LM723 limite minimo

LM 723 da datasheet ha un range che va da 2V a 40V in uscita. A me quei 2V iniziali veramente mi stanno sulle cosidette palle. Domando: Applicando sui pin di riferimento una tensione negativa si riuscirebbe a partire da 0V ? E se si come? Grazie per la vostra pazienza. Gab

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us. 
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Gab
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"Gab" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mid.individual.net...

dai un'occhiata a questo schema:

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i valori di R1-R2 e R6-R7 non mi convincono, ma il collegamento proposto dovrebbe far partire da 0 la tensione di uscita.

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alfio

Il 18/05/2019 23:40, alfio ha scritto:

lo dice chiaramente nel testo e rimanda ad altro link che dovrebbe funzionare (dice lui), questo qua:

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Non capisco come possa dare un minimo di zero collegando il riferimento a massa, darebbe 2 secondo me. Ciao Gab

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Gab

Il 18/05/2019 23:56, Gab ha scritto:

Ah..ecco. Rimanda di nuovo ad un terzo link:

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Nel quale utilizza due trafo e quindi ottiene una tensione negativa

parla del LM723. Comunque in questo schema ottiene una tensione negativa rispetto a massa.

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Gab

Il 18/05/2019 21:21, Gab ha scritto:

Talvolta e' piu' facile semplificare al volo con due - tre diodi in serie. Diminuisce in proporzione la tensione massima ma in pochi secondi hai risolto.

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 19/05/2019 00:34, Renato_VBI ha scritto:

Spiegami meglio per favore, i diodi in serie sul pin di riferimento? o dove?

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Gab

Il 18/05/19 23:56, Gab ha scritto:

to,

er-supply/

usare una tensione negativa

IMHO conviene realizzare alimentatori con un riferimento e una coppia di operazionali, ma anche nel caso di rail-to-rail o single supply (che gestiscono tensioni IN/OUT prossime agli 0V) non puoi raggiungere

0V reali senza un'alimentazione negativa (o senza usare un alimentazione floating degli operazionali - schema Harrison-HP)

per un rail negativo non hai neanche bisogno di un ulteriore avvolgimento basta un charge pump con due diodi e due condensatori

e che per ora funziona bene solo su LTSPICE

(bisogna cambiare gli elettrolitici, almeno 63V, aggiungere un dissipatore per i 2N3055, grower per i bulloni del trasformatore che arriva sempre allentato, protezioni termiche e di drop-out nel caso

difficili

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not1xor1

se non ho capito male il datasheet:

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la tensione massima sugli ingressi e' di 8,5V e la massima differenza tra i

2 ingressi e' 5V, ne viene fuori che gli ingressi del differenziale possono funzionare tra 3,5V e 8,5V.

nel circuito proposto l'ingresso non invertente e' fisso a 7.15*100/110 =

6,5V, per cui nel range ammesso il circuito parte da 0 perche' l'ingresso invertente e' pilotato da una rete che prende come riferimento un partitore identico a quello sul pin non invertente, connesso anche lui, da un lato a Vref e l'altro lato a Vout. immaginate il potenziometro VR1 tutto girato verso il pin 6 (Vref) del LM723, per equilibrare il differenziale di ingresso la Vout deve essere 0. quindi il circuito fa quello che promette. la mia perplessita' sta nei valori di R1-R2 e quindi R7-R6, che devono essere identici, perche' con quei valori non si ottiene 30V in uscita, quando VR1 e' girato verso massa, ma 71V.
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alfio

Il 19/05/2019 01:18, Gab ha scritto:

No no, era una soluzione che avevo adottato decenni fa sul mio primo alimentatore autocostruito. Dato che aveva un range di 3-18V ed a me bastavano i 15V come massimo gli ho messo tre diodi di potenza sull'uscita in modo che la tensione minima che avevo era piu' bassa e piu' consona alle mie esigenze....

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 19/05/2019 11:46, Renato_VBI ha scritto:

Per me non e' una soluzione. Se limetti dopo il riferimento perdi in stabilita' (la caduta dipende dalla Iout). Se li metti prima del riferimenti la tensione rimane sui 2 o poco meno volt. Giorgio

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Giorgio

"alfio" ha scritto nel messaggio news:qbr839$da6$ snipped-for-privacy@gioia.aioe.org...

facendo i dovuti conti a me viene fuori questo:

R1/R2 = Vout/Vref

con obbligatoriamente R7=R1, R6=R2

se fissiamo R2=100k, per aver Vout=30V viene fuori R1=23.8k, che si fa con 2 resistenze da 47k in parallelo

l'ingresso non invertente lavorera' a 5,77V, quindi sempre nel range ammesso.

mi riferisco a questo schema:

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alfio

Il 19/05/2019 13:00, alfio ha scritto:

Che belle le tue spiegazioni alfio. Ho esaminato un alimentatore della Tronic che usa appunto un LM 723, parte da 0,9 V fino a oltre 30V.

partitore ha una R di 680ohm e pot da 500 ohm e poi ... l'altra

quei due partitori si riesce a scendere a 0. Tu, con le tue conoscenze ci riesci sicuramente a darmi una dritta, sempre che non sia un disturbo per te. Vedo se riesco a trovare lo schema prima di postare questa. Trovato...

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Ciao

--

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Gab

"Gab" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@mid.individual.net...

in quello schema il pin 5 (ingresso non invertente) e' posto a 0.9V, risultante dal partitore R10-R11. e' gia' un valore fuori range per gli ingressi del LM723. con quello schema non puoi partire da 0V.

la "dritta" io te l'ho gia data, ed e' lo schema che ti ho indicato. qui puoi trovare ulteriori spiegazioni su quel metodo per partire da 0V con il LM723:

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domanda: perche' vuoi usare un LM723 ?

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alfio

Il 18/05/2019 21:21, Gab ha scritto:

Con questo senza 2 trasfo si dovrebbe partire da 0, anche se per me e' migliorabile. G

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Giorgio

Il 19/05/2019 21:09, alfio ha scritto:

Grazie per la tua cortesia e pazienza. Gab

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Gab

Il 19/05/2019 21:23, Giorgio ha scritto:

Vedo ...tensione negativa rispetto a massa. Non ho capito (scusa la mia ignoranza) come fa un solo diodo con i suoi 0.7V a dare tanti V

Ciao, Gab

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Gab

Mi sembra che sia uno schema tratto da un vecchio numero di Elektor. Ci sta che funzioni.. Fabio

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Fabio

Il 19/05/19 22:28, Gab ha scritto:

olt.

lo LM723 ha lo svantaggio di avere un elevato drop-out e solo una funzione di limitazione di corrente fissa che con qualche

ristretto e impreciso

controllo della corrente

personalmente userei lo LM723 solo come tensione di riferimento per un alimentatore con operazionali, comunque se cerchi "723" sul forum di eevblog troverai altri schemi che qualcuno ha provato personalmente

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not1xor1

Il 19/05/19 21:23, Giorgio ha scritto:

mi pare sia un vecchio schema pubblicato su elektor applica sia l'accorgimento di usare un charge-pump per ottenere senza complicazioni una tensione negativa, sia quello di polarizzare il transistor di limitazione di corrente in modo da avere un range di

da qualche parte dovrei avere l'articolo originale in pdf

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not1xor1

Il 19/05/19 22:42, Gab ha scritto:

C1 si carica e quando poi la tensione diventa negativa trasferisce la carica su C2 che viene portato ad una tensione negativa di poco inferiore a quella di picco del secondario del trasformatore

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not1xor1

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