Opinioni su carico elettronico (C.E.) KP-184 + schema C.E. a transistors

L'ode a voi NG,

A) ======================== ============

Germania. Sono forse stato impulsivo ma ho avuto un danno economico quantificabile in "abbastanza maggiore di 180

su eBay senza passare dal via. Mi direte che ho fatto male a contare su uno step down cinese ma memore del passato era utilizzato a meno di 1/4 delle specifiche; a quanto

Quindi se pure so che un carico elettronico non dimostra

l'unica cosa che potrebbe trovare posto nel mio

di spendere in relazione ai danni che mi potrebbe si spera evitare.

Insomma, non dico senza rimpianti ma quasi. Prima di prenderlo ho visto il teardown su youtube; la costruzione

piccole e ventilazione mi pare solo decente. Per quanto potenti non credo minimamente alle specifiche (40A / 150V anche se ovviamente sono le intercette sui due assi della

1) Qualcuno lo conosce e ne sa qualcosa?

quali limiti operativi posso contare?

nemmeno di questo.

B) ======================== ============

E' tanto che vorrei costruirne uno potente e il desiderio resta in piedi. Sto continuando ad accumulare i componenti e soprattutto esercitarmi con LT-SPICE per modellarlo, ma da un cassetto sono spuntati fuori un sacco di transistor

fuori casa.

Sono quasi una cinquantina, e mi chiedevo se esiste uno schema che usi i transistor invece dei MOSFET. Ovvio che

in parallelo, suppongo che come pilotaggio inizi a servire un bel po' di corrente se voglio metterne in parallelo una quarantina, quindi servirebbe uno schema collaudato. Esiste?

Grazie!

Apx

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Archaeopteryx
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Archaeopteryx ha scritto:

=============

ia. Mi

l
n

?

=============

guardando il modello i 400W te li sogni di notte...al max potrai raggiung ere i 100W (ho guardato le dimensioni e anche con un buon ventilatore...) se cerchi in rete trovi degli ottimi progetti,per es. quello di Chirio

complicarsi la vita con i transistor?

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emilio

emilio ha scritto:

aggiungo : se cerchi con google "hp electronic load schematic" trovi gli schemi elettronici delle apparecchiature HP,molto professionali, ma sono un ottimo spunto per sapere cosa fare per avere un prodotto collaudato

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emilio

Il 12/01/2020 09:02, Archaeopteryx ha scritto:

testolina del cinesino che lo ha venduto :-)

Comunque te ne accorgi subito, fai una prova con un alimentatore e delle

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Saluti da Drizzt. 


www.agidone.altervista.org 
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MAI PIU' UN CESSO DI OPEL IN VITA MIA!!!! 
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Drizzt do'Urden

Il 12/01/20 09:02, Archaeopteryx ha scritto:

specifiche sono di fantasia

BTW su bangood costa 126.46 euro spedito

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not1xor1

Il 12/01/20 09:02, Archaeopteryx ha scritto:

sono meno problemi a metterli in parallelo

alta

se dici di quali transistor si tratta ti faccio una bozza di schema funzionante con LTSPICE

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bye 
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not1xor1

Ho guardato ora e ricordavo male. Sono solo 18 esemplari

sui 500W, presumo anche meno.

tensioni di lavoro, 1500 V, quindi si accettano suggerimenti sull'impiego.

manie di grandezza, ma ho un contenitore di quelli da

lato con un'alettatura meravigliosa; anche essendo quasi

sovrapporre ventole alle alette. Non vedo a quale altro uso potrei dedicarlo considerato che il "coso" che mi

elettronico degno di questo nome. Dato che non ho spazio,

Pensavo di usare un bel numero di MOSFET, tanto costano quasi zero, in modo da sfruttarli poco. Forse lo schema di Nuova Elettronica potrebbe andare, magari usando un operazionale pilota ogni 4 MOSFFET; si tratta di capire

pilotaggio e anche qui, accetto consigli. Da una prima occhiata potrebbero trovare posto tranquillamente 24 MOSFET :D

Per il resto, in risposta al suggerimento di provare il KP-184 che dovrebbe arrivarmi, ho un alimentatore che

protezioni adeguate su un oggetto di quel genere (il carico, dico). Chiaramente posso regolare tensione e corrente erogata ma se il carico si rompe improvvisamente senza preavvisi? Non so, chiedo.

Grazie a tutti per le risposte fin qui.

Apx

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Archaeopteryx

Il 14/01/20 10:50, Archaeopteryx ha scritto:

i mosfet potrebbero andare (applicando un derating adeguato) a patto di essere pilotati ciascuno dal suo operazionale visto che bisogna

fare un carico a corrente statico (corrente costante e opzionalmente

ma un buon carico elettronico programmabile e dinamico che includa

e parliamo di marche economiche tipo rigol o siglent

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not1xor1

Ma dici del MOSFET in generale o del tipo che ho io che ha

esistano varianti dello schema di NE in cui pare ne siano usati 4 per ciascun operazionale.

