni, o bisogna far certificare il prodotto ?

Saluto

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silsil
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serve per lo meno la compatibilità elettromagnetica (leggi marchio CE).

Poi possono servire certificazioni più dettagliate in caso di prodotti con una categoria specifica (per esempio se costruisci un modulo radio tipo AUREL devi anche essere conforme alle R&TTE per la questione radio).

Se vendi un apparecchio fatto e finito allora la certificazione è a tuo carico. Se vendi una scheda a qualcuno che poi la usa in un assieme più complesso puoi demandare a lui la certificazione.

Noi di solito forniamo parti di sistemi più complessi: in tal caso io mi devo preoccupare che il prodotto sia omologabilie (pre-compliance), ma non faccio l'omologazione di prodotto...insomma...metto il cliente nelle condizioni di farlo.

poi per vendere bisogna fare le fatture, l'iva e tutte le gabelle che lo stato impone... ...ma questa è un'altra storia!

Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte
[CUT]

Ok, con omologazione intendi che bisogna apporre il marchio CE, ovviamente dopo aver controllato che veramente risponda alle normative. Le normative che possono entrare il considerazione per la verifica su una scheda elettronica sono le stesse che intervengono con i quadri elettrici ?

Il discorso delle commercializzazione, fatture, p.iva ecc..., non mi interessava.

Saluto

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silsil

"silsil" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@o80g2000hse.googlegroups.com...

ciao per immettere in commercio ( vendere) qualsiasi apparato elettronico o elettrico si deve avere la certificazione CE ! per avere la certificazione CE il produttore deve rilasciare la certificazione EMI ! la certificazione CE puo essere applicata anche dal rivenditore, sulla base delle certificazioni EMI rilasciate dal produttore, che a sua volta per averle puo rivolgersi anche ad un laboratorio di certificazione esterno alla sua ditta.

i test EMI consistono in :

- serie di test di compatibilità elettromagnetica

- test per garantire la sicurezza del prodotto, ( test termici principalmente )

- misura disturbi emessi dall' EUT (Equipment Under Test) secondo norma EN55011;

- test di suscettività alle scariche elettrostatiche (ESD) secondo norma EN

61000-4-2;

- test di suscettività ai EFT/Burst fino a 4 kV per simulare disturbi di rete sull'EUT e sui relativi cavi segnali secondo norma EN 61000-4-4;

- misura del fattore di potenza e delle emissioni di armoniche sulla corrente di rete secondo i limiti stabiliti dalla norma EN61000-3-2.

- test di suscettibilità ai Surge secondo la norma EN61000-4-5

- test di Suscettività condotta RF secondo la norma EN61000-4-6

- test di Immunità a campi magnetici a frequenza di rete secondo la norma EN61000-4-8,

- test di suscettibilità alle radiofrequenze da 30MHz a 1000MHz con i livelli stabiliti dalla norma EN61000-4-3

- misura dei disturbi emessi a radiofrequenza da 30MHz a 1000MHz secondo la norma EN55011

- test di Buchi di rete secondo la norma EN61000-4-11

- ultimamente ci sono anche le certificazioni ROHS per i prodotti di consumo (praticamente tutte le schede elettroniche )

quasi tutti test che vanno eseguiti in camera anecoica ! in assenza di essi la immissione in commercio.....

tu fabbricante o assemblatore sei responsabile di cio che produci per l'uso che se ne puo fare, fino anche allo smaltimento ! e prima che esca dalla fabbrica devi certificarlo ;-) ciao

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Salvatore Barbaro

silsil wrote: [...]

dipende dal contesto. Chi progetta e/o il laboratorio che esegue le prove e/o il cliente che commissiona il progetto individuano le norme che deve a cui deve rispondere il sistema (vedi l'esempio della radio).

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

base

alla

EN

la

consumo

l'uso

ok,supponiamo che io costruisco un berrettino a pile con le lucine lampeggianti di Supercar,costo dell'elettronica, mettiamo, 1 euro

devo passare per tutte queste certificazioni?Rohs compresa?ok

e le tonnellate di prodotti cinesi?non dico quelli sulla bancarella del mercato che chissà da dove arrivano,ma quelli nei supermercati che tipo di certificazioni hanno dovuto soddisfare?sono legali?

e chi è l'ente che può contestare che il mio berrettino non ha fatto il test di EMI anche se non disturbasse niente? Non chiedo in tono polemico,vorrei sapere

grazie

grazie

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blisca

"blisca" ha scritto nel messaggio news:4701f94a$0$36444$ snipped-for-privacy@reader5.news.tin.it...

