Esperimenti che ho fatto quando andavo a scuola e avevo poche lire. All'epoca una punta del saldatore Ersa costava il 90% del saldatore completo che gia' costava molto di suo. Il tentativo era di rivestire il rame con uno strato galvanico di ferro. Non mi ricordo che cosa usavo, forse solfato di ferro, o cloruro, o forse avevo disciolto del ferro in un acido. Comunque i risultati sono stati pessimi. Oggi le stazioni di saldatura cinesi hanno prezzi ridicoli e le punte, oltre ad essere quasi eterne, costano pochi centesimi
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Percio' direi che e' meglio impiegare il proprio tempo in attivita' piu' utili.
Dalle riposte che ti hanno dato deduco (perche io non lo so) che devi depos itare ferro. Usa una punta fatta interamente di ferro allora dico io, sparo: un chiodo g rosso ben molato per renderlo uguale alla tua punta?
Le punte dei saldatori si realizzano generalmente in rame piuttosto che in ferro, infatti la conducibilita' termica del rame e' circa 5 volte quella del ferro...
Dalle riposte che ti hanno dato deduco (perche io non lo so) che devi depositare ferro.
---- Ma il ferro perche' si trova facilmente? E se si usasse un misto di vidiam e ferro visto che il primo e' molto duro e si puo' prendere da una punta di trapano da muro dismessa? ovviamente solo la parte finale in punta.
prendiamo una classica punta ERSADUR che effettivamente costava da sola la meta' del saldatore.
la base e' rame puro ("elettrolitico"), come nella punta standard.
Sopra si deposita il ferro, uno spesso di mezzo millimetro, che evita al rame di combinarsi con lo stagno e consumarsi. Quindi la punta diventa eterna.
Ma il ferro arruginisce, quindi va cromato.
Ma il cromo da solo non si attacca al ferro, quindi bisogna interporre uno strato di nickel.
Rame, ferro, nickel, cromo: la minestra comincia a diventare spessa.
Gia', non avevo fatto caso alla specifica "a pistola", in quello a pistola si *vuole* che la punta abbia (mantenendo dimensioni tali da garantire sufficiente robustezza) resistenza elettrica maggiore di quella dei conduttori di rame a cui e' collegata, visto che e' nella punta che si deve sviluppare calore, allora conviene utilizzare ferro (acciaio) a discapito della conducibilita' termica, in quelli in cui l'elemento riscaldante e' separato dalla punta allora l'utilizzo del rame consente di ottimizzare la trasmissione del calore tra l'elemento riscaldante e il pezzo da saldare.
PS ho provato, si attacca anche al mio saldatore "a pistola" e non si attacca al mio saldatore a stilo (entrambi di origine LIDL ;-).
Le caratteristiche meccaniche sono diverse, il cromo e' *molto* piu' duro dell'oro, comunque potrebbe essere una domanda da ng di chimica. Un rivestimento in oro potrebbe risultare significativo nel campo dell'HI-FI, ipotizzo che le saldature cosi' effettuate genererebbero sonorita' inaudite (e costi inauditi ;-).
Ah ah, ma guarda che il trattamento della punta sembra complicatissimo ma alla fine e' tutto "normale". La cromatura protegge il ferro, ma non puo' essere applicata direttamente, ecco perche' il nickel intermedio. Anche se vuoi cromare il paraurti di una 500 devi passare per un bagno di nichelatura.
Quindi una volta presa la decisione di incamiciare il rame, il resto sono passaggi virtualmente obbligati.
L'oro non ha nessun valore meccanico (si graffia e si abrade), ma e' una cannonata per i contatti elettrici. La punta del saldatore purtroppo non deve trasmettere elettricita' ma solo il calore, per cui la doratura non produce vantaggi.
Sul platino, anticipo la domanda, non mi risultano utilizzi in elettronica, anzi mi dicono che si usa nei pirografi in quanto il platino, a memoria, ha la caratteristica di avere una inerzia termica bassissima, cioe' si scalda subito e si raffredda subito, mentre la punta dello stagnatore deve mantere una temperatura adeguata durante il tempo della saldatura, quindi richiede una buona inerzia termica.
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