Lo immaginavo, e in effetti volevo fare il modello. Al momento sono bloccato dal fatto che LT-SPICE ha un modo innaturale e goffo di modellare i sotto-blocchi, e quello che vedo accadere seguendo le istruzioni non corrisponde ai tutorial e manuali (ergo, sono io che non capisco

Una volta capiti i limiti del circuito non dovrebbe essere impossibile farlo pilotare dal solito arduino e inserire

tutto da studiare.

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Archaeopteryx

Il 15/01/20 08:28, Archaeopteryx ha scritto:

? solo un problema secondario risolvibile con una opportuna rete di retroazione e/o con l'ausilio di operazionali previsti per carichi capacitivi (ce ne sono anche di economici, p.e. LF356 o MC33071/2/4)

nel grafico della curva di trasferimento (Idrain in funzione di Vgate e della temperatura) si vede che il coefficiente negativo della resistenza del canale DS prevale su quello positivo della transconduttanza solo per correnti superiori a 20A

:-)

con 4V di gate, condurrebbero rispettivamente 3A e 500mA

la curva di trasferimento varia tra i singoli MOSFET anche dello stesso lotto di produzione

international rectifier consigliava di usare resistenze di ballast pari a quella di conduzione (0.48 ohm secondo il caso peggiore)... probabilmente con 0.47 ohm potresti essere abbastanza sicuro

dissipazione

meglio non superare i 40-50W per mosfet e con un dissipatore generoso e ventilato

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not1xor1

di argomenti di teoria per me in sospeso. Spero di farne tesoro.

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Archaeopteryx

youtube tende a oscillare; instabile ma non diverge. Insomma, resta dalle parti del carico nominale impostato.

Dove sto qui ho solo un alimentatorino da max 160 W che da bravo cinese non eroga. Con 24 V e corrente impostata a 4 A, a parte le oscillazioni sull'amperometro dell'alimentatore, tutto sembra funzionare.

usa un oggetto, ma al momento non ci sono danni dopo due ore di prova.

aumentando molto lentamente la potenza.

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Archaeopteryx

Il 20/01/20 12:41, Archaeopteryx ha scritto:

e.

se colleghi due cessi tra loro al massimo puoi ottenere una fogna :-)

in altre parole non puoi essere sicuro se le oscillazioni dipendono dal carico elettronico o dall'alimentatore

se hai una batteria al PB o un pacco di celle al litio puoi vedere se il problema dipende dall'alimentatore

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not1xor1

Vero, ma sui filmati in youtube si vede oscillare, alimentato con un Agilent e credo che un Agilent non

l'alimentatore che ho io si limiti ad amplificare il fenomeno. L'alimentatore l'avevo provato su un carico fisso a suo tempo e non oscillava (ovviamente ho

insieme si diano una mano e faccia oscillare pure l'alimentatatore. Comunque appena riesco lo collego al mostro (un Systron Donner pseudo lineare) e vedo cosa succede.

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Archaeopteryx

Il 20/01/2020 18:11, Archaeopteryx ha scritto:

Che cosa intendi per "preudo lineare" ? Questa definizione di un alimentatore mi giunge nuova :-) Ciao Gab

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Gab

Il 21/01/2020 18:34, Gab ha scritto:

Ovvio, volevo scrivere "pseudo lineare"

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Gab

Ovvio, me la sono inventata a ciufolo sul momento.

potendo erogare quasi 1400 W, quando l'ho aperto ho notato che sembrava leggermente sottodimensionato per non essere switching (in fondo, se regolato al minimo dovrebbe dissipare tutto il resto in calore). Ho chiesto lumi qui e

fanno funzionare in parte come un switching, e che era una soluzione in voga prima che la tecnologia switch fosse ben consolidata e collaudata. Magari ha un nome ma non lo conosco.

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Archaeopteryx

Il ponte raddrizzatore e' fatto con 4 SCR, invece di usare i diodi. Questi vengono comandati con una fase opportuna, un po' come si fa nei dimmer con i TRIAC, ma in feedback, per far passare la sinusoide in ritardo rispetto al picco e regolando la tensione sul condensatore di filtro. Tecnica abbastanza comune negli alimentatori di potenza anni 60-70. Evita la dissipazione di calore dei regolatori lineari, pero' richiede trasformatore e condensatore di filtro grossi come per i lineari.

Ciao,

--
RoV - IW3IPD 
http://www.iw3ipd.microvise.it/ 
http://iw3ipd.blogspot.it/
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RoV

Il 21/01/20 22:01, RoV ha scritto:

2 SCR + 2 diodi forse la dicitura corretta sarebbe "alimentatore lineare con preregolatore a parzializzazione di fase"

un'induttanza di filtro grossa quasi quanto il trasformatore (sempre parlando di alimentatori professionali, non delle approssimazioni proposte da varie riviste di elettronica)

direttamente sul primario

con l'avvento dei mosfet sono circolati diversi schemi di circuiti che parzializzavano la fase al contrario (togliendo la conduzione quando la tensione sul condensatore di livellamento era di livello sufficiente), ma sia come efficienza che come rumore che come stress ai vari componenti sono anche peggio

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not1xor1

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