Avrei scartato l'idea di un paio di elementi ptc da 150-200W in tutto a 230V a causa dell'elevata corrente dei primi istanti che alla lunga rovinerebbe i
Sarei piuttosto orientato su 3 resistenze corazzate da 50W/100R l'una in serie per un totale di circa 175W di potenza dissipata, fissate ad un generosissimo dissipatore assieme ad un secondo termostato, questa volta a pastiglia, con il compito di limitare la temperatura raggiunta dal dissipatore. I dubbi:
- i watt di targa di una resistenza corazzata si intendono dissipabili dalla resistenza in aria o fissata ad ulteriore superficie dissipante?
di vita hanno in termine di numero di interventi?
Oltre a fusibile e alla messa a terra del dissipatore, qualche altro
Dopo alcune decine di azionamenti ho notato che diventano sempre piu' imprecisi...
Potresti aumentare la sicurezza in modo esponenziale installando sul pannello un trsformatore da 2-300 Watt in modo da alimentare il tutto con tensione relativamente sicura (sotto i 50V) tanto cosi' facendo anche il consumo del trasformatore contribuirebbe al "riscaldamento" interno....
OPZIONE =======
Scusami tanto ma non ti converrebbe piu' la classica resistenza da acquario termostatata (un 150-200 Watt) infilata in una tanica da trenta litri di volgarissima H2O?
Hai anche il vantaggio di mantenere un'adeguato livello di umidita'ed una volta terminata la stagione fredda non hai problemi nel riporla..... Pensaci.....
Idea da provare: Perche non riscaldare solo il vaso? Con una resistenza posta sotto al vaso e un giro di schiuma isolante/polistirolo/lana di vetro attorno al vaso? Il calore salirebbe riscaldando oltre alla terra anche la pianta simulando il luogo d'origine (credo;-). Gli faresti un impianto di riscaldamento a pavimento :-)
"zio bapu" ha scritto nel messaggio news:pv3938$opg$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...
stagione mi ritrovo con XX cappottini di schiuma da imbucare da qualche parte, per non parlare di resistenze cavi e cavetti vari.
in falegnameria non avevano altro di resistente ai ristagni d'acqua da darmi, se do pure retta a te mi danno l'interdizione e l'amministratore di sostegno :)
Fai un parallelepipedo? una cassa? un contenitore in compensato (che e' isolante) alto 20-30 cm o poco piu' del vaso piu' alto che hai, le stesse dimensioni della base della serra.
Sopra lo fori del diametro di ogni vaso in modo che i vasi entrino solo fino al bordo del vaso per poterlo agevolmente estrarre, come il gioco per bambini in cui devono infilare la forma quadrata nel buco quadrato, la forma triangolare nel buco triangolare.
Dentro questo contenitore posizioni in parte ai vasi, non sotto, dei portalampade distanziati e sul fondo in cui avviti delle normale ed economiche und reperibili alogene da usare come riscaldatori. Non sotto al vaso perche se bagnano la pianta l'acqua che puo' uscire dal buco del vaso non deve finire sulla lampada, sul fondo perche deve crearsi la convezione.
Come regolatore usi un normale varialuce e se vuoi un termostato ambiente per riscaldamento.
Sopra, a proteggere la pianta fai una serra con normale telo di plastica trasparente, vendono gia' pronte le serre nei brico ecc.
La pianta con i piedi al caldo dovrebbe ringraziati :-)
Una cosa simile l'ho letta tempo fa, ai piedi delle piante di vite (per l'uva) interrano dei copertoni usati che di giorno accumulano calore e di notte lo rilasciano proteggendo dal colpo di freddo la pianta che vegetava meglio.
Se sei furbo la "cassa" la componi con delle cerniere in modo che in primavera la ripeghi un po' come un tavolino da campeggio.
Grazie, grazie, grazie cari degli applausi, per gli atografi mettevevi pure in fila... :-)
Puoi andare da un ricambista di prodotti elettrodomestici e prendere un
che la diffferenza fra un modello e l'altro siano prezzo e conseguenti precisione/durevolezza. Oltre al formato fisico, tipologia di contatti ed altre caratteristiche importanti per riparare una lavastoviglie ma sostanzialmente ininfluenti per il tuo scopo.
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