Ho letto che i cordless di ultima generazione sono dotati della funzione "E co" 'per ridurre l'emissione di radiazioni... ma se in un' abitazione si ha
a per il numero complessivo dei cordless: giusto?... in pratica, piu' cordl
Forse non c'entra ma in interessanti conferenze di fisica quantistica, Emil io del Giudice parlava proprio degli effetti che si manifestano nelle colle
Un effetto simile ai liquidi non-newtoniani tipo amido di mais le cui propr
Consiglio la visione delle conferenze del recentemente defunto fisico.
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Tom wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:
Ti ringrazio, ma...dalle mie parti si usa dire "la ragione si da ai bischeri" ;-)
Scherzi a parte, quindi, preferisco argomentare ;-)
le acque".
Ci sono questi studi epidemiologici che hanno riscontrato una correlazione tra quei lavori che alterano i ritmi circadiani e alcuni tumori. E hanno identificato anche un meccanismo. (Valido almeno sulle cavie animali, da qui il gruppo 2A).
vedi es.
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altri), l'esposizione prolungata alla luce con temperatura di colore
recente di "Presa Diretta", quella del 9/1/2017).
Mi incuriosisce il ragionamento umano che porta a temere le onde radio (senza specificare frequenza e ampiezza) e allo stesso tempo ignorare l'inquinamento luminoso.
familiare ?
specificare:
d'onda)
della sorgente, SIA dalla distanza)
Non pensare che chi sostiene che, anche a pochi cm di distanza, 2.5mW non sono dannosi ritenga darwinisticamente che non lo siano nemmeno
25kW. ;-)
(E in tal senso ritengo dannose e fuorvianti tutte quelle raccomandazioni che indicano genericamente una distanza: una distanza fissa non va bene per qualsiasi sorgente).
Guarda che lo so. Il problema e' che stiamo mescolando argomenti diversi. E secondo me lo fai apposta, che tu ne sia consapevole o meno. Qualcuno la c hiama la sindrome di nonna papera, ovvero l'arte (ma qualcuno in forma di d ispregio la chiama l'ignoranza) del generalizzare.
Va beeene. Pero' che dici se torniamo IT?
a e
ta
E va beeene 2. L'ho visto, quel "presa diretta" ed e' stato assolutamente i nteressante (come tutti, anche se guardo pochissimo la tv). Pero' che ne di ci di tornare IT?
Quello che vedi (o quasi) riesci in qualche modo a gestirlo (ad esempio le radiazioni UV). Quello che non vedi, no. E gia' questo potrebbe essere un m otivo. Ma aggiungo anche che c'e'chi ha semplicemente dedicato la sua vita per studiare gli effetti dei campi em (che, attenzione, non sono sempre nga tivi!) sul corpo umano (il dr. Becker
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comprendendo che esiste una i nterazione). Il pdf del (primo) libro di Becker lo trovate anche online, da qualche part e. Il dr. Becker ha quindi l'enorme merito di aver *ipotizzato e provato* per primo le interazioni fra em e organismi biologici. Ha "combattuto" negli am bienti medici, militari (e' stato consulente della marina USA) e accademici , e quasi sempre e' stato messo al bando perche' fondamentalmente la verita ' dava fastidio. Succede, no? Se dai fastidio, se vai contro gli interessi, nel migliore dei casi ti isolano.
Ah ecco, lo supponi anche tu. Si, puo' essere.
on
zza
Ma infatti, se tu leggessi "the bioinitiative report" (il piu' recente e' d el 2012, cercalo, si puo' scaricare gratuitamente previo registrazione di u na email, se vuoi anche fasulla dato che non c'e' alcun controllo) vedrai c he le analisi sono assolutamente rigorose. Chi ne parla generalizzando lo f a perche' non tutti possiamo essere ben documentati su tutto. Ma e' normale , questo.
Non sono sicuro di aver capito. Cmq spero che, in generale, chi argomenta s u questo sia almeno un po' informato. Quindi comprenda che livelli diversi producono effetti diversi. Ma non questo trascurare il livello di 2.5 mW, s oprattutto se e' a contatto di qualche parte del corpo.
Bisognerebbe misurare tutto, qualsiasi sorgente em. E' soprattutto una questione di livelli. Il problema e' che non esistono st rumenti affidabili alla portata della gente comune. Che magari si trova a d ormire a pochi cm da un AP wifi (del vicino, giusto al di la' del muro).
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