TUTTE !

a meno che non siano importate illegalmente, le devono avere tutte !

test

voglio dire ... se le pile nel tuo berrettino vanno in corto e provocano danni, tipo una bella ustione o principio di incendio o incendio che sia. E viene appurato che la causa e il tuo apparechio. Vaglielo a spiegare poi alla Finanza che e colpa dell'utente, che grattandosi la testa ha provocato la rottura dei fili di collegamento e quindi ha mandato le pile in corto.

anche se il berrettino avesse il marchio CE, non doveva poter succedere e quindi sei responsabile !!

ciao

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Salvatore Barbaro

e la storia (per sentito dire è...) che ti fai l'autocerficazio allora sono balle? ma c'è da qualche parte una documenazione chiara che spiega bene come stanno le cose?

coals

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coals

Perch=E8 su questi apparecchi di basso costo spesso non vedo il marchio CE ? non =E8 obbligatorio ?.

Avete nomi di istituti esterni che certificano ?..... cio=E8 tu gli consegni il prototipo e loro te lo riconsegnano con tanto di prove e certificati.

Saluto

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silsil

"coals" ha scritto nel messaggio news:4702a05b$0$17945$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it...

sono

stanno

ciao coals ti spiego... l'applicazione del marchio CE puo essere anche una " autocertificazione " nel senso che il bollino con su scritto CE lo puoi apporre sulla scheda cosi come anche sulla confezione ( ben visibile comunque ) " stampigliato direttamente sul pcb o confezione ". in questo caso il venditore e responsabile sempre e comunque di quanto dichiarato.

se viene fatto un controllo, perche magari e sucesso che il prodotto ha arrecato danni, crea disturbi radio, o magari mandato in tilt il pacemaker di un tizio, allora sono problemi seri.

se ci fai caso, le scarabatte cinesi (quelle importate legalmente ) hanno spesso piu di un sistema di sicurezza, tipo il vano batterie chiuse con una vite.

i cinesi non sono fessi ! sul materiale che esportano o producono per ditte serie e che devono vendere in europa, stai sicuro che sono fatti seguendo le nostre normative, per non avere poi grane con gli importatori o venditori finali.

ovvio poi magari ci scappa l'imprevisto, tipo quello che é successo con la mattell, dove per sbaglio hanno verniciato i giocattoli con vernice tossica. e non per caso il produttore cinese s'é sparato !! dico.... " sparato " !!

poi le penali in caso di marcatura CE mendace sono esagerate , tipo 3 mesi di arresto (questo sempre ) e da 5000 a 50000 euro di multa se non ricordo male, piu la confisca dei prodotti.

per la certificazione, basta rivolgersi ad un assemblatore industriale serio, c'é né sono parecchi anche in italia (solo che il costo hummmm :-P ) quasi tutti sanno come destreggiarsi per quanto riguarda le certificazioni.

dico.... il discorso vale anche per i prodotti tipo kit da montare eee !!

ciao

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Salvatore Barbaro

a meno che chi vende la scheda non specifichi chiaramente che è senza certificazione CE e che non si tratta di un prodotto finito (ad esempio: niente contenitore, solo scheda con componenti in vista) se chi compra accetta queste condizioni poi la responsabilità è sua, no?

-ice-

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ice

certo ma io faccio, ad esempio, un'asta su qualche apposito sito e scrivo: "vendo scheda prototipo per programmare i pic, la scheda NON dispone di certificazione e facendo offerte siete d'accordo di acquistare un prodotto privo di garanzie e vi assumete ogni responsabilità implicita ed esplicita legate all'uso della scheda stessa"

più di così!

-ice-

Reply to
ice

il problema è che non credo che l'acquirente possa decidere di accettare che la scheda non sia omologata. Non si può decidere di ignorare le legge... ...o meglio di può...ma è un altro discorso :-)

Uno può autocertificarsi la marcatura CE (magari facendo anche delle misure e prove come da normativa). Anche se la scheda non darà mai problemi, facendo l'autocertificazione non esiste un fascicolo tecnico redatto da un ente accreditato (leggi "laboratorio prove"), in caso di controllo scattano le magagne.

Ste

--

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[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

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