Ho delle serrande motorizzate che si "muovono" premendo l'apposito bottone, in giro ne ho viste anche di gestibili da remoto o in maniera centralizzata tipo con un app premi un bottone e le chiudi tutte o le apri tutte.
Suppongo che la tecnologia sia insita in qualche modulo inserito nei
quello di fare arrivare un cavo di rete in corrispondenza di ogni motore anche se volendo si potrebbe avere una gestione tramite powerline che
Il top sarebbe, come indicato in oggetto, avere dei moduli da inserire nelle scatole da incasso a muro che facciano da "miniserver" una sorta di minischeda arduino per gestire l'interruttore che gli sta a fianco!
In quattro casi ovvero per le due sezionali del garage, per l'illuminazione del giardino e per l'irrigazione dello stesso posso arrivare con il cavo di rete mentre per le 3 serrande motorizzate delle finestre solo in wifi.
Giustissimo, si fa presto a dire voglio questo ma anche quell'altro e quell'altro ancora.
partenza come giustamente hai detto te per chiarire le idee!
personalizzazioni (ammesso che poi servano), qualcosa di semi implementato o da implementarmi da solo dipende cosa si intenda ovvero il programmare la propria interfaccia da zero, partire da qualcosa di
Normativamente e` vietato qualsiasi intervento sull'impianto da parte di persone non abilitate, anche se si usano componenti omologati e si rispettando tutte le norme tecniche impiantistiche e di sicurezza.
Tecnicamente invece si distingue tra chi sa fare le cose in totale sicurezza e con cognizione di causa, e chi rischia invece e incendi o folgorazione (e ahime` tra questi ci sono anche dei tecnici normativamente abilitati di cui sopra).
Dal punto di vista esclusivamente tecnico/funzionale il maggiore problema di Arduino e` che non e` progettato per funzionare in ambienti diversi dal tavolo esperimenti. Non ha alcuna protezione ESD sugli ingressi per dire, quindi non si puo` in alcun modo paragonare a un PLC omologato per l'utilizzo sul campo (civile o industriale).
O si e` abbastanza esperti da saper "proteggere" Arduino (e quindi anche da progettare ex novo una scheda), o c'e` il serio rischio di vederlo resettare ad ogni commutazione dei carichi.
Come principio no (e` un vantaggio dell'elettronica digitale e dei moduli preassemblati), ma Arduino non ha un layout pensato per fugare a terra burst a radiofrequenza o scariche ESD prima che raggiungano il micretto, non ha resistenze di disaccoppiamento sui pin, che normalmente sono pure lasciati flottanti in alta impedenza.
Anche i diversi terminali GND da collegare a circuiti diversi sono un invito a nozze a farlo attraversare da correnti che non lo dovrebbero riguardare ma dovrebbero invece circolare "all'esterno" tra quei circuiti.
Il "novizio" trova lo schema di principio in rete e pensa di poter attaccare trenta metri di cavo (che ovviamente passa nei corrugati di casa, magari con grado di isolamento insufficiente) direttamente ad un pin di ingresso... (e senza resistenze di pull/condensatori, visto che e` ignaro dei livelli di riposo, dell'impedenza della linea e dei rimbalzi meccanici).
Poi arrivano le scintillazioni ;)
Anche io e anche senza isolamento, tuttavia leggo ogni giorno di Arduini che resettano random ad ogni scatto rele' (anche con diodo volano e snubber sui contatti). Quei moduli a rele` poi non sempre hanno sufficiente separazione di sicurezza tra la bassa tensione e la rete, e i rele` che usano tendono a saldare i contatti anche con carichi non eccessivi.
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