sono alla prime esperienze hehehhe
- pubblicata
10 anni fa
sono alla prime esperienze hehehhe
Il 19/03/2014 13:34, sovox ha scritto:
si nota che e' la prima volta e se non proprio la prima di certo non hai molta esperienza.
prima di montare il tutto dovevi togliere lo strato di ossido presente sulle piazzole
si vede che c'e' ossido per il modo come ti vengono le saldature e per il tempo che impieghi a farle
se correttamente pulito con un pezzo di carta abrasiva 1000 il tempo che impieghi a saldare e' 1/10 di quello che si vede in video e le saldature non ti vengono a palletta
sarebbe da toglierlo anche sui piedini dei componenti ma diventerebbe una gran rottura di palle... a quello ci pensa il disossidante dello stagno
la prossima volta che monti qualcosa togli l'ossido dalle piazzole e invece di toccare con la punta del saldatore la piazzola poggia il filo di stagno e tocca lo stagno con la punta calda, questo vale ancora di piu' se le piazzole non sono stagnate ma con rame nudo
carino il montaggio video....
sovox ha scritto:
componenti da saldare e punta del saldatore. Io lo faccio sfegandoli su un foglio di carta vetrata a grana fine. So che sono puliti quando diventano lucidi. Con questa semplice
saldatore la devi pulire ogni volta che termini una saldatura (basta passarci un fazzoletto umido). Per altri consigli utili cerca nel "torrente" i 2 libri "Imparare l'elettronica partendo da zero". Ti assicuro che sono utilissimi.
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Il 19/03/2014 13.34, sovox ha scritto:
vi ringrazio di tutti i consigli OK
uxw
Il 19/03/2014 13:34, sovox ha scritto:
Che potenza ha il saldatore?
Oppure inondare tutto di una pasta saldante acida al cloruro di zinco , ovviamente poi deve lavare tutto con sgrassatore e spazzolino da denti ma a saldare ci mette 1/100.
Giulia
Giulia ha scritto:
a fondo.
Non vai male.
gli stagnini.
Art
Il 19/03/2014 22.01, Claudio_F ha scritto:
il saldatore e di mio zio
quando saldavo era inpostata a 270 gradi
ciao piero i1ncy
Art ha scritto:
S.M.
*Il 20/03/2014 08:16, Giulia ha scritto:
pessima idea
Il 20/03/2014 09:39, sovox ha scritto:
alza la temperatura a 320 gradi
oltre quello che ti ho suggerito io segui anche le indicazioni di Bishop, ma al posto della pezzetta umida per pulire la punta del saldatore usa una paglietta di acciaio
Un'alternativa alla carta abrasiva: quando dovevo incidere i circuiti stampati, lavavo la basetta vergine con acqua e polvere abrasiva (VIM, Calinda e cosi' via). Asciugavo bene, evitavo di "ditarlo" e brillava che era una meraviglia. Certo che, se e' una piazzola, la paglietta si puo' usare a secco e costa ugualmente poco.
Fabrizio (perche' spendere di piu'?)
Il 20/03/2014 14:37, ishka ha scritto:
Ok per la temperatura, ma la paglietta di acciaio la eviterei se la punta ha un buon trattamento anticorrosione. I miei Weller funzionano da
Perche qui dentro non sanno che le schede si possono lavare e asciugare tranquillamente (a meno di componenti particolari).
Giulia
Un tecnico, anche scarso, lavora con il flussante incluso nello stagno, semmai per rilavorazione usa il flussante, spray o pennello.
funzionare un circuito.
Art
Il 21/03/2014 11:27, Giulia ha scritto:
Lo sapevo; ricordo che quando ho visto un amico riparatore prendere e lavarne una, ma proprio lavarla con acqua e sapone, sono rimasto di sasso :D
-- Un corpo immerso in un liquido si bagna. Un corpo immerso nel cemento sapeva troppo. Un corpo immerso in un altro corpo si diverte.
Giulia ha scritto:
tranquillamente (a meno di componenti particolari).
Negli anni '90, pressato da ricorrenti attacchi d'invidia per i prodotti commerciali, avevo sviluppato una discreta tecnica per la stagno-saldatura dei miei accrocchi: una volta finita e forata la basetta (con gli R-41 non potevo andare oltre il formato 10x20...), la pulivo per bene con paglietta e detersivo per stoviglie, la ricoprivo quasi completamente con un sottile strato di pasta salda e, dopo aver inserito pazientemente tutti i componenti,
piste e reofori in un'unica avventurosa passata (utilizzando sempre stagno leggermente ricoperto di pasta salda)... Il risultato non era niente male (sicuramente meglio dei circuiti stampati di certe radioline "Sonny" anni '60...), a patto naturalmente di eliminare poi con altrettanta pazienza e cura tutti i residui del flussante con opportuni solventi... A volte mi trovavo a maneggiare correnti di carica e scarica di pochi nA, ma anche in questo caso non avevo problemi, una volta eliminato con acetone e alcool isopropilico tutto l'appiccicume post-saldatura; purtroppo negli ultimi
cambiato, anche se non ho capito bene cosa...
sicuramente stata)...
S.M.
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