[Idea insana] Alimentatore programmabile e teroria della retroazione discreta

Salve o sublime NG,

Volevo capire qualcosa dei sistemi retroazionati discreti;

tutto diventa difficile e su questo argomento so zero.

Per farlo volevo provare a mettere in piedi un

posso pure interfacciarlo al PC) e dunque vi chiedo:

1) Esiste qualche introduzione all'argomento a carattere

roba da corsi di ingegneria quindi con un forte carattere teorico, poi da quel che si legge ad accendere il

2) Modulo alimentatore che possa essere regolato con Arduino? Pensavo a una resistenza regolabile tramite tensione applicata o anche PWM quindi basterebbe che il modulo possa essere gestito di conseguenza. Chiaramente se cerco con gluglu escono solo gli step down o caricabatterie, dovrei mirare la ricerca ma non so con quali parole chiave. Ovviamente deve tirar fuori un sacco

elettrotecnica di potenza, va be' mi accontento di una ventina di A :) o anche poco meno.

Per come potrei procedere con quello che so mi aspetto

massimo posso "inventarmi" un partitore per leggere la tensione in uscita anche se so che esistono chiaramente

Grazie come sempre :)

Apx.

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"OK, quando ha avuto origine il fuoco?"
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Archaeopteryx
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Il 02/03/2018 15:49, Archaeopteryx ha scritto:

:-)

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Ciao, Renato
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Renato_VBI

Il 02/03/2018 15:49, Archaeopteryx ha scritto:

la soluzione piu' semplice e' far generare ad arduino la tensione di riferimento ( con un dac o al limite col pwm ) e lasciare la stabilizzazione alla parte analogica , in pratica il partitore di reazione lo fai fisso e vari il riferimento ( un esempio del genere lo trovi sul datasheet del venerano LM723 )

in alternativa ( a trovarli e a saldarli, sono in TSSOP ) ci sono dei potenziometri digitali a 256 o 1024 step alimentabili fino a +/-15 volt che possono essere usati come partitori di tensione

esempi di loop di controllo in digitale per regolatori switching li ha microchip

piu' semplice cercare un modulo controllabile in tensione

10 bit sono piu' che adeguati per settare la tensione di un alimentatore ;-)

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mmm

Il 02/03/2018 15:52, Renato_VBI ha scritto:

ADC??? direi piuttosto che ci vogliono due DAC, uno per il riferimento di tensione e l'altro per quello della limitazione di corrente

10 o 12 bit che costano poco), memorizzare diverse tensioni, controllare ADC per mostrare tensione e corrente, ecc.

poi basta usare una delle varie configurazioni di alimentazione con gli amplificatori di errore che agiscono con il classico OR a diodi sui dispositivi di potenza

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bye 
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not1xor1

io ho preso questo DPS3005 programmabile via usb e bluetooth.

Non l'ho ancora provato, dalla cina so lenti in questo momento :)

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Franco Af

Il 02/03/2018 15:49, Archaeopteryx ha scritto:

Come detto da altri, se ti "accontenti" di variare i parametri (tensione e limitazione corrente) di un circuito basato su IC dotato

in modo abbastanza semplice generando delle tensioni con PWM hardware o DAC ed eventualmente correggendo in funzione della reale tensione di uscita. Volendo invece fare uno switching, o lineare a componenti discreti, retroazionato tramite micro la faccenda si complica :))

sufficientemente veloce per l'applicazione, puoi sovracampionare 'n' volte e poi fare la media dividendo per un sottomultiplo del numero di campioni per incrementare "virtualmente" la risoluzione. Esempio :

long accumuloAdc; int countAccumulo; int letturaAdc12bit;

ogni100uS{ //eseguo ogni 100uS

countAccumulo++;

readAdc+=accumuloAdc; //leggo ed accumulo le letture a 10 bit in accumuloAdc

if(countAccumulo&256){ //dopo 256 letture, eseguite in 25.6mS

letturaAdc12bit=countAccumulo

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Pier GSi

Il 02/03/2018 23:37, Pier GSi ha scritto: ERRATA CORRIGE !!!!

Riscrivo, non considerare quanto sopra

long accumuloAdc; int countAccumulo; int letturaAdc12bit;

.. . . . .

ogni100uS{ //eseguo ogni 100uS

countAccumulo++;

readAdc+=accumuloAdc; //leggo ed accumulo le letture a 10 bit in accumuloAdc

if(countAccumulo&256){ //dopo 256 letture, eseguite in 25.6mS

letturaAdc12bit=accumuloAdc

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Pier GSi

In data marzo 2018 alle ore 23:37:31, Pier GSi ha scritto:

mi piace sapere che vengano esplorate un p=F2 di tecniche mentre tanta gent= e propone o si accontenta di realizzare ancora alimentatori con LM723 e

2N3055,che avrebbero potuto essere realizzati anche 40 anni fa( e magari vanno benissimo) Per=F2 occhio alla protezioni che devono essere ridondanti e severe,nel cas= o il micro vada in palla e mandi a manetta una tensione o una corrente,mentre c'=E8 alimentato un oggetto di valore
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Questa email =E8 stata esaminata alla ricerca di virus da AVG. 
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blisca

l'acquario di un amico coi suoi tempi di reazione da

sempre l'hardware e il circuito, se solo potessi risolvere tutto via software :(

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Archaeopteryx

giustificazione, uno bravo fa tanto anche con meno di quel che ho io) e soprattutto poca conoscenza dell'elettronica.

Il post sul condensatore di grossa taglia :D che ad alte

dei tanti che mi ha sorpreso. Occorre conoscere decine di questi comportamenti del mondo reale per far funzionare le cose. E io non li conosco.

Voglio dire, se riuscissi a mettere in piedi il circuito

concentrarmi sul gestirlo via software, sentirei di aver fatto l'80% della strada.

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Archaeopteryx

Il 08/03/2018 08:46, Archaeopteryx ha scritto:

Nel caso prendessi in considerazione un analogico col LM723 ti suggerisco questo schema vantaggioso: quando la corrente arriva al limite impostato, il circuito toglie completamente la tensione in uscita, che puo' essere ristabilita con un pulsante. Ce l'ho simile, ma ho perso lo schema... non sai quante volte mi salvato dei componenti che a corrente costante si sarebbero fritti.

G.

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Giorgio_84

Il 08/03/2018 19:50, Giorgio_84 ha scritto:

Ecco lo schema:

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Giorgio_84

In data marzo 2018 alle ore 19:51:24, Giorgio_84 ha scritto:

Non =E8 certo la realizzazione interessante che ti proponevi,ma se io dovessi fare un alimentatore che coinvolga un microcontrollore userei quest'ultimo per sostituire i potenziometri multigiri,se questi fossero causa di brutti scherzi. Come mi =E8 capitato di fare notare qua,certi alimentatori robusti ma economici di questi ultimi anni hanno i potenziometri con delle discontinuit=E0 pericolose,regolo da 3V a 3,2 e l'uscita va a 30V,su oscilloscopio invece di vedere una leggera salita si vedono le guglie del =

Duomo di Milano

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blisca

Il 08/03/2018 20:25, blisca ha scritto:

dipende dal fatto che il potenziometro agisce sul fattore di retroazione, quindi basta che il cursore non faccia contatto per disabilitare totalmente la retroazione

invece con un fattore di retroazione fissa e con un potenziometro (potenziometro elettronico o DAC) che agisca sulla tensione di

tensione di uscita diventa 0V

tutte le condizioni evitando fenomeni di ringing con carichi impulsivi

--
bye 
!(!1|1)
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not1xor1

In data marzo 2018 alle ore 06:32:22, not1xor1 ha scritto:

la tua spiegazione mi conferma che prima o poi varr=E0 la pena di farlo

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blisca

Questo lo costruii anni orsono, poi l'ho prestato e perso le tracce. Andava molto bene ed e' di nuova elettronica. Io penso che prima di cimentarti a fare tutto con Arduino dovresti imparare anche il "vecchio" in quanto molto istruttivo per chi inizia ed aiuta a capire meglio in "nuovo" Ciao Giorgio

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Giorgio_84

Il 10/03/2018 17:54, Giorgio_84 ha scritto:

riferita solamente alle specifiche di tensione di uscita e corrente

programmabile ( e qui ci vuole veramente della logica superiore). Le due cose devomo intereagire molto bene con un elevatissimo grado di sicurezza per proteggere il circuito da alimentare.

Che poi il circuito di alimentazione di *potenza* relativa da te proposto sia ancora attuale per molti versi anche questo ci sta (penso che quasi tutti noi almeno una volta lo abbiamo riprodotto trattandosi di un vero classico a bassa potenza).

Buona Domenica

--

Ciao, Renato
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Renato_VBI

Se la stabilita' puo' essere un problema, valuta un controllo di tipo isteresi (AKA bang-bang)

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maitre Aliboron
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maitre Aliboron